Macelli: Brasile chiede l’abolizione dei controlli. Pericolo anche per l’Italia

Perchè agli italiani dovrebbe interessare ciò che il Brasile sta decidendo in merito ai controlli nei macelli di animali?

La risposta è più ovvia di quanto non sembri. L’Italia è il primo paese importatore di carne bovina fresca e surgelata, proveniente dal Brasile. Si stima che nel nostro Paese si consumino circa 30 mila tonnellate all’anno di carne bovina brasiliana. Inoltre, il 70% della carne necessaria alla produzione di bresaola IGP utilizza materie prime provenienti dal Sud America (fonte Animal Equality).

Le ultime notizie sono davvero allarmanti. Il governo brasiliano, che è in attesa di conoscere il suo nuovo Presidente, ha depositato una proposta di legge nella quale si richiede l’abolizione dei controlli nei macelli di animali. Un’indagine svolta da Animal Equality, ha messo in luce quanto avviene in questi mattatoi.

L’organizzazione internazionale ha operato per mesi sotto copertura, filmando e registrando tutte le attività che si sono svolte nei tre macelli di animali interessati dall’inchiesta. Il risultato è raccapricciante, sia da punto di vista umano che da quello sanitario.

brasile - lo screenshort di un tweet

Cosa succede nei macelli in Brasile

Il primo risultato evidenziato dall’inchiesta, riguarda il trattamdento degli animali e i metodi di lavorazione. I bovini vengono sollecitati con teaser a impulsi elettrici, legati, scuoiati della pelle mentre sono ancora vivi. In alcuni casi, vengono già privati delle zampe mentre sono ancora coscienti. Abusi e crudeltà sono la prassi e non lo zelo di un singolo individuo.

Nelle riprese dei filmati, il dolore, la paura e la sofferenza degli animali sono immagini che farebbero distogliere lo sguardo anche al più cinico degli onnivori.

Ma non finisce qui. Alle violenze perpetrate sugli animali si aggiunge la totale assenza di condizioni igieniche. Un rischio gravissimo per l’ambiente e per la salute pubblica che riguarda tutti i Paesi importatori di carni brasiliane, compreso l’Italia.

Una legge pericolosa

Il disegno di legge proposto dal governo brasiliano avrebbe ripercussioni in tutto il mondo.

Considerando che lo stesso governo si pone come obiettivo l’aumento delle esportazioni di carni nazionali, va da sè che inasprire i controlli nei macelli vorrebbe dire attuare un piano di controllo che richiederebbe ingenti investimenti. L’abolizione dei controlli, al contrario, permetterebbe una libera intensificazione degli allevamenti e una maggiore produzione di carne. Tutto questo, senza minimamente considerare l’impatto che avrà sulla salute e sull’ambiente. La mancanza di controlli favorirebbe il proliferare di malattie come la salmonella, l’aumento di casi di tumori, senza dimenticare l’impatto sull’ecosistema e sul benessere degli animali sfruttato dall’industria alimentare.

Questo disegno di legge vorrebbe eliminare le ispezioni governative da tutta l’industria alimentare, ma sappiamo che avrà un impatto negativo anche sugli allevamenti e su molti altri luoghi e settori. Per questo motivo all’incontro erano presenti anche rappresentanti degli operatori del settore della sanità pubblica, tra cui un’associazione contro il cancro che riunisce decine di ospedali, università e istituzioni scientifiche e mediche che hanno espresso la loro preoccupazione per il fatto che il ritiro degli ispettori governativi aumenterà il rischio di sviluppare tumori nella popolazione. 

Carla Lettieri, Direttrice Esecutiva di Animal Equality in Brasile

Cosa lega allevamento e deforestazione?

Le pratiche scellerate dell’allevamento industriale su larga scala, sono la causa principale della devastazione ambientale in Brasile, della deforestazione illegale, degli incendi in Amazzonia e nelle zone paludose del Pantanal, così come dei maltrattamenti sistematici sugli animali.

Attualmente la produzione di carne in Brasile è sovvenzionata da denaro pubblico e anche parte della catena che opera illegalmente finisce per beneficiarne. La concessione di sussidi è uno strumento politico largamente utilizzato per stimolare l’attività economica in questo specifico settore, che frutta guadagni colossali“. Afferma Animal Equality, e chiede ufficialmente una presa di posizione da parte dei deputati e dei senatori brasiliani perché la legislazione cambi, e con urgenza, e fronteggi finalmente i problemi derivanti dalla produzione illegale di carne.

La deforestazione passa per gli incendi selvaggi, di origine dolosa, quasi sempre appiccati dagli stessi proprietari terrieri che, in questo modo, possono liberare ettari di terreno, in parte da dedicare all’agricoltura intensiva destinata all’alimentazione dei bovini (il Brasile è il principale produttore di soia al mondo), e in parte all’allevamento degli animali.

Senza un sistema di tracciamento efficace gli animali provenienti da aree deforestate illegalmente possono essere inviati direttamente a macelli non autorizzati, dove si verificano le pratiche più crudeli. La produzione sempre crescente di carne e soia per gli allevamenti intensivi, è la principale cause della distruzione delle foreste e delle zone umide brasiliane”.

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Almadarte esprime la mia passione per tutto il bello che la vita ci regala. L’arte, il teatro, la musica, il cibo, la poesia. La bellezza è una qualità che diventa sensibile alla prima impressione, l’anima l’apprende e riconosciutala, l’accoglie e in un certo modo le si accorda. 43 anni studi classici, amante dell’arte figurativa in modo particolare, desiderosa di apprendere e curiosa di ogni forma di cultura, osservatrice attenta dell’arte culinaria fa suo il motto di George Bernard Shaw “non c’è amore più sincero di quello per il cibo”