Oronero 20th: vent’anni urlando contro il cielo

“Con la scusa del rock’n’roll” i ragazzi torinesi “sono in giro” a urlare contro il cielo da vent’anni.

Ognuno di noi ha delle canzoni che non si stanca mai di ascoltare, ognuno di noi ha degli artisti che non si stanca mai di vedere. La conclusione di questa particolare riflessione, riflessione “personale” fino a un certo punto, riferita naturalmente alle tribute band, si può riassumere in una sola parola: Oronero.

Il tributo ufficiale italiano a Luciano Ligabue compie vent’anni. Un compleanno importante che gli Oronero festeggeranno con il loro pubblico, con un mega evento live.

Con la scusa del rock’n’roll

Ho conosciuto Luigi Bruno, frontman della band, una decina di anni fa, a Ventimiglia, durante il concerto di un’altra tribute band dedicata a Vasco Rossi.

Feeling immediato e reciproco, grazie anche alla fede calcistica, tanto che qualche giorno dopo ero in prima fila ad un loro concerto, a Bosconero, durante una serata di beneficenza.

Sono passati parecchi anni, scanditi da tanti concerti, c’è stata una pandemia a complicare le cose, ma la voglia di musica è rimasta la stessa.

Ne abbiamo parlato, io e Luigi, davanti a una birra, seduti al bancone di un bar (non quello di Mario, purtroppo).

Su e giù da un palco

Curriculum vitae semiserio: “Classe ‘75, nato nel mese di luglio, passionale (forse troppo). Molti schiaffi dati qualcuno preso, a tempo di musica. Ho vissuto in un quartiere popolate nella provincia torinese dove per lo più era circondato da gobbi e vascolizzati: forse questo è anche il mio essere andato contro, sempre e ovunque, visto la fede calcistica e musicale”. (“Gobbi” sono i tifosi bianconeri, “Vascolizzati” i fans del Blasco, nda).

Nel 2002 tramite un amico provo a fare un provino con una band attiva dal 1992, gli Oronero, cover band dei Litfiba. I ragazzi sono molto bravi, si prova qualcosa, a loro non dispiace la mia voce, ma per fare Ligabue la risposta è no…almeno per ora”.

Ma Luigi ha la testa dura: “Si parte comunque, con il repertorio dei Litfiba. Sono gli anni in cui Piero e Ghigo combattono per la leadership, e questo porterà allo scioglimento della band. Aspettando i lavori nuovi dei due divorziati si ritorna un po’ su Ligabue. La voce adesso è quella che voglio, gli altri ragazzi sono d’accordo, e si parte con una scaletta Ligabue e Litfiba. Funziona!”.

Gradualmente le canzoni dei Litfiba vengono eliminate, sostituite da quelle del rocker di Correggio, e sarà Oronero Tributo Ligabue.

oronero 20th - luigi bruno, frontman della band, in concerto

Sogni di rock’n’roll

La band originaria è così composta: batteria: Luciano Beccia; basso: Federico Croci; chitarra: Alessandro Schirrippa; tastiere: Salvatore Balardi.

Mi dice ancora Luigi: “Il primo live è nel 2004 all’Holly Cross a Sant’Ambrogio (ora c’è un ristorante-pizzeria). Passarci davanti è sempre emozionante, porta indietro alla prima volta perché tutte le prime volte sono focose…”.

E si suona, si suona e si suona: dapprima in giro per il Piemonte, poi pian piano i confini si allargano, dalla Liguria, a tutto il nord Italia, la Sardegna, con qualche puntata anche all’estero, Malaga e Genk.

Come ogni band che si rispetti, arriva anche il furgone per le trasferte, l’impianto audio, le luci. Una crescita esponenziale, a base di concerti, chilometri macinati e pubblico sempre più entusiasta.

Certo, ci sono degli alti e bassi, dei cambi di formazione, ma i sogni di rock’n’roll restano sempre gli stessi, anzi, diventano realtà.

E si arriva così a festeggiare i vent’anni, con questa formazione: Vale de Nicolo: basso; Emanuele Stuardi: batteria; Alessandro Ricci e Francesco Re: chitarre; Piersandro Adorno: tastiere.

Questa è la mia vita

Quanto è dura fare musica? E’ un sogno maledetto che non ti fa dormire. E’ una passione che si fonde con il talento. Avere le note al posto delle piastrine è una meravigliosa condanna. Quanti sono i musicisti che hanno un gran talento e che per le dinamiche (purtroppo) ben definite del business non riescono a sfondare? Eppure i ragazzi sono lì.

Di giorno, hanno tutti una vita “normale”. Hanno una madre, un lavoro, dei figli, ma quando arriva la sera, quelle corde, che siano di chitarra, basso o pianoforte, ebbene quelle corde suonano forte, vibrano, urlano. Un richiamo che è più forte della stanchezza, più forte di quei “no” che la vita ti sbatte in faccia. Ed è ancora musica.

Ci vuole dedizione, passione, tenacia, perchè la botta di culo non arriva, bisogna farselo, il culo. E Luigi lo sa. Gli Oronero lo sanno.

Giorno dopo giorno, live dopo live, sono riusciti a conquistarsi un pubblico fedele, che li segue e che cresce, anno dopo anno.

E non è solo perchè amano il Liga e dunque vanno a sentirli suonare. Il pubblico degli Oronero, ama gli Oronero.

“Dopo una serata a Genova, una persona mi disse che, se tutte le tribute band fossero come noi, non esisterebbero più gli originali…ed è molto bello sentire dal pubblico che tu regali emozioni. Noi, scusa la presunzione, riusciamo a creare una magìa, e la gente lo riconosce, e speriamo di riuscirci ancora a lungo”.

E questo amore è la giusta ricompensa di una vita dedicata alla musica.

Oronero 20th

oronero 20th - la locandina dell'evento al civico 25 di casellette (to)
Oronero 20th – La locandina

Vent’anni per una tribute band è un traguardo importante. Non è facile tenere botta per tanto tempo. Non basta il talento e la passione. Ci riesce solo chi ci crede, chi ci mette impegno, chi lo vuole davvero. Gli Oronero non hanno mai mollato, malgrado le andate e i ritorni, malgrado gli alti e i bassi e malgrado una pandemia.

“Ci siamo sbattuti parecchio in questi vent’anni. Ma, con gli anni che passano, è importante il saper riconoscere ed eventualmente modificare al meglio i punti deboli della band, sia a livello musicale che umano. Credo che si debba sempre rimanere coerenti con sé stessi, tenendo i piedi sempre ben saldi a terra. Soprattutto nel rapporto con la gente: cioè scendere dal palco dopo aver suonato ed essere sempre se stessi. Non essere troppo quello che vorresti essere”.

Il boccale di birra è vuoto (più di uno per la verità), ed è tempo di “arrivederci”.

È ora di festeggiare il compleanno. Dove, quando?

Oronero Live – 20th anniversary special Edition

Un mega evento, che vedrà impegnate tre formazioni che hanno fatto la storia degli Oronero, con uno special guest, più che special: Max Cottafavi, fondatore dei Clan Destino, band che ha accompagnato il Liga nei primi tre album e nell’ormai mitico “Neverending Tour”.

Sabato 15 ottobre, ore 21.00, al Civico 25, Corso Susa 25 – Casellette (TO).

Una serata da passare tutti insieme, urlando contro il cielo, a base di lambrusco, coltelli, rose e popcorn.

Per info e prenotazioni 351 681 5916.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.