Carbonara Day: come si prepara il più famoso piatto romano?

Oggi 6 aprile si celebra il Carbonara Day, la giornata dedicata al piatto di pasta tipico romano.

Si può girare tutto il mondo, ma il posto dove si mangia meglio è in Italia. Diciamolo forte e chiaro. Il made in Italy è famoso nel mondo per tantissime cose, e la cucina è il nostro fiore all’occhiello.

Ogni regione ha un piatto tipico, unico e originale. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, passando per le isole, la pasta la fa da sovrana, ma nel Lazio ci sanno prorpo fare. Dal cacio e pepe alla Gricia, come non gustare un bel piatto di pasta in uno di quei ristorantini di Trastevere, tanto cari a Nino Manfredi, Alberto Sordi e Anna Magnani? Ma il mondo ci guarda con invidia quando parliamo di Carbonara.

E allora, perchè non celebrarla in una giornata dedicata?

Come si prepara la vera carbonara?

Innanzitutto niente pancetta, dolce o affumicata, non importa. Niente pancetta. La vera carbonara vuole, esige e pretende il guanciale.

Secondo errore che non bisogna commettere: la panna. Non c’è neanche l’ombra della panna nella crema della carbonara.

Terzo errore da non fare è la cipolla. Non c’è cipolla, né aglio, né scalogno.

E allora, come si fa ad avere quella salsa gialla gustosa che rende così speciale questo tipico piatto romano?

Vi sveliamo il segreto, ma solo perchè oggi è il carbonara day!

Gli ingredienti sono semplici: spaghetti, uova, pecorino e guanciale.

Far soffriggere il guanciale senza aggiungere olio. Quando è bello croccante, spegnere il fuoco, scolarlo dall’olio e farlo asciugare su della carta da cucina. Nel frattempo fate bollire l’acqua per la pasta.

In una terrina sbattere il tuorlo dell’uovo, uno per ogni commensale e uno “per la pentola”. Quindi per quattro persone mettere cinque tuorli d’uovo. aggiungere una bella quantità di pecorino e sbattere ancora, fino ad ottenere una crema omogenea. Non buttate l’albume. Potrebbe servirvi dopo. Quando la pasta è cotta scolatela e unitela al composto d’uovo e formaggio senza farla riscaldare. A questo punto, abbiamo due scuole di ensiero. Una chiude la carbonara con l’aggiunta del guanciale e il piatto romano è pronto. L’altra, è quella di montare l’albume a neve e aggiungerlo alla pasta già mescolata con il composto di uovo e formaggio, e poi aggiungere il guanciale.

Degustibus.

Carbonara Day

L’idea nasce nel vicino 2016. Sui social compare una sfida lanciata dai pastai di Unione Italiana Food che provocano una vera e propria lotta tra tradizionalisti e innovatori. L’invito era quello di raccogliere le ricette della carbonara “de gustibus”, tra original version e variazioni. L’eterna lotta tra “con panna e senza panna”, con cipolla o senza, fa inoridire i romani, da Totti a Brignano, poichè la ricetta originale non prevede nè l’una nè l’altra, ha talmente infervorito i social da far decidere per un “Carbonara Day”.

Ed eccoci ad oggi, con diverse iniziative un pò ovunque per lo stivale.

Dalla mezzanotte di oggi è aperta la maratona sui social all’insegna dell’hastag #CarbonaraDay e #CarbonaraSharing, dove tutti possono postare la propria ricetta, foto o esperienza culinaria.

Buona carbonara a tutti!!

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”