Donne del West – Le piu’ belle pistolere del cinema

Non molto tempo fa avevo consigliato una serie di film che raccontavano le mirabolanti storie vere di alcune donne del passato, mentre oggi come avrete capito ci spostiamo verso il più violento e polveroso vecchio west.

Quanto era romantico il nuovo continente agli inizi della colonizzazione? Beh, sempre inteso che lasciamo fuori dal discorso alcuni dettagli come il massacro dei nativi americani, ovviamente.

Allo stesso modo, dobbiamo chiederci quanto fosse pericoloso per le signore galoppare libere in quel mondo maschilista dove gli uomini misuravano la loro virilità con la grandezza delle loro pistole.

Quel periodo finì quasi esattamente agli inizi del ventesimo secolo, con la incontenibile espansione della civilizzazione e in contemporanea con la nascita di un nuovo incredibile mezzo di intrattenimento popolare, il cinema.

In questa nuova forma d’arte, i film western furono ovviamente tra i primi ad accompagnarne la nascita, cavalcando ostinatamente fino verso gli inizi degli anni 70.

Sebbene queste storie non siano scomparse, l’evidente declino iniziò poi con la morte di uno dei maggiori esponenti che avevano contribuito a rivoluzionare il genere, il geniale italiano Sergio Leone.

Da allora in poi abbiamo avuto alcuni lampi e pochi registi che ogni tanto sfornavano qualcosa veramente degno di nota, come ad esempio il crepuscolare Gli Spietati di Clint Eastwood, che per quanto magnifico sembrava però più un canto del cigno che una vera rinascita del genere.

Ma per quanto riguarda le donne, qual’è il loro contributo attuale e passato nello sconfinato panorama dei film western?

Scopriamolo insieme con alcune perle nuove e vecchie del cinema, che ogni vero amante dei cappelli da cowboy (anzi, oggi da cowgirl) non può lasciarsi sfuggire.

Jane Got a Gun (2015)

Jane Got a Gun 2015 Donne del West

La prima deliziosa donna del west di oggi è Natalie Portman, che deve lottare per resistere in un cupo e violento western film di Gavin O’Connor.

Infatti, l’attrice è l’oggetto della vendetta di un manipolo di spietati criminali, ai quali è riuscita a sfuggire grazie all’aiuto di uno di loro, con cui poi si è sposata ed ha avuto una figlia.

Tuttavia i suoi compari non hanno dimenticato l’affronto subito e gli uomini che hanno ucciso durante la fuga, cercandoli senza tregua in tutti quegli anni da una costa all’altra degli Stati Uniti.

Cogliendo suo marito di sorpresa, gli sparano ripetutamente ferendolo gravemente, ma lui riesce comunque a tornare a casa per avvertirla del pericolo.

A quel punto la donna non ha altra scelta che chiedere aiuto a una sua vecchia fiamma, un altro uomo che amava ma credeva morto durante la guerra.

Quando lui era tornato e l’aveva trovata sposata con un altro non ne era certo stato entusiasta, fuggendo via carico di delusione e rancore.

Ma dietro pagamento, ora accetta di difendere lei e suo marito organizzando una ultima difesa disperata prima dell’arrivo della banda criminale al completo.

Gavin O’Connor era stato acclamato all’unanimità nel 2011 con l’ottimo dramma sportivo Warrior, da cui si porta dietro l’ottimo attore (e anche ottimo regista) Joel Edgerton.

Insieme al collega Noah Emmerich, i due sono i vertici di un triangolo d’amore e odio completato dalla bellissima e minuta Natalie Portman.

Per quanto piccola, non crediate che la donna di questo western film non sia altrettanto battagliera, impugnando spesso e volentieri la pistola, anche se spara meglio col fucile.

Insomma non vi dovrebbe servire altro che un buon cast e un buon regista, direi, per gustare un crescendo irrefrenabile di vendetta dove il destino sembra già segnato per tutti.

Il Grinta (2010)

Il Grinta 2010 Donne del West

Nella seconda avventura nel west di oggi la protagonista non è ancora una donna, ma una adolescente che ha appena perso il padre per mano di un piccolo criminale.

Siccome l’uomo si è riunito alla sua banda fuggendo in una riserva indiana, lo sceriffo locale non è intenzionato a fare altro se non accogliere la denuncia.

A quel punto, la bambina è stufa dalla inefficienza e le lungaggini legali e decide di agire per proprio conto.

Cosi’ ingaggia un vecchio pistolero che conosce bene il territorio indiano, convincendolo pervicacemente a scovare il criminale e riportarlo in città per farlo impiccare.

A loro si unisce un giovane Ranger, sempre alla ricerca lo stesso uomo, però intenzionato a portarlo in Texas per scontare un futile reato commesso contro un importante politico.

Avendo interessi divergenti il gruppo fatica a restare unito, ma alla fine i due pistoleri metteranno da parte la stupida rivalità quando la bambina finisce rapita proprio dall’uomo che stanno cercando.

I fratelli Joel ed Ethan Coen riportano in vita un vecchio cult degli anni 60 con John Wayne con una regia moderna che ha tutto il rispetto e l’atmosfera del classico western.

In questo caso i due pistoleri perennemente a cavallo sono gli ottimi Jeff Bridges e Matt Damon, alle calcagna del rozzo e un pò idiota (ma sempre brillante) criminale Josh Brolin.

Ma la vera protagonista del film è la piccola donna Hailee Steinfeld, dura come la roccia e testarda come un mulo che non ammette di farsi calpestare neppure dai più violenti criminali del west.

La storia riesce a tenere un buon realismo assieme a una narrazione romantica, con dei personaggi imperfetti nella perfezione della regia e i brillanti dialoghi che da sempre sono il marchio di fabbrica di questi grandi fratelli del cinema.

Pronti a morire (1995)

Pronti a morire 1995 Donne del West

Dopo due storie drammatiche e intense, arriviamo a un action pieno di folli duelli all’ultimo sangue con protagonista la magnifica Sharon Stone.

Sopravvissuta alla strage della sua famiglia da bambina, questa donna piena di rancore diventa il più classico dei vendicatori di ogni storia del west.

Purtroppo il suo nemico è lo spietato Gene Hackman, al comando di un esercito di leccapiedi con cui domina una piccola città abbandonata dalla legge e la giustizia.

Ogni anno in questa città si svolge un torneo dove i più spietati pistoleri del west si affrontano nella strada principale, aprendo il fuoco allo scoccare del mezzogiorno.

La donna si iscrive alla competizione nella speranza di affrontare quest’uomo e ucciderlo, trovando inaspettato aiuto in un prete dal losco passato e lo stesso figliastro del criminale.

E’ incredibile come molti abbiano dimenticato questo piccolo cult di Sam Raimi, realizzato immediatamente dopo aver concluso la celebre trilogia di Evil Dead.

Un progetto a cui arriva con grande insistenza della stella Sharon Stone, che volle fortemente un regista in cui vedeva lo stile giusto per dare a questa storia la giusta epica adrenalina nei duelli.

Ovviamente essendo l’eroina aveva bisogno di un antagonista forte e a coprire il ruolo c’è l’eccezionale Gene Hackman, viscido e spietato ma anche elegante e simpatico nella sua folle e pura malvagità.

Inoltre non mancano due grandi esordienti come Russell Crowe e Leonardo DiCaprio, che di li a breve sarebbero arrivati al successo internazionale con due grandi blockbuster come Il Gladiatore e Titanic.

Questi grandi personaggi si incontrano e si scontrano in una orgia di citazioni cinematografiche con tutto l’amore di Raimi per i grandi del western di tutti i tempi, da John Ford a Sergio Leone.

Perciò cosa diamine state aspettando, non avete ancora cliccato play per guardarlo?

C’era una volta il West (1968)

Once Upon a Time in the West 1968 movie

Avendo citato Sergio Leone, come non inserire uno dei capolavori western dove la donna ha un ruolo centrale per tutti gli altri personaggi del film?

Infatti, tutto ruota attorno alla bellissima prostituta interpretata da Claudia Cardinale, che abbandona il bordello di New Orleans dove era idolatrata come una dea per iniziare una nuova vita nel cuore della Monument Valley.

Ma al suo arrivo trova una brutta sorpresa, perchè il suo nuovo marito e i suoi figli sono stati massacrati in pieno giorno da un gruppo di banditi guidati dallo spietato Cheyenne.

Almeno questa è la versione ufficiale, perchè quando incontra il vero Cheyenne dentro una locanda capisce che è impossibile sia lui l’assassino, in quanto è appena evaso dal carcere.

Nella stessa locanda la donna incontra un altro pistolero, un uomo di cui non conosce neppure il nome ma che tutti si limitano semplicemente a chiamare Armonica, in quanto il fischio di questo strumento precede sempre la sua entrata in scena.

I due pistoleri e la donna, seppure per motivi diversi, si troveranno a combattere contro il piccolo esercito privato del signor Morton, un arrogante imprenditore che vuole quella terra fondamentale per la sua ferrovia.

Certe volte non c’è bisogno di tante parole per spiegare un puro e semplice capolavoro, i cui personaggi e atmosfera sopravvivono alla prova del tempo generazione dopo generazione.

Alternandosi ai divertenti dialoghi e il fischio costante delle pallottole, come al solito la musica sublime di Ennio Morricone scandisce il ritmo dell’avvolgente narrazione e lo stile indimenticabile di Sergio Leone.

Attorno al personaggio speranzoso e sognante, ma anche duro e determinato di Claudia Cardinale ci sono Charles Bronson e Jason Robards, oltre che un insolito e glaciale Henry Fonda nel ruolo del cattivo.

Non vedere o non amare questo film, semplicemente, è pura follia.

La magnifica preda (1954)

River of No Return 1954 movie

Per concludere alla grande questa sfilata di donne del west, non possiamo dimenticare un classico che ha come protagonista la più bella tra le più belle, Marilyn Monroe.

La divina diva interpreta una piccola cantante che con la sua voce e la sua chitarra (e le sue curve) ammalia gli avventori della locanda di un piccolo paese di minatori.

Ovviamente quella non è esattamente la vita dei suoi sogni, così accetta l’offerta del suo amante di ricominciare da zero nella lontana Council City, avendo vinto a poker un ricco giacimento d’oro.

Ma i perdenti della partita di poker hanno qualcosa da ridire a riguardo, non accettando la sconfitta e iniziando a inseguirli mentre fuggono su una barca.

Non sapendo navigare, la coppia si arena subito lungo la riva del fiume, nei pressi della capanna dove vive Robert Mitchum assieme al suo giovane ragazzo.

Il figlio si è da poco ricongiunto al padre, dopo che questi ha scontato una lunga condanna per omicidio, cominciando a conoscersi da zero.

Ma quando l’amante della cantante se la svigna lasciandoli senza cavallo e senza fucile, allora devono montare sulla barca e svignarsela per non finire scotennati dagli indiani.

Alla guida di questo classico abbiamo un altro intoccabile della storia del cinema, Otto Preminger, che firma un western a misura familiare di rara delicatezza, in un certo senso forse più dedicato al pubblico delle donne.

Con la sua regia invisibile ma sempre palpabile, Preminger dosa con saggezza avventura, pericolo, romanticismo e le ballate country cantate dalla divina Marilyn.

Per Robert Mitchum si ripete la sfortuna vicino ai fiumi, dopo il terrificante ruolo del predicatore pazzo in La morte corre sul fiume.

Perciò mettiamoci in viaggio con questa magnifica ciurma anni 50, vivendo emozioni che il cinema moderno spesso sembra non sapere più ricreare.

Spero che altrettanto vi abbiamo emozionato le stupende protagoniste dei film di oggi, scrutando l’orizzonte del vecchio west dalla insolita prospettiva di queste donne solitarie, ma sempre alla ricerca di qualcuno o qualcosa nelle loro vite. Come sempre, inoltre, vi invito a cliccare qui sotto per visitare il mio sito che e’ sempre aggiornato con tanti film vecchi e nuovi da scoprire o riscoprire:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!