A Genova il concerto di Enrico Ruggeri concerto è stato accessibile anche a chi non aveva il green pass, grazie alla postazione della Croce Rossa che ha effettuato tamponi rapidi gratuiti all’ingresso a chiunque volesse assistere al live e l’operazione è stata quasi interamente finanziata dall’artista stesso. “Eventi a tamponi rapido”: che sia questa la strada giusta?
Vai Rouge!
Precursore dei tempi, sempre un passo avanti. Enrico Ruggeri è da sempre innovatore e anche questa volta si è distinto per sagacia e saggezza.
Un’idea semplice, efficace e soprattutto, un’apertura seria e concreta per l’organizzazione degli eventi.
Ma all’UCAS italiano (ufficio complicazioni affari semplici) formato da fior fiore di pensatori e studiosi, l’idea non è venuta e forse non è neanche piaciuta.
Una soluzione che può solo venire da chi sul palco ci vive, da chi da anni fa i conti con il pubblico, con i concerti e con la sicurezza. Un’idea che crea si un precedente positivo, però nel senso buono, e da tenere in alta, altissima considerazione.
E invece no.
Naturalmente, Enrico è stato bersagliato da polemiche di ogni genere.
Bersagliato sui social tra i pro vax che l’hanno messo alla gogna e i no vax che lo accusano di essersi venduto al sistema, ci chiediamo se qualcuno ha capito che Enrico Ruggeri ha invece trovato il punto di congiunzione tra la ripresa e la sicurezza.
Forse questa è LA soluzione delle soluzioni per ripartire davvero in sicurezza, facendo lavorare gli artisti e riportando il pubblico sotto il palco.
E anche per gli organizzatori di eventi e spettacoli. Perchè, e non finiremo mai di ripeterlo: sono proprio l’arte, la cultura e la musica a subire le conseguenze più gravi di tutta questa sharada di decreti, restrizioni e regole. E non si può vivere senza arte.
Un tampone rapido all’ingresso, per tutti, potrebbe davvero essere la chiave di svolta? …la butto lì… Vai Rouge!