Fasma sceneggiatore e regista del nuovo concept album

Fasma è sceneggiatore e regista del suo nuovo progetto discografico “Ho conosciuto la mia ombra!”: un mondo di sfumature introspettive su toni dark.

Ho conosciuto la mia ombra!

Anticipato da “SETIAMO” e da “F.B.F.M.”, “Ho conosciuto la mia ombra!” è un concept album che mostra Fasma e GG alla ricerca di nuove modalità, musicali e visive, per raccontare la realtà più introspettiva, tingendo di rosso una tela nera di sonorità dark e profonde.

Ognuno di noi ha un’ombra al seguito, una parte più oscura che spesso preferiamo nascondere. FASMA l’ha accettata e anzi ora vuole farla emergere, come unico modo di ritrovare noi stessi nella confusione che è la realtà.

“Il buio ci fa paura, specialmente se è quello dentro di noi – racconta l’artista – ma è proprio quello che dobbiamo andare a cercare. Dobbiamo scavare in profondità per riportare la luce, ed è ciò che ho voluto descrivere in ‘HO CONOSCIUTO LA MIA OMBRA!’. Per poterlo creare ho davvero incontrato la parte più buia di me, l’ho affrontata anche con paura e alla fine ho portato la luce”. Così il rapper romano commenta il nuovo progetto.

In questo nuovo progetto la sua attitudine urban si arricchisce di note rock e di elettronica: il sound rimane coerente dalla prima all’ultima traccia, creando non solo un racconto tematico ma anche musicale. Il confine tra paura e amore, bisogno e rifiuto, non è mai fermo nello stesso luogo.

Track list

“Buio”; “F.B.F.M.”; “Tu sei”; “Lilly”; “Trappole”; “SETIAMO”; “LOOK”; “Salvarti” (feat. Morenike); “Bassa voce”; “Lei parlò di lui”; “Una parte di me”; “Soli”.

fasma - la copertina del nuovo album che raffigura l'ombra di un uomo stilizzata, sopra la scritta del titolo

Lei parlò di lui

Lei parlò di luiè il singolo scelto per il lancio del nuovo album. Una ballad molto sentita in cui la vita con la persona amata è una battaglia dove ci si sente perennemente in bilico. Si combatte uniti contro gli altri, ma senza nemmeno rendercene conto non si riesce ad evitare che le avversità ci allontanino. Due vite che diventano una storia al passato.

Racconta lo stesso Fasma: “E’ il confronto, la luce si avvicina ma intanto il protagonista riparla alla sua vecchia luce chiedendo il perdono per non aver fatto abbastanza. Si scusa per non aver capito prima, per essere scappato, per averle insegnato a essere buio e non a essere una miglior luce. Al contempo il protagonista perdona la luce per averlo illuminato solo quando lei volesse e non quando ne aveva bisogno ma d’altronde in guerra nessuno vince realmente”.

Fasma

All’anagrafe Tiberio Fazioli, è nato il 17 dicembre 1996 a Roma. Nel 2016 fonda la crew WFK insieme al produttore GG (Luigi Zammarano), Tommy l’Aggiustatutto e il suo manager Lorenzo Zefferi.

Nel 2017 pubblica vari singoli, tra cui “Marylin M.” (oltre 13 milioni di visualizzazioni su YouTube e 24,5 milioni di stream su Spotify) certificato disco d’oro. Il suo album d’esordio “Moriresti per vivere con me” è uscito nel novembre 2018, e contiene il brano certificato oro “Ti prometto che un giorno partiremo”.

L’artista nel 2020 è stato in gara alla 70 ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione ‘Nuove Proposte’ con il brano “Per sentirmi vivo”, con cui ha conquistato pubblico e critica. Il singolo, certificato doppio platino, è contenuto nell’album “Io sono fasma” (Sony Music Italy), uscito a marzo 2020 e certificato oro.

Nel 2021 Fasma torna sul palco dell’Ariston, tra i protagonisti della 71ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione “Campioni” con il brano “Parlami”, prodotto da GG e certificato disco di platino. Venerdì 7 maggio 2021 esce il singolo “Indelebile”, seguito, a distanza di quasi un anno, da “Ma non erano te” e “Bimbi Sperduti”, quest’ultimo presentato sul palco del concertone del Primo Maggio di Roma.

Potete seguire Fasma su Instagram, Spotify e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.