Fondo per la pandemia: FAO mette in cantiere 12 progetti

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) co-guiderà l’attuazione di 12 progetti del valore di 264 milioni di dollari volti a rafforzare la sicurezza sanitaria locale e globale come parte del primo round di finanziamento del Pandemic Fund, Fondo per la pandemia.

Cos’è il Pandemic Fund

Il Pandemic Fund (Fondo per la pandemia o fondo pandemico) finanzia investimenti critici per rafforzare le capacità di prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie a livello nazionale, regionale e globale, con particolare attenzione ai paesi a basso e medio reddito.

Il devastante costo umano, economico e sociale del COVID-19 ha evidenziato l’urgente necessità di un’azione coordinata per costruire sistemi sanitari più forti e mobilitare risorse aggiuntive per la prevenzione, la preparazione e la risposta alla pandemia. Sebbene esistano molte istituzioni e meccanismi di finanziamento che supportano attività di prevenzione, preparazione e risposta alla pandemia, nessuno di essi si concentra esclusivamente su di esso.

Il Fondo pandemico apporterà risorse aggiuntive e dedicate per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie, incentiverà i paesi ad aumentare gli investimenti, migliorerà il coordinamento tra i partner e fungerà da piattaforma per la difesa (fonte Worldbank.org).

In quanto entità di attuazione, la FAO sarà in prima linea nel guidare il cambiamento e il progresso con l’approccio One Health, che mira a ottimizzare la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi, riconoscendo che sono strettamente collegati e interdipendenti.

Cosa prevedono i 12 progetti?

I 12 progetti prevedono la partecipazione della FAO in collaborazione con governi e altre agenzie, tra cui l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), la Banca mondiale (BM) e la Banca asiatica di sviluppo (ADB).

Direttamente sotto la supervisione della FAO, saranno utilizzati circa 60 milioni di dollari in tre anni. Le iniziative beneficeranno Burkina Faso, Etiopia, Togo, Zambia, Bhutan, Cambogia, India, Nepal, Paraguay e Yemen, oltre a Cisgiordania e Gaza.

Anche Kazakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan fanno parte di un progetto regionale specifico per l’Asia centrale.

Nell’ambito di One Health per una migliore prevenzione, preparazione e risposta alle emergenze sanitarie pubbliche, i progetti si concentrano su tre aree prioritarie: sorveglianza collaborativa, capacità di laboratorio e sviluppo della forza lavoro. Questi includono azioni come il rafforzamento della prevenzione delle malattie; combattere la resistenza antimicrobica; rafforzare le capacità di allerta precoce, rilevamento e risposta; migliorare la collaborazione tra laboratori umani, animali e ambientali; e formazione del personale.

“La FAO accoglie con favore il primo round di finanziamento del Fondo pandemico e ci impegniamo a sostenere le nazioni affinché siano meglio preparate per le future crisi sanitarie. Nell’ambito dell’iniziativa One Health della FAO – un approccio olistico, integrato e collettivo – continueremo a lavorare per mantenere e migliorare efficacemente il benessere di esseri umani, animali e ambiente in modo sostenibile”, ha dichiarato il Vice Direttore Generale, Maria Helena Semedone.

Informazioni sul primo invito a presentare proposte del Fondo pandemico

Istituito nel settembre 2022 e lanciato ufficialmente durante una riunione del G20, il Fondo, ospitato dalla Banca mondiale, è il primo meccanismo di finanziamento multilaterale dedicato a fornire sovvenzioni pluriennali per aiutare i paesi a basso e medio reddito a prepararsi meglio alle future pandemie.

Dopo aver ricevuto 179 domande da 133 paesi per il suo primo invito a presentare proposte, il consiglio di amministrazione del Fondo si è riunito a luglio e ha concordato gli stanziamenti finanziari per 19 progetti del valore di 338 milioni di dollari che sosterranno 37 paesi.

Nel complesso, i progetti selezionati per questo primo ciclo svolgeranno un ruolo fondamentale nel sostenere gli obiettivi del Fondo pandemico, apportando risorse aggiuntive per la prevenzione, la preparazione e la risposta alla pandemia.

Inoltre, incentiveranno i paesi ad aumentare i loro investimenti nella sicurezza sanitaria, miglioreranno il coordinamento tra i partner e fungeranno da piattaforma per la difesa.

In particolare, il 30% delle sovvenzioni assegnate è destinato a progetti nell’Africa subsahariana, una regione con la più alta domanda di sostegno.

Si prevede inoltre che i 338 milioni di dollari di sovvenzioni assegnate mobiliteranno oltre 2 miliardi di dollari in risorse aggiuntive, aggiungendo 6 dollari per ogni dollaro proveniente dal Fondo.

Prossimi passi

Gli enti attuatori hanno tempo fino a dicembre 2023 per ottenere l’approvazione formale per procedere all’attuazione, seguendo le rispettive regole e procedure interne.

Entro gennaio 2024, tutti i progetti dovrebbero essere pienamente operativi. Il consiglio di amministrazione del Pandemic Fund intende lanciare il secondo invito a presentare proposte entro la fine del 2023.

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