“Buon compleanno Elvis”: il sogno americano di Luciano Ligabue

Per la rubrica “33 giri di ricordi”: recensione e retrospettiva dell’album “Buon compleanno Elvis di Luciano Ligabue.

1995

Viene creata la prima interfaccia di Yahoo.

Norman Thagard è il primo astronauta americano a viaggiare nello spazio a bordo di un veicolo russo.

Europa: in sette paesi dell’UE entrano in vigore gli Accordi di Schengen che tra le altre cose, aboliscono i controlli sistematici delle persone alle frontiere interne dell’Unione.

Dialo Telekom lancia in Sri Lanka il primo telefono cellulare.  

Il 24 giugno la Dia arresta il capomafia Leoluca Bagarella.

Viene fondata in America la piattaforma “eBay”.

A Los Angeles (California), l’ex-campione di football ed attore O.J. Simpson, accusato di aver ucciso la moglie e l’amante di lei, viene assolto dal tribunale. Tutta l’America si ferma per assistere in diretta al verdetto.

Giorgia vince il 45° Festival di Sanremo con “Come saprei”.

La Juventus vince il 23° scudetto, dopo nove anni. Capocannoniere del torneo Gabriel Batistuta (Fiorentina) con 26 reti.

Sogni di rock’n’roll

Dopo il botto dei primi due album, “Ligabue” e “Lambrusco coltelli rose & pop corn” e superata la “crisi” personale, dovuta a due album bellissimi, ma rivalutati solo in seguito, “Sopravvissuti e sopravviventi” e “A che ora è la fine del mondo?”, nel 1995, Luciano Ligabue pubblica il suo quinto album in studio, intitolato “Buon compleanno Elvis”, in onore del re del rock and roll che avrebbe compiuto 60 anni.

Si tratta di un disco che segna una svolta nella carriera del cantautore emiliano, che abbandona la sua storica band, i Clan Destino, e si affida a un nuovo gruppo di musicisti, soprannominato “La banda”, e al produttore Fabrizio Barbacci.

Il risultato è un album dal sound diverso dai precedenti, influenzato dal rock americano e in parte dal blues, che riesce a farsi apprezzare dal pubblico e a confermare Ligabue come uno dei maggiori esponenti della musica italiana.

Buon compleanno Elvis

L’album contiene 14 brani, tra cui alcuni dei più celebri della sua discografia, come “Certe notti” diventato nel temo un classico da concerto, “Seduto in riva al fosso”, “Viva!”, “Vivo morto o X”, “Quella che non sei”, “Hai un momento Dio?” e “Leggero“.

I testi sono ricchi di riferimenti alla vita quotidiana, alle emozioni, ai sogni e alle disillusioni di una generazione cresciuta con il rock come colonna sonora. Ligabue si ispira anche a personaggi famosi, come Marlon Brando, James Dean e ovviamente Elvis Presley, a cui dedica la canzone che dà il titolo all’album.

In “Buon compleanno Elvis”, Ligabue si rivolge al mito del rock come a un fratello maggiore, chiedendogli di prestargli gli occhiali, le scarpe e la vita, per poter vivere con la stessa intensità e libertà.

Buon compleanno Elvis” è un album che ha fatto la storia del rock italiano, vendendo oltre un milione di copie e ottenendo due dischi di diamante. Nel 2008 è stata pubblicata una versione rimasterizzata del CD, con un libretto di 40 pagine che racconta la genesi e le curiosità sul disco.

Nel 2015, per festeggiare i 20 anni dall’uscita dell’album, Ligabue ha organizzato un tour speciale in cui ha riproposto tutti i brani del disco dal vivo.

Mondovisione

Da qui in poi è storia, anzi “Mondovisione”. Il Liga si inventa regista, “Radiofreccia” è semplicemente un capolavoro, scrittore, bellissimi i racconti di “Fuori e dentro il borgo”, senza dimenticare l’impegno sociale e politico.

Tra un tour negli stadi, un Campovolo, concerti unplugged, Luciano Ligabue fa più volte il “Giro del mondo”, perché, come ha confidato a Federico Buffa in un’intervista televisiva “non riesco a stare fermo, questa è la mia vita”.

Artista a tutto tondo, con milioni di fan, e forse altrettanti di detrattori, rappresenta comunque un punto fermo, un punto di riferimento, per la musica di casa nostra.

Una carriera “neverdending” (tour), che ha ancora parecchio da dire, non solo in campo musicale.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.