Cosa pensa il Maestro Gae Capitano del Festival di Sanremo?
“Cosa penso di Sanremo? Mah… è interessante, mi sembra di essere tornato alle vacanze giovanili quando ero nei villaggi e c’erano queste belle musiche caciarone“.
Compositore, arrangiatore, autore, musicista, paroliere, professore, il maestro Gae Capitano è un faro nel mondo della musica italiana. Una presenza autorevole che da anni lavora con i grandi nomi del panorama musicale italiano e con i giovani che intraprendono una carriera artistica.
Attualmente impegnato nel “Workshop di Scrittura Testi Canzone” in Accademia Art’Es, le sue collaborazioni sono più che prestigiose. Da Mogol a Danilo Ballo, passando per Silvano Borgatta e Maurizio Fabrizio e solo per citare qualcuno. 600 opere depositate in SIAE, un repertorio da applausi. Tanto per citarne uno più recente, è suo il testo del brano “Il padrone della festa“, cantato da Fabi-Silvestri-Gazzè, che si è guadagnato il disco d’oro.
Ma cosa deve avere una canzone per essere degna del palco dell’Ariston?
“E’ una domanda difficile…sul palco dell’Ariston non è che arriva il massimo che c’è in Italia, arrivano un certo tipo di prodotti che sono riusciti ad entrare in una filiera musicale, certamente di qualità…ma in realtà i brani che si portano a Sanremo devono essere un pò interessanti. Negli ultimi anni, hanno portato dei brani che puntavano al successone. Visto che è una vetrina, tutti puntano una carta vetrina gicandosi anche delle care che non appartengono al loro repertorio“.
Un festival per i giovani, senza i giovani
Il nostro spazio #festivalsenzafestival è dedicato principalmente alla musica rimasta a casa, ai giovani che in questo Sanremo non hanno trovato spazio. Con l’abolizione della sezione “nuove proposte” si è tagliato fuori tutto un indotto di artisti che in Sanremo vedono una vetrina importante per i loro progetti musicali. Non solo, la sezione “giovani” ha visto una selezione a priori, nel mese di dicembre, da cui sono sopravvissuti solo tre brani che saranno presentati durante le cinque serate del festival.
Anche questa, una grande penalità, perchè Sanremo è un opportunità che, già penalizzata da Claudio Baglioni e ripresa da Amadeus, non permette la visibilità che il palco dell’Ariston offre una volta all’anno.
Abbiamo approfondito l’argomento con Gae Capitano, che lavora con i giovani costantemente, tutti i giorni, accompagnandoli nel loro percorso di crescita.
Cosa pensa Gae Capitano del Festival di Sanremo? E dei Talent?
“I talent sono una meravigliosa lampada che brucia gli artisti. Pochissime persone che si sono avvicinati al podio e ci sono rimaste“.
Il resto, gustatevelo in questa video intervista.