Il geco: il piccolo rettile simbolo del Salento

Sicuramente, se ci troviamo davanti ad un geco, la maggior parte di noi non reagisce proprio bene. Ma bisogna sapere che questo piccolo animale non è poi così antipatico ed è caratterizzato da peculiarità che lo rendono alquanto speciale.
Oggi, per la rubrica Zoolandia, scopriamo insieme qualche curiosità su questo piccolo rettile.

Quello che forse non sai …

Spesso, ci è capitato di vedere un geco sulle mura domestiche, rimanendo quasi meravigliati dal fatto che sia in grado di restare attaccato e non muoversi affatto.
Il geco, infatti, possiede la capacità di aderire a qualsiasi tipologia di superfice. Questo è possibile grazie a delle particolari zampe che l’animale possiede. In particolar modo le dita, che sono costituite da piccoli cuscinetti e da lamelle longitudinali. Questi consentono, quindi, al rettile di non scivolare e arrampicarsi con molta facilità.

L’unico materiale su cui non aderiscono ad aderire è il teflon.

Un’altra curiosità è legata al fatto che il geco non tollera per nessuna ragione l’acqua. Quindi, se volete sbarazzarvi di questo piccolo rettile in qualche secondo, basterà spruzzargli addosso un pò di acqua fredda e fuggirà via in pochissimo tempo.

Le caratteristiche del geco

Il geco è un rettile di piccole dimensioni ed è diffuso principalmente nelle zone del Mediterraneo. Essendo un parente stretto della lucertola, si ciba principalmente di insetti. Questo è molto utile all’uomo e soprattutto all’ecosistema.

Il geco è un animale che non supera mai i 16 centimetri di lunghezza. Possiede un muso appuntito e due grandi occhi rotondi. Il suo corpo è abbastanza grassottello e soprattutto appiattito. Questo gli consente di infilarsi anche nelle fessure più strette.
Inoltre, il corpo è interamente ricoperto da tubercoli, che gli conferiscono un aspetto ruvido e quasi spinoso.

Il simbolo del Salento

Nonostante il suo aspetto, il geco rientra tra i piccoli animali più amati al mondo. Il geco ha fin da sempre rappresentato il simbolo della fortuna ed è per questo che non tutti lo allontanano.

In Salento, ad esempio, è sempre ben accetto. Se trascorrete qualche giorno in questa magica terra, noterete che la sua presenza è molto costante. Non a caso, infatti, in molti loghi e stemmi in onore del Salento, sia presente questo piccolo rettile.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.