Genesi 2020, Torino partecipa al Pride Virtuale. “Volevamo fortemente esserci”.

Il Pride ai tempi del Coronavirus lascia un ricordo permanente nella città di Torino con l’opera Genesi 2020 degli artisti Rosalba Castelli e Osvaldo Neirotti, inaugurata ieri mattina ( sabato 20 giugno) in Piazza Adriano.

Una panchina Arcobaleno, opera di Castelli e due alberi Lei e Lui, opera di Neirotti, compongono l’installazione Genesi 2020. L’hashtag lanciato per questa iniziativa #PeaceandPride il fil rouge che unisce arte, istituzioni e Pride in questa opera simbolica.

Siamo con Giziana Vetrano, coordinatrice del Pride di Torino. Come è nata l’idea di Genesi 2020 e cosa significa essere qui oggi dopo un Coronavirus

Non è la prima volta che noi del Pride collaboriamo con Rosalba. Ricordo nel 2019 le panchine Arcobaleno all angolo di via Monte di Pietà e il progetto Famigle mettiamoci la faccia. Sapendo del suo progetto di Panchina Rainbow e dell’installazione Genesi 2020, abbiamo inserito con piacere questa iniziativa nell ambito del Pride 2020.

Il primo Pride virtuale. Oggi ci manca tantissimo il Pride . Il nostro messaggio è quello che comunque il Torino Pride non è stato fermo. Noi abbiamo scritto un documento politico redatto nell’attualità di oggi. Un documento in cui si parla del Covid-19, di come ci ha colti e su quelle che possono anche essere le cause della trasmissione.

L’approfondimento del disegno di legge e del documento politico nell’intervista a video.

Rosalba Castelli, l’artista autrice della Panchina Rainbow. Cosa significa per te essere qui oggi, e qual è il tuo messaggio nel giorno in cui doveva tenersi il Torino Pride.

Il bianco è la BASE per il colore. Una panchina è una BASE su cui poggiarsi. I diritti sono la BASE per la pacifica esistenza di ogni essere umano. Oggi ho voluto sottolineare l’importanza delle basi senza le quali nessun percorso avverrebbe.

Non solo ogni peculiare e prezioso percorso identitario, ma lo stesso percorso dei diritti che tante altre persone prima di me hanno contribuito con impegno e con il sangue a tracciare.

Metto il mio impegno e la mia arte al servizio di una causa

Ognuna/o di noi è chiamato a raccogliere il testimone di chi ha lottato prima di noi per i diritti che oggi abbiamo e l’aria che respiriamo. Il cammino è ancora lungo.


Ed io metto il mio impegno, la mia arte, il mio artivismo al servizio di una causa che ora richiede anche il mio contributo: quella della decostruzione degli stereotipi di genere e della denuncia per ogni discriminazione a danno degli individui sulla base di quelle differenze che vengono marchiate come stigmi quando sono le note di colore che apportano ricchezza all’intera umanità.

Genesi 2020, Torino Pride nella foto Rosalba Castelli con in mano delle bandierine colorate come l arcobaleno

Sicurezza di diritti, ma anche sicurezza di uguaglianza: la parola all’assessore ai Diritti Marco Alessandro Giusta

L’arte si inserisce all’interno della quotidianità portando un elemento di rottura che modifica la percezione della realtà permettendo alle persone di riflettere maggiormente sulle loro vite e sul mondo che li circonda. Io credo che stiamo davvero assistendo, grazie a Rosalba e a Osvaldo, a questa meravigliosa espressione artistica che si inserisce nella realtà delle persone“, dichiara l’assessore ai Diritti Marco Alessandro Giusta. Ma il suo intervento sottolinea ancora meglio l’eccezionalità di questa giornata e l’importanza dell’impegno sociale.

Un’altra riflessione è quella sulle magliette che non sono casuali. Non solo c’è il tema della sicurezza dell’ambiente e dei diritti umani, ma oggi è anche la giornata internazionale del rifugiato. E allora quel salvagente ci rimanda ad altri percorsi di vita, ad altre richieste di diritti ad altre richieste di uguaglianza. E allora faccio mie le parole della coordinatrice: L’unica sicurezza di cui abbiamo bisogno è la sicurezza dei diritti“, conclude l’assessore.

Genesi 2020 Torino Pride - Assessore Giusta con megafono in mano
Marco Alessandro Giusta, Assessore ai Diritti della Città di Torino

“L’inaugurazione si è tenuta, nel rispetto delle nome antiCovid, alla presenza di Marco Alessandro Giusta, Assessore ai Diritti della Città di Torino. Francesca Troise, Presidente dell Circoscrizione Torino 3. Giziana Vetrano, Presidente Coordinamento Torino Pride. Riccardo Zucaro, Presidente Arcigay Torino, Antonia di Costanzo, Direttivo Agedo Torino. Sandeh Veet, Presidente Sunderam Identità Transgender Onlus.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".