Presidente Conte, c’è posta per te! Lettera aperta del Teatro Amatoriale Italiano

Lettera aperta del T.A.I. indirizzata al Presidente del Consiglio:”a breve saremo in mezzo alla strada. Servono interventi urgenti sulle locazioni!

Non deve essere facile trovare soluzioni che accontentino tutti e che tutelino un intera popolazione dal rischio di contagio. Non deve essere facile arrivare davanti alle telecamere e dire alla gente che non può lavorare, non può uscire, non può frequentare i propri cari o divertirsi. Ma non è facile neanche accettare di stare a casa, senza lavorare e senza reddito.

Siamo tutti ben consapevoli che le misure in termini di aiuti economici non sono state sufficienti. Soprattutto, una buona parte non è neanche arrivata, se consideriamo il precedente lockdown. Inoltre, molte categorie sono rimaste fuori da questi ammortizzatori sociali. Ma chi ha subito i maggiori danni da questa pandemia economica è il settore dell’arte e della cultura.

Un settore che annovera un gran attività che da febbraio non hanno più ripreso a lavorare e che, se queste sono le prospettive, non potranno lavorare per ancora molto tempo.

Le risorse destinate a questo specifico comparto lavorativo sono state davvero esigue e adesso si è raggiunto veramente il collasso economico delle famiglie.

Egregio Presidente

Tante le iniziative per sensibilizzare il governo, fino ad arrivare a questa missiva del T.A.I., l’ente Teatro Amatoriale Italiano, scritta dal suo Presidente Riccardino Lisi, e indirizzata al Premier Giuseppe Conte.

Una voce che non può rimanere inascoltata. Un pensiero accorato, condiviso da tutti gli artisti, e che noi riproponiamo nel suo testo integrale.

Egregio Presidente,

chi le sta scrivendo è il Presidente Nazionale dell’Ente Teatro Amatoriale Italiano (in sigla T.A.I.).

Sino ad oggi non è stata mia intenzione contestare quanto da Lei, e dai componenti del Consiglio dei Ministri, deliberato con i vari decreti che hanno creato non poche difficoltà ai nostri iscritti.

Avevo sempre ritenuto che le vostre iniziative fossero le più giuste per giungere ad una sconfitta del virus circolante in Italia, in Europa e nel mondo.

Tutti i nostri scritti anche tra mille difficoltà finanziarie hanno appoggiato le iniziative del Governo. Purtroppo, però, i Vostri DPCM si sono susseguiti senza soste e, quest’ultimo, decorrente dal 26 ottobre ha dato il colpo finale di mannaia ai componenti del Teatro amatoriale ed ai circoli associati.

Ho seguito nei vari telegiornali e sulle trasmissioni dedicate tutti i chiarimenti da Lei dati al popolo italiano. Non ho mai sentito di fondi di solidarietà o ristori per i nostri associati.

Le tasche sono vuote

Il Teatro Amatoriale ha subito un danno indescrivibile ma Voi avete pensato a impegnare fondi per l’acquisto di monopattini senza impegnare fondi per tutti gli operatori del Teatro o delle Associazioni no-profit a noi iscritti.
Penso sia inutile ricordarle che tutti, ognuno per il proprio settore, usufruisce di locali che sono in locazione. I nostri assistiti hanno dovuto mettersi le mani in tasca per far fronte alle varie spese inerenti la gestione dell’associazione. Parliamo di locazioni, utenze varie che sarebbero state disattivate in caso di morosità, ecc.
Oggi le tasche dei nostri assistiti SONO VUOTE e l’essere sfrattati aumenterà ancora di più il danno sino ad oggi sopportato.

Voler elencare tutti i danni derivanti dal fermo delle nostre associazioni mi sembra superfluo. Ma, a titolo indicativo, Le ricordo che dietro ad ogni associazione o compagnia teatrale vi sono vari indotti commerciali sui quali stanno ricadendo i problemi che Le ho indicato.

Le richieste

Cercando di essere breve, Le indico quale è la nostra unica richiesta attuale molto seria dove nessuno del Consiglio sicuramente ha pensato.
E’ necessario che vengano assunti provvedimenti seri ed urgenti in merito alle locazioni che gravano su tutti i nostri iscritti che già Le ho indicato.
Se non interverrà un dispositivo che permetta il
NON pagamento della locazione relativa a questo periodo oltre alle varie utenze (Luce, acqua, gas, ecc) che contenga anche la possibilità da parte dei vari proprietari degli stabili, di portare in detrazione sulla loro denuncia del reddito degli importi non versati e, quindi, persi, le varie compagnie teatrali e associazioni no-profit si vedranno costretti a lasciare gli immobili mettendo sulla strada tutti coloro che fanno parte delle citate associazioni e mettendo anche in difficoltà coloro che fino ad oggi avevano fornito beni e prodotti per la ristorazione.


Questa piccola lettera è scaturita anche da tante sollecitazioni da parte di TUTTI i nostri iscritti che sono decine di migliaia sparse in tutto il territorio nazionale.
Non voglio parlare di voti ma tutto questo sicuramente avrà anche una ritorsione politica che si vedrà presto.
Attendo di sapere Sue cortesi, urgenti, notizie in merito.

Pomezia li 28/10/2020

Presidente Nazionale T.A.I.
Riccardino Lisi

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