Imaginarium, la nuova piattaforma di educazione all’immagine

Nella giornata di ieri, giovedì 15 dicembre, CAMERA ha accolto il pubblico e i docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado per la presentazione della nuova  piattaforma digitale di IMAGINARIUM.

Realizzato con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, è un progetto di educazione all’immagine, unico in Italia, che adotta la fotografia come strumento didattico utile all’analisi e alla conoscenza del mondo, partendo dall’assunto che apprendere il linguaggio delle immagini è oggi una competenza fondamentale per capire e interpretare la contemporaneità.

Imaginarium

Abbiamo creato IMAGINARIUM con l’obiettivo di ampliare l’accessibilità della programmazione educativa di CAMERA ai diversi pubblici. I nostri obiettivi sono ambiziosi: condividere contenuti di approfondimento sulla fotografia e sulla sua storia, favorire esperienze digitali immersive relative alle mostre di CAMERA, ma anche provare a immaginare l’educazione di domani attraverso la ricerca e la sperimentazione, creare una comunità composta da insegnanti, studenti, artisti e appassionati, per rendere la conoscenza della fotografia accessibile a tutti”. Ha dichiarato Walter Guadagnini, direttore di CAMERA.

Il portale è facila da navigare ed è rivolta a due tipologie di utenti: studenti tra i 6 e i 18, e insegnanti.

In questa sezione docenti e studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado hanno la possibilità di accedere a percorsi di approfondimento su temi di attualità, esercitazioni pratiche sulla lettura delle immagini e giochi ideati per invitare gli studenti a sperimentare, divertendosi, le competenze acquisite nei percorsi tematici. Tutte le attività proposte sulla piattaforma prendono in esame fotografie di autori contemporanei italiani e internazionali, le fotografie tratte dagli Archivi fotografici dei partner di CAMERA (Archivio Storico Eni e Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo), le immagini tratte dargli archivi presenti nel Censimento delle raccolte e degli archivi fotografici in Italia, oltre ai materiali relativi alle mostre organizzate da CAMERA.

Ad oggi sono disponibili tre percorsi per le scuole primarie e tre per le secondarie con l’obiettivo di potenziare nel tempo l’offerta, il numero e i temi dei percorsi disponibili.

Come iscriversi

Iscriversi a IMAGINARIUM è molto semplice: è sufficiente accedere al sito di CAMERA (www.camera.to), cliccare sul logo di IMAGINARIUM e procedere con la registrazione gratuita. 
Primo step di un progetto più articolato, che coinvolgerà nel prossimo futuro un pubblico ancora più ampio, la sezione della piattaforma dedicata alle scuole è stata progettata con l’intento di dotare i docenti di uno strumento pratico che li consentirà di condurre in classe, in totale autonomia, lezioni di educazione all’immagine, attraverso percorsi tematici integrati da video, podcast e giochi interattivi.

Una particolare attenzione è rivolta al tema dell’accessibilità. La piattaforma sarà dotata del software AccessiWay che, grazie all’IA (intelligenza artificiale) elimina le barriere comunicative agevolando la fruizione dei contenuti a persone con differenti disabilità.

Per accompagnare l’inizio dell’utilizzo della piattaforma, nel primo periodo lo staff di CAMERA sarà disponibile per tutoraggio online gratuito prenotabile direttamente sulla piattaforma.
Realizzata con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, la piattaforma è attualmente attiva sul sito di CAMERA.

Scopri IMAGINARIUM

IMAGINARIUM - uno screenshot della home del portale
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”