Libri on the road, “Prima o poi ci abbracceremo” di Antonio Dikele Distefano.

Wolfgang Goethe disse: “Certi libri sembrano scritti non perché leggendoli si impari, ma perché si sappia che l’autore sapeva qualcosa.” Quante volte vi è capitato di leggere dei libri e pensare “Sembrano scritti su di me?”

Le parole, a volte, hanno poteri incredibili in grado di risvegliare i più polverosi dei ricordi. Ed oggi, per la rassegna Libri on the road, la recensione di “Prima o poi ci abbracceremo”, il romanzo di Antonio Dikele Distefano. (Mondadori).

Il romanzo “Prima o poi ci abbracceremo”

“Noi non siamo mai riusciti a definirci. Un giorno amici, il giorno dopo fidanzati.”

Il romanzo racconta la storia di Enrico e Irene, due ragazzi che provano a stare insieme. Si dicono “Ti amo” senza sapere realmente cosa voglia dire amarsi. “Coppie che ricordano L’Inghilterra e l’Australia, paesi affini nelle tradizioni forse, nelle abitudini, dove si parla la stessa lingua, ma che si trovano comunque in due continenti diversi”.

In “Prima o poi ci abbracceremo”, Antonio Dikele Distefano, analizza le cause di morte del loro amore affermando anche che è uno dei sentimenti che ci fa sentire più vivi. Capire, con il tempo, che l’affinità tra due persone non si tratta nell’avere gli stessi gusti, ma nell’essere sensibili alle stesse cose.
L’intreccio di due vite così differenti. Irene che non ha mai amato davvero ed Enrico che ama per due.

“Che quando hai sfiorato le mie labbra per la prima volta mi sono sentito strano perché forse ti amavo già. La vita è così, ti innamori e nemmeno te ne accorgi.”

“Ho letto pochissimo e malissimo”

Antonio Dikele Distefano, 28 anni, è uno scrittore italiano. Di origine angolana, ha fatto breccia nel cuore di moltissimi lettori grazie ad un suo primo video su Facebook. Ha esordito nel 2015 con l’autopubblicazione di “Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?”, editato poi da Mondadori. Seguito successivamente da “Chi sta male non lo dice” e “Non ho mai avuto la mia età”.

L’autore ha sempre utilizzato la scrittura come mezzo di sfogo e per aiutare gli altri. Afferma, infatti, “Voglio aiutare chi mi legge a capire quello di cui ha paura”. Utilizza spesso i social, la sua casa virtuale in cui potersi raccontare. Ha creato un mondo tutto suo con la musica, iniziando a collaborare con Sto Magazine, fondato dall’etichetta di Ghali, il noto cantante.

Molto spesso ci chiediamo quanto c’è dell’autore all’interno di un libro. “Prendo ispirazione da chi mi è vicino, più che da me stesso, perché mi interessa raccontare gli altri”, afferma Antonio Dikele Distefano.

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il maggio dei libri
Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.