“Non significa niente amare tanto o amare poco. Si può solo amare o non mare”. E con questa frase, Fabio Volo, non ha tutti i torti.
Quante volte non ci siamo sentiti abbastanza o non all’altezza di un amore che avevamo tra le mani? Ma l’amore non conosce regole, nè tantomeno misure. L’amore conosce solo il coraggio, la voglia di ritrovarsi dopo essersi persi. Morire per poi rifiorire dal dolore di un cuore spezzato.
E ce lo racconta bene Susanna Casciani, con il suo romanzo “Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore”.
Il romanzo
“Dove vanno a finire le storie d’amore che non riescono a sopravvivere a se stesse?”
E’ questa una delle domande di Anna, protagonista del romanzo, otto giorni dopo la fine con Tommaso. Un ragazzo che nonostante l’amore che prova, decide di lasciarla. Quante volte abbiamo vissuto e poi perso qualcuno? Quelle storie in cui l’amore non basta perchè “è faticoso amare senza essere amati”.
Spesso a far male non è un addio, ma i ricordi che ci portiamo dietro pensando che possano rendere la nostra vita più facile e felice. “Chissà se si può essere felici senza essere tristi, se si può voler bene qualcuno senza doverlo per forza odiare dolcemente a giorni alterni , chissà se è davvero giusto amare senza essere amati e chissà se dare un nome alle stagioni e distinguerle è davvero necessario?”
In “Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore”, Susanna Casciani racconta con grazia e profondità quanto sia importante sentire tutto, sopratutto il male. Toccare il fondo per poi ricominciare a sorridere, come quegli amori che vanno via e poi decidono di tornare.
“Mi piace vivere”
Susanna Casciani è una scrittrice italiana, nata a Firenze nel 1985. E’ un’insegnante di scuola primaria.
“Mi piace vivere. Mi piace la carbonara. Mi piace perdermi”. Si presenta così sui social, nella sua biografia di Instagram.
“Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore” è il nome della pagina di Facebook, nata nel 2010. Riscontrando un grande successo, con oltre 200 mila lettori, Susanna pubblica nel 2016 il suo primo romanzo intitolandolo allo stesso modo. Qualche anno dopo, nel 2018, pubblica “Sempre d’amore si tratta”.
“Per scuotere un cuore che ha sofferto ci vuole il doppio dell’amore che ha perso”, sostiene la scrittrice.