Michela Gazzolo: sotto le stelle del jazz

L’autrice e Vocalist Michela Gazzolo sui palchi italiani con i brani del suo ultimo progetto “Hypnotic essence.

[…] Certi capivano il jazz […] pochi capivano il jazz […] “ cantava Paolo Conte nel suo brano “Sotto le stelle del Jazz“

Una frase che come musicista mi ha messo sempre un po’ a disagio. Perché il jazz, inteso nella sua espressione più alta – quella di Duke Ellington, Louis Armstrong, Charlie Parker, Miles Davis – è una forma d’arte non accessibile a tutti.

Le complessità tecniche, le ritmiche, gli accenti e i fraseggi basati sull’improvvisazione, ne fanno un linguaggio musicale tecnicamente complesso. La storia, le lotte razziali, le geografie, l’immigrazione, le contaminazioni dei suoni meticciati provenienti dall’Africa tribale e dall’Europa – nascosti nella sua stessa anima – lo rendono un linguaggio emozionalmente profondo, ramificato, intricato.

Nel percorso di ogni musicista credo esista un passaggio importante: il momento in cui si deve prendere atto, con umiltà, di fin dove si è in grado, per abilità tecniche e sensibilità personali, di spingersi nello studio e comprensione di questa somma arte.

Una linea che ha sempre scisso in qualche modo gli ascoltatori tra quelli che ne comprendono i dettagli. E quelli che ne subiscono semplicemente un fascino che rimane in qualche modo misterioso.

Il mistero del Jazz è la sua imprevedibilità, la sua forma in continuo movimento. Caratteristica che lo ha reso lontano dagli standard statici e definiti del songwriting pop.

Partendo da questi assiomi è stato ancora più piacevole in occasione di una serie di concerti romani del mese di Marzo 2023, che hanno ospitato alla Casa del Jazz, il Parco dell Musica, Caffe e Club, artisrti quali Emma Tricca , Willie Peyote, l’ensemble Morricone in jazz, Raiz, Maurizio Giammarco, Greg Burkconoscere il mondo autorale di una cantante e autrice che ha scelto il jazz per scrivere, raccontare e interpretare le sue storie.

Michela Gazzolo in concerto insieme alla propria band

Michela Gazzolo

Michela Gazzolo è una vocalist, autrice, compositrice e attrice di teatro. Si è diplomata all’International Theatre Academy, diretta personalmente dal regista Alessandro Fersen e ha collaborato con attori e registi del calibro di Maurizio Scaparro, Giorgio Albertazzi, Gianrico Tedeschi, Maria Carta, Come compositrice si è occupata di musica da cinema e scritto la colonna sonora del film “Ho visto Le Stelle” diretto da Vincenzo Salemme.

Con la sua band “Da face” inizia ad esibirsi in America , dove l’ incontro con “the Queen of Soul” di Aretha Franklin sancisce la collaborazione con il figlio della grande artista, il chitarrista Teddy Richards, che lavorerà  al suo Album “Gravity”.

Nel corso della sua carriera ha pubblicato i singoli: “Reaching up the sky” (1988, DBX record), “Seasons of Love” (1999, Devotion Records). “Sulla radio” (1999,X Energy Production) “Everybody change” (2000, X Energy Production), “Do me right” (2003, Net’s work records), “Non voglio lasciarlo” ((2004, Paprika Records). “Boy you turn me up” (2004, Ambassade Records), “Oltre le montagne” (2006, Thrill Records), “Stay” (2009, Smilax Records). “Dimmi” (2028, Claps Recrords), “Baci” (2019, Proceed Records), “Fammi bene” ( 2020, Steph Records).

Interviene come corista e solista nei live di Jean Michel Byron, leggendario cantante del gruppo “Toto”. Ritorna in Italia come corista per Ron. Con il nome d’arte di Micky G prosegue il suo percorso musicale che la porta fino ai giorni nostri con la pubblicazione del suo ultimo lavoro discografico pubblicato da Irma Records: “Hypnotic Essence”.

Michela Gazzolo - la copertina del nuovo album che la ritrae in primo piano, con la mano destra appoggiata al mento

Masterclass

Ascoltare un concerto di Michela Gazzolo è farsi ammaliare da raffinate atmosfere jazz. E lasciarsi emozionare dalle storie quotidiane ed emozionali che appartengono al mondo del pop. Il brano con cui voglio presentarvela è una delle punte di diamante dell’album di “Hypnotic Essence” e rappresenta il mondo di scrittura di quest’artista dalla splendida voce dalle contaminazioni jazz, soul, blues e gospel.

My oh my” parla della fiducia e delle attese che ruotano intorno a una relazione, di amicizia o di amore, e della difficoltà di riuscire a ricominciare quando questa finisce. Quando soli e persi, si deve ricominciare tutto da capo.

Il linguaggio è diretto, profondo, sentimentale. Semplice.

[…] “Mi ritrovo qui, con il volto riflesso in una bottiglia di vino vuota, dentro un locale ormai vuoto e tutta la mia anima fuori. La tristezza di dover realizzare quanto male avevo riposto la mia fiducia. Tu non immagini nemmeno di quanto io mi fidassi di te sorella” […]. “Perdonare è dimenticare, per poter ritrovare di nuovo la fiducia. Non sarò però così arida dentro […] Voglio credere nell’amicizia, voglio credere nella vita Ho molta paura di poter ripetere di nuovo l’errore che ho già fatto troppe volte […] Come hai potuto tradire la mia fiducia così facilmente, come hai potuto andare a raccontare in giro il mio dolore? […]

Schopenhauer diceva che “Il mestiere di un narratore non è descrivere grandi eventi, ma rendere interessanti quelli piccoli”.

Il segreto di un artista è riuscire ad esplorare e saper esprimere, con lucidità e precisione, tutta la complessità delle proprie esperienze personali. Michela Gazzolo si muove musicalmente su terreni sonori raffinati ma utilizza una comunicazione semplice che crea empatia con il pubblico. Probabilmente la formula autorale più vicina al mistero di grandi comunicatori come Shakesperare , Joyce, Proust e Gadda.

Il messaggio letterario della storia così diretto, da donna e donna, è elegantemente racchiuso nello scrigno sonoro ipnotico e affascinante di una band di raffinati musicisti. Musicisti che intervengono alla magia dell’album e dei live dell’artista. Sono: Stefano Micarelli, Francesco Di Gilio, Claudio Campadello, Alessandro Blasi, Vincenzo Lucarelli, Stefano Nunzi, Armando Sciommeri.

Daniele Lo Presti è il regista del videoclip.

un collage di immagini

Tra Jazz e Pop

Michela scivola sulla melodia con tutte le sue sfumature timbriche e grande esperienza di vocalist mentre il brano si muove su atmosfere Nu soul Jazz che ricordano la Erykah Badu di “Next Lifetime”, “Didn’t Cha Know”,“ Otherside of the game” ,“Time’s a Wastin” e il D’Angelo di “Brown Sugar” e “Untiled, How does it feel”.

Particolarmente piacevoli i cori che impreziosiscono la canzone, costruita su reef magnetici e seducenti e cambi tonali, che accompagnano l’ascoltatore in atmosfere tipiche dei jazz club. Il brano inizia direttamente sul reef centrale e lascia spazio a 01:52 e 03:33 ai soli di pianoforte e chitarra. Senza fretta, come nelle migliori esecuzioni live.

Il videoclip è stato prodotto in collaborazione con Armando Sciommeri – Stefano Micarelli –Vincenzo Lucarelli –Stefano Nunzi – Daniele Lo Presti –Michela Signoracci –Federica Carmen Santoro –Roberto Dominici –Il Cantiere Jazz club- Il Territorio Enoteca DLP.

Vincenzo Lucarelli Recording Studio – Clive Simpson Extrabeat Recording Studio.

Non lasciatevi sfuggire l’occasione di poterla ammirare dal vivo, in uno dei suoi prossimi concerti.

Potete seguire Michela Gazzolo su Facebook, Instagram e sul sito ufficiale.

Gae Capitano
Gae Capitanohttps://gaecapitano.it/
Paroliere, compositore, arrangiatore e musicista italiano. Disco d’Oro – Disco di Platino – Finalista Premio Tenco – Vincitore Premio Lunezia Autori- Vincitore Premio Panchina, Resto del Carlino – Vincitore Premio Huco- Finalista Premio De Andrè – Valutazione Ottimo Mogol e Docenti Centro Europeo di Toscolano