Mish Mash: il festival musicale tutto Made in Sicily

Si chiama Sounds of Sicily ed è una notte completamente dedicata ad artisti e progetti musicali Made in Sicily che apre la settima edizione di Mish Mash Festival, al Castello di Milazzo dal 7 al 10 agosto. 

Gli artisti della prima serata

Tra gli artisti di questa prima serata orgogliosamente siciliana: il progetto di Alosi (già voce e testi del duo palermitano Il Pan del Diavolo) che si esibirà con “Cult” il suo nuovo disco, ma anche il ritorno dello storico cantautore siciliano Toti Poeta, con il suo ultimo lavoro discografico Tutta questa meraviglia. Per chiudere in bellezza la performance pop dai tratti psichedelici del duosiculo-pugliese Volosumarte e le esibizioni degli artisti vincitori del contest #figlidellestelle, tra cui il duo palermitano Sour Girl. 

Si continua a ballare

Nei giorni successivi si esibiranno invece artisti nazionali e internazionali, tra cui l’attesissimo concerto dei  Nu Genea, acclamato duo elettronico partenopeo, ma anche la band elettro-funk olandese Weval, il producer e dj norvegese Todd Terje, il celebre dj veneziano Spiller, la musicista, producer, dj e curatrice radiofonica londinese Nabihah Iqbal. E poi ancora l’energica band partenopea Fuera ela performance del collettivo musicale The Hysterical Sublime, oltre a l’eclettica band francese dalle radici siculo-algerine Crimi.  Una line up che come ogni anno promette di essere estrosa, colorata e divertente, perfetta per ballare sotto le stelle in uno scenario incantato come quello del Castello di Milazzo, la cittadella fortificata arabo-Normanno più grande di Sicilia.

Tra storia, arte e cultura

Mish Mash Festival è l’occasione perfetta per trascorrere qualche giorno tra arte, storia e cultura ma anche splendidi tramonti sulle isole Eolie e tuffi tra le calette incontaminate del promontorio e la riserva naturale di Capo Milazzo. 

Il Castello di Milazzo è un luogo dalla storia millenaria che ospiterà quattro giorni di concerti, installazioni artistiche e live performance con i protagonisti della scena indipendente italiana e internazionale. Mish Mash affonda le sue radici nella cultura indie, pescando tra l’hip-hop, l’elettronica, il rock, il funk e l’underground per quattro giorni imperdibili di concerti, live set, installazioni, visual e performance in un luogo davvero suggestivo sospeso tra il mar Mediterraneo e le isole Eolie. 

Tante anche in questa settima edizione le collaborazioni con diversi artisti visivi, nateper offrire un’esperienza immersiva all’interno delle mura del Castello, con formazioni artistiche coinvolte nella creazione di opere visive, installazioni, video making e proiezioni. Da non perdere: lo spettacolo di danza/teatro di Ottotempi, curato dalla coreografa Luana Saitta, la performance di projection mapping 3D creata dai Pixel Shapes che ospiterà il dj set di Blumarina del collettivo femminista Fluidae e l’installazione visiva sul main staige a cura dallo street artist Spos.art.

Nei giorni del festival sarà inoltre sempre possibile visitare il MUMA, il Museo del Mare. Sarà possibile osservare da vicino lo scheletro di un enorme cetaceo sospeso a tre metri d’altezza, e approfittare nella giornata del 10 agosto di alcune attività gratuite come il tour guidato e l’escursione alla riserva naturale di Capo Milazzo.

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Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.