Musica in Streaming: cambiano le regole. Pericolo per piccole realtà

Si preannunciano tempi bui per la musica in streaming: Believe ha annunciato la cancellazione di account di diverse etichette discografiche, mentre Spotify annuncia zero compensi per streaming al di sotto dei 1000 download


In risposta a gravi minacce alle piccole realtà musicali del nostro paese, Audicoop chiede l’intervento del Governo. L’allarme è stato lanciato dall’associazione che, ad oggi, rappresenta 272 piccole aziende musicali.

Da gennaio cambia la policy sulle royalties sulla musica in streaming, danneggiando enormemente tutte le piccole realta’ musicali. Infatti tra gli interventi, oltre a giusti addebiti sugli streaming artificali verso chi li fa e limiti pesanti a chi utilizza rumore per creare traffico e royalties, vi e un intervento in assoluto tra i piu’ gravi che solo in un settore come quello della musica puo’ passare e, sempre secondo quanto afferma Audiocoop, le azioni annunciate da Spotify e Believe mettono a rischio migliaia di brani e artisti indipendenti.

In particolare, Spotify ha annunciato un taglio significativo nelle royalties per brani con meno di mille stream, mentre Believe minaccia la cancellazione di intere discografie di etichette indipendenti. L’assemblea di AudioCoop ha chiesto l’intervento urgente dell’AgCom per verificare la legittimità di tali azioni e ha contattato altre associazioni del settore per agire congiuntamente.

Siamo di fronte ad attacchi illegittimi e gravissimi verso le piccole realta’ musicali del nostro paese” dichiara allarmata l’assemblea di AudioCoop “Attacchi che si possono fare perche’ non il settore non ha norme a tutela delle aziende e dei lavoratori del settore ed opera in una sorta di far west dove i gigacapitalisti del monopolio globale musicale fanno cio’ che vogliono senza che nessuno intervenga”.

L’Annuncio di Spotify

Spotify, una delle principali piattaforme di musica in streaming, ha fatto un annuncio che ha scosso il panorama musicale italiano.

A partire da gennaio 2024, la politica sulle royalties subirà un cambiamento significativo, danneggiando in particolare le piccole realtà musicali. Tra le nuove disposizioni, la più grave è l’introduzione di un pagamento zero per brani con meno di mille stream. Questo significa colpire i tre quarti dei 100 milioni di brani presenti sulla piattaforma, colpendo duramente le piccole realtà musicali che dipendono da tali entrate, con un danno stimato di circa 40 milioni di dollari all’anno.

40 milioni di dollari che resterebbero in pancia alla piattaforma e/o andrebbero ad altre destinazioni. Un sorta di “furto” verso gli aventi diritto a tutto tondo che colpisce mortalmente tutte le piccole realta’ musicali che invece attingono a tale fondo, pur se ognuna con poche, ma vitali, risorse.

A cio’ si aggiunge la e-mail di Believe, già arrivata a migliaia e migliaia di piccole realta’ musicali, dove, con il pretesto di ascolti artificiali in stream, l apiattaforma annuncia la decisione di cancellare l’account di un’intera discografia di una piccola etichetta discografica indipendente cancellandola così dalle piattaforme digitali.

Believe e le Etichette Indipendenti

Believe, un altro attore di rilievo nel settore della distribuzione musicale digitale, ha inviato migliaia di e-mail a piccole realtà musicali, minacciando la cancellazione delle loro discografie. La motivazione addotta è la presunta presenza di attività di streaming fraudolento, un’accusa che mette a repentaglio l’esistenza stessa di molte etichette indipendenti. Believe sostiene che la lotta contro lo streaming fraudolento è una priorità, ma la sua decisione di cancellare intere discografie senza possibilità di rimedio ha sollevato preoccupazioni nella comunità musicale indipendente.

Ci auguriamo che tali grida d’allarme vengano gia’ raccolte dalla prossima settimana per intervenire tempestivamente prima che partano le orime azioni dannose verso la filiera craetiva musicale innovativa italiana, fatta da migliaia di piccole realta’ musicali indipendenti ed emergenti a rischio scomparsa” conclude AudioCoop.

musica in streaming - il testo della mail di Believe

La Risposta di AudioCoop

AudioCoop ha dichiarato che si tratta di attacchi illegittimi e gravissimi verso il settore musicale italiano. L’associazione ha preso provvedimenti contattando Afi e altre collecting di piccoli e medi editori e produttori discografici indipendenti italiani per chiedere un intervento urgente al Governo.

L’obiettivo è convocare i rappresentanti di Spotify e Believe a un tavolo di confronto presso il Ministero della Cultura, con la possibilità di coinvolgere anche il Ministero del Made in Italy. Inoltre, AudioCoop segnalerà queste azioni all’AgCom, cercando un intervento immediato per fermare queste azioni dannose che minacciano il futuro della musica in Italia e danneggiano il patrimonio culturale del paese.

Su tali azioni abbiamo gia’ contattato Afi ed altre collecting di piccoli e medi editori e produttori discografici indipendenti italiani per agire insieme e chiedere un intervento urgente al Governo convocando i responsabili italiani ed europei di queste piattaforme a un tavolo di confronto al Ministero della Cultura ed eventualmente anche al Ministero del Made in Italy. Inoltre segnaleremo tali scorretti comportamenti all’AgCom per verificare le opportunita’ di un intervento urgente per uno stop di queste azioni che minano alla base il futuro della musica del nostro paese arrecando un gravissimo danno al patrimonio culturale italiano”.

Per saperne di più potete visitare il sito ufficiale di Audiocoop

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.