Il tricheco a rischio estinzione: colpa del surriscaldamento globale

Il mondo animale non smette mai stupire e di far conoscere i molteplici rischi a cui molte specie vanno incontro.
Oggi, parliamo del tricheco l’animale che trascorre la maggior parte del suo tempo sdraiato sul ghiaccio.

L’animale artico

Odobenus rosmarus è il nome scientifico di questo affascinante animale. Ma non preoccupatevi se non lo ricordate così, si sa che la maggior parte di voi lo conosce come il “cavalluccio marino che cammina sui denti”.

Il tricheco è un mammifero marino dotato di pinne e con la pelle di color rosa-marroncino ricoperta da uno strato sottile di peli. Come ben sappiamo, è caratterizzato da zanne e bizzarri baffi. Le zanne non sono altro che i loro denti e si trovano, quindi, sia negli esemplari maschili sia negli esemplari femminili.

Per la vita di questo animale, le zanne, sono fondamentali per diversi motivi. Le utilizzano principalmente per potersi trascinare fuori dalle acque gelide, per fare dei buchi all’interno del ghiaccio in modo tale da poter respirare dal basso, agganciarsi così da non scivolare nell’acqua mentre si riposano e, infine, il tricheco maschio le utilizza per combattere e proteggere così la femmina durante la stagione degli amori.

Ma non sono solamente le zanne ad essergli utili nella sua quotidianità. Anche i baffi sono importanti, alquanto particolari. Prendono il nome di vibrisse e, per la loro sensibilità, sono una sorta di dispositivi di rilevamento. Questo è utile perchè i molluschi, cibo preferito del tricheco, si trovano vicino al fondale marino ed essendoci poca visibilità, i baffi riescono a percepirne la presenza.

Cose che forse non sai…

Il tricheco è un animale che non migra ma che segue il ghiaccio. Per capirci meglio, durante il periodo estivo, il ghiaccio si scioglie e, di conseguenza, il tricheco si sposta verso nord mentre, invece, in inverno giunge verso sud. In questo modo, durante il periodo invernale, l’animale ha a disposizione un territorio molto ampio a differenza dell’estate in cui, soprattutto i maschi, tendono a stazionare su isolotti e spiagge costiere.

Dal punto di vista sociale, il tricheco è un animale molto pacifico e che non attacca nessuno meno che non vengono infastiditi. Ma nl caso si presentino attacchi da parte di altri animali, il branco interviene subito a difendere il compagno.

Le grandi minacce

Negli ultimi dieci anni, a causa dello scioglimento dei ghiacciai, molti trichechi sono stati costretti a migrare verso le coste della Russia e dell’Alaska. Questi grandi spostamento hanno, di conseguenza, portato alla morte di molte specie e soprattutto alla morte dei cuccioli, che restano schiacciati durante il lungo viaggio.

Più passa il tempo, più il ghiaccio si scioglie portando, così, i trichechi all’esposizione di altri pericoli. In questi anni, inoltre, è aumentato il rischio di perdita di petrolio. Secondo alcuni studi questo è un problema molto grave in quanto, ripulire le acque da questa sostanza è veramente complesso.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.