Papaveri alle porte di Torino, dove vedere l’incanto dei campi rossi.

Suggestive distese di campi di papaveri rossi. Succede in Piemonte alle porte di Torino, complici, fino all’altro giorno le temperature sopra la media che hanno portato questa eccezionale fioritura a tingere di rosso prati, campi e bordi delle strade già dai primi giorni di maggio. Insomma, a pochi passi dal centro di Torino, si può passeggiare tra queste distese coloratissime di papaveri e godersi il paesaggio tra i campi fioriti. Un vero e proprio spettacolo della natura in cui immergersi in una passeggiata adatta a tutti: lenta, sostenibile e all’insegna della bellezza e della fioritura.

campi di papaveri rossi a Carignano un piccolo castello si staglia dietro mille papaveri rossi
Carignano (TO) foto di Giuseppe Casalnuovo

Dove trovare i campi di papaveri alle porte di Torino

Le zone migliori e più fotografate in assoluto ( basta dare un’occhiata ai social Instagram e Facebook) sono quelle di Pancalieri, Carignano Casalgrosso, Strada Revigliasco, Grugliasco (campo dietro il centro commerciale Le Gru), Rivalta e Condove. Fuori provincia , Oviglio, strada provinciale per Alessandria, Castel Alfero provincia di Asti, Guarene d’Alba in provincia di Cuneo.

Castel Alfero foto di Michela Squilacciotti

Nelle zone di Pancalieri e Condove, soprattutto,  si possono trovare le coltivazioni di escolzia. Particolari papaveri dalle tonalità rosse arancioni provenienti dalla California, chiamati anche, infatti, Californian poppy. In America, in onore di questi particolari papaveri, esiste il “Californian Poppy Day”, festeggiato il 6 aprile di ogni anno.

Nei campi invece di Grugliasco hanno fatto la comparsa anche particolari papaveri bianchi. Pare si tratti del Papaver alpinum, una particolarissima specie di papavero bianco, diffusa sulle Alpi.

Grugliasco foto di Albertina Busso

Perchè avvengono queste fioriture ?

C’è da dire che la diffusione e riproduzione del papavero avviene in maniera spontanea , creando un suggestivo paesaggio fatto di rosso arancione e, a volte anche bianco. I papaveri sembrano molto delicati ma sono in realtà piante molto prolifiche e e crescono senza bisogno di particolari cure. Sono piante annuali, si riproducono per seme e possono raggiungere anche gli 80 cm d’altezza. In alcune circostanze è addirittura ritenuta una pianta infestante.

papaveri rossi in strada Revigliasco vicino a Torino con cielo azzurro e nuvole bianche
il campo di Strada Revigliasco

Ispiratore di poeti e pittori

La bellezza selvatica del papavero è stata fonte di grande ispirazione per poeti, artisti e compositori. Come la suggestiva distesa di papaveri rossi di Van Gogh e il campo dipinto da Claude Monet e custodito nel Museo d’Orsay di Parigi.

campo di papaveri sulla collina morenica di Castiglone

Simboli di libertà

Sono fiorite molte leggende sul papavero come simbolo della libertà. In Inghilterra è utilizzato per ricordare le vittime della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. I suoi fiori vengono messi all’occhiello durante le commemorazioni. In Italia forse la più nota è la canzone popolare Bella ciao, in cui il Partigiano chiede di essere seppellito “sotto l’ombra di un bel fior”. Risale, infatti, al periodo della Resistenza, l’usanza di apporre sulle tombe dei partigiani un fiore di papavero. Ma possiamo citare anche Fabrizio De Andrè ne La guerra di Piero, parla di “mille papaveri rossi” a fare la guardia alla tomba di Piero.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".