Non andare in paranoia – Thriller e cospirazioni al cinema

Nessuno vuole vivere nella paranoia, ma come fare quando tutti gli altri tramano contro di te come in uno di quei contorti film di cospirazione?

Esatto, la fuori c’è qualcuno che ci osserva nel buio, paziente e inesauribile, aspettando che facciamo solo un passo falso per punirci nei modi più terribili e impensabili.

Ogni volta che mi avvicino alle tende di casa, scorgo un ombra che si defila per non farsi notare e quando cammino per la strada e vedo due persone che parlano, lo so che stanno parlando di me.

Credetemi, so esattamente quello che dico e lo capisce anche la mia fidanzata a cui controllo il cellulare ogni 30 secondi, perchè so bene che dietro i messaggi di sua madre in realtà c’è un appuntamento segreto con il suo amante.

Non potete prendermi in giro, io sono sempre una mossa avanti a tutti e anche se so che alcuni di voi hanno dei poteri psichici e sanno leggere il pensiero, ma siccome dormo con la carta stagnola avvolta intorno alla testa non mi fregherete mai.

Perciò non venite a parlarmi di paranoia, io sono perfettamente sano di mente e oggi voglio parlarvi di alcuni film riguardo ad alcuni miei colleghi e la loro silenziosa lotta senza fine contro il resto del mondo.

Siete pronti, seduti e tranquilli? Perchè io lo sono, almeno dopo aver preso la mia dose regolare di psicofarmaci.

Cominciamo allora prima che i nostri nemici invisbili arrivino anche a questo articolo, perchè’ potete stare certi che ci stanno cercando.

Black Box – La scatola nera (2021)

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La nostra discesa nella paranoia ha inizio con un film francese del 2021 ingiustamente ignorato dalla gran parte del pubblico.

Ad aprire le danze è la tragedia aerea di un volo di linea che precipita apparentemente senza motivo schiantandosi sulle Alpi.

Il tremendo incidente non lascia nessun sopravvissuto, così il governo francese incarica gli agenti della BEA (Bureau d’Enquêtes et d’Analyses) di studiare le registrazioni nella scatola nera.

Tuttavia il migliore analista della agenzia resta fuori dall’indagine a causa di uno stupido litigio col suo superiore, il quale scompare misteriosamente il giorno dopo.

Avendo poco tempo prima della conferenza stampa, il direttore affida a lui di portare avanti il lavoro e trovare una spiegazione all’accaduto.

Analizzando gli ultimi caotici minuti prima dello schianto e ripulendo i rumori di fondo, il ragazzo trova le indiscutibili urla di un esaltato mussulmano, scoprendo quindi che si è trattato di un attacco terroristico.

Tuttavia qualcosa non torna quando esamina meglio la registrazione, convincendosi sempre più che la scatola nera sia stata falsificata.

Mentre tutti i colleghi e perfino la sua fidanzata iniziano a trattarlo come un paranoico, il ragazzo resta solo contro tutti alla ricerca della verità.

Black Box è un ottimo thriller dal ritmo incalzante, una storia intrigante e dei personaggi ambigui che non sono per forza sempre buoni e perfetti.

L’elemento sonoro è ovviamente di fondamentale importanza, aggiornando tecnologicamente i grandi classici del genere come Blow Out di Brian De Palma o La Conversazione di Francis Ford Coppola.

Yann Gozlan dimostra nuovamente di essere un regista capace di maneggiare con stile il genere complottistico, proseguendo sulla scia dei precedenti Burn Out e Captifs.

Possiamo solo aspettare il suo prossimo lavoro, quindi, con la stessa tensione che lui mette sapientemente nei suoi film.

L’incontro (2021)

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La seconda storia si svolge negli Stati Uniti, cominciando con due bambini che vengono svegliati da una visita inaspettata di loro padre.

Infatti, l’uomo è separato da sua moglie e dovrebbe tenersi a distanza, ma nonostante questo li carica in macchina per una fuga di emergenza nel cuore della notte.

Una sua vecchia conoscenza dell’esercito ha informato l’uomo di una imminente invasione extraterrestre, cominciata con l’arrivo sulla terra di molteplici meteore.

Questi alieni sarebbero esseri minuscoli simili ai nostri insetti, capaci di infiltrarsi ovunque e infettare gli esseri umani per poi prenderne il controllo.

Spaventati e confusi, i bambini credono ovviamente a tutto ciò che dice, ma presto il figlio più grande, vedendo alcuni strani comportamenti del padre, sospetta che in realtà abbia un attacco acuto di paranoia e veda cose che non esistono.

Non a caso l’FBI e il suo agente di custodia sono sulle sue tracce, dopo l’aggressione a un poliziotto che lascia sulla strada gravemente ferito.

Presto l’uomo capisce di non poter più proseguire il viaggio, mentre i figli cercano inutilmente di aiutarlo senza riuscirci, fino a un inevitabile duello finale nel deserto.

Ammetto che tante volte sono stato deluso dalle produzioni di servizi streaming come Netflix o, in questo caso, Amazon.

Ammiro invece come Michael Pearce dirige e scrive questo toccante piccolo dramma familiare inserendolo in una storia di fantascienza globale.

Ammetto anche che non conoscevo l’attore Riz Ahmed prima di questo film, che interpreta il personaggio con la giusta paranoia e strenua volontà di sopravvivere.

Altrettanto bravi sono i giovani Lucian-River Chauhan e Aditya Geddada, bambini sballottati in giro da un padre che non sanno se sia solo un folle oppure sia davvero un salvatore.

Insomma una bella sorpresa che potrebbe, finalmente, promettere un buon futuro per le future produzioni Amazon.

Antebellum (2020)

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Restiamo ancora in America ma con un film riguardo una paranoia molto diversa da una ipotetica invasione aliena, ovvero la paura molto più reale del razzismo verso la popolazione di colore.

Non a caso la storia inizia in una enorme piantagione di cotone, dove un piccolo gruppo di soldati costringe gli schiavi a vivere in umilianti e massacranti condizioni.

I soldati abusano e maltrattano ripetutamente dei loro prigionieri, uccidendoli o marchiandoli a fuoco quando questi provano a ribellarsi o fuggire.

Tuttavia una donna non si arrende, vivendo in un costante stato di paura, ma cercando di aiutare i suoi compagni a sopravvivere.

Allo stesso tempo, seguiamo la vita di una scrittrice dei giorni nostri, una bellissima donna nera di successo amata e invidiata da tutti i suoi colleghi.

Pur essendo impegnata in un giro di conferenze per presentare il suo nuovo libro, trova comunque il tempo per supportare i gruppi che lottano ogni giorno contro la discriminazione razziale in America.

Sebbene possano sembrare due personaggi distanti anni luce tra loro, scopriremo presto che entrambe le donne condividono lo stesso tragico destino.

Antebellum segue il filone “horror di paranoia e razzismo” sulla scia di Jordan Peele, del quale ad esempio ho citato Nope tra i migliori film del 2022.

Infatti, alcuni americani sembrano determinati a continuare a vivere nel ricordo dei bei vecchi tempi della segregazione, faticando ad accettare la moderna società multirazziale.

Se si trattasse solo di qualche povero bifolco ignorante non sarebbe poi un gran problema, ma a volte il morbo della paranoia razzista colpisce anche poliziotti e politici perfino peggio di come vediamo in questo film.

Pertanto è sempre bene rinfrescare la memoria su cosa succedeva negli allegri giorni degli schiavi del cotone, con un thriller horror ad alta tensione di grande intrattenimento.

1BR – Benvenuti nell’incubo (2019)

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A differenza del film precedente basato su un sentimento di odio diffuso ampiamente e non solo in America, stavolta parliamo di una paranoia molto più piccola e personale.

Una giovane ragazza si trasferisce da un paese di provincia alla grande e rumorosa Los Angeles, ma non è facile per lei trovare un buon appartamento che non costi troppo.

Tuttavia sembra avere la fortuna di trovare un piccolo condominio a prezzi ragionevoli, dove inoltre tutti sembrano essere estremamente cordiali uno con l’altro.

Ma presto capisce che questa facciata di cortesia nasconde una comunità pronta a tutto per difendersi dall’esterno e a trattenere con ogni mezzo i suoi nuovi ospiti.

Essendo fuggita dalla sua famiglia proprio perchè si sentiva in trappola, la ragazza farà di tutto per combattere questi pazzi paranoici e non finire nuovamente prigioniera.

1BR è sicuramente un film a basso budget, costruito semplicemente con una manciata di personaggi in alcuni interni abbastanza poveri e spogli.

Ma l’atmosfera horror di setta psicotica e lavaggio del cervello funziona alla perfezione, coprendo qualsiasi mancanza di attori famosi o costosi effetti speciali.

Credo che sia una storia in cui molti potranno ritrovarsi, specie i più giovani che magari si sentono prigionieri in una famiglia che non li supporta o un lavoro che non da soddisfazione.

In questo caso, il sogno di Hollywood rimane soltanto una enorme insegna in lontananza sulla montagna di Los Angeles che i ragazzi ammirano come un sogno di evasione dalla loro grigia realtà.

Perciò posso capire se alcuni tra voi potranno sentirsi a disagio guardando questo film, ma in un certo senso è proprio quello che un buon horror dovrebbe fare.

Perchè se vogliamo riflettere seriamente sulla nostra società attraverso un qualsiasi tipo di intrattenimento, bisogna anche osare di uscire dalla propria zona di comfort cinematografico.

Un gioco da ragazzi – Monos (2019)

Un gioco da ragazzi – Monos 2019 film

Per l’ultimo film di oggi ci spostiamo nelle lande più remote della Colombia, dove in un rifugio militare tra le montagne vive un piccolo gruppetto di ragazzi.

Questi si addestrano secondo il rigido regolamento di una organizzazione senza nome, della quale conoscono solo un ufficiale che loro chiamano Il Messaggero.

In una delle stanze del rifugio, inoltre, l’organizzazione tiene prigioniera una dottoressa americana, non sappiamo se per ottenere un riscatto o per motivi politici.

Tuttavia questo regime non gli impedisce di avere rapporti personali, così il capobranco comunica all’ufficiale che intende sposare una delle giovani ragazze del gruppo.

Il messaggero approva la loro unione, lasciando in dono una mucca che affida alla loro custodia, minacciando severe conseguenze se all’animale dovesse capitare qualcosa.

Ma purtroppo la combinazione di armi e stupidità non porta molto fortuna, così quando i ragazzi sparano in aria per festeggiare il matrimonio uccidono involontariamente questa mucca.

Da quel momento in poi, il gruppo inizia lentamente a sgretolarsi dall’interno, finchè il nemico non li attacca a sopresa e dovranno precipitosamente fuggire nella giungla.

Monos è un film dall’anima sudamericana come il regista brasiliano Alejandro Landes, la cui ottima regia e sceneggiatura cattura alla perfezione la paranoia indotta dall’esasperazione militare.

Infatti, i giovani protagonisti di questa storia non conoscono altro nella vita al di fuori del duro indottrinamento dell’esercito.

La loro follia ci riporta al folle villaggio del colonnello Kurtz in Apocalypse Now, dove l’anima umana viene stravolta e corrotta in nome della efficienza militare per la guerra.

Probabilmente questo film non piacerà a tutti, mancando il ritmo avventuroso e l’ottimismo di fondo dei grandi blockbuster che di solito hanno successo al cinema.

Ma se aprirete il vostro cuore a una esperienza diversa, potrete scoprire qualcosa che il solito campione di incasso del momento non potrà mai offrirvi.

Voi siete disposti a provare film diversi da ciò cui siete abituati, oppure anche in voi scatta la paranoia della facile noia sentendovi immediatamente persi?

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!