Prosciutto, fontina e gallette ritirate perchè a rischio biologico

Determinate confezioni di prosciutto, fontina e gallette di riso si aggiungono alla lista degli alimenti ritirati dagli scaffali dei supermercati, perchè comportano rischi per la salute.

gallette di riso bio

A comunicarlo è il ministero della Salute che ha emesso dei richiami per gli alimenti in questione. Vediamo nei dettagli.

Le Gallette di Riso Bio

Sono quelle a marchio Carrefour. Il richiamo riguarda Gallette di riso Bio Giganti dei lotti n° R22159A e R22160A, con scadenza il 09 o 10 giugno 2023.

Sono prodotte da GS S.p.A. Il rischio biologico rilevato è la possibile presenza di micotossine. Un consumo di alte quantità di prodotto può provocare danni alla salute.

Il consiglio del Ministero della Salute è quello di non consumare il prodotto e riportarlo al supermercato per ottenere il rimborso. L’azienda Carrefour ha messo a disposizione della clientela un numero verde: 800650650.

Prosciutto con Listeria

Prosciutto in vaschetta

Innanzitutto diciamo subito che il prosciutto cotto ritirato non è quello al taglio venduto in gastronomia, ma quello disponibile in vaschette nei frighi. La marca di produzione Sapor di Cascina ed è venduto nei supermercati Penny Market srl. Nelle confezioni è stata rilevata la presenza del batterio Listeria Monocytogenes.

La listeria è una tossinfezione alimentare prodotta dal batterio Listeria monocytogenes. Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell’acqua. Per questa ragione può facilmente contaminare ortaggi e verdure. Ma questo batterio può infettare anche animali, e senza che ci siano sintomi dichiarati o manifesti.

Questo fa si che passi tranquillamente nelle carni, insaccati, e nel latte e, di conseguenza, nei prodotti derivati come i formaggi, primi tra tutti, quelli ricoperti di muffa, come il brie, il camambert e il gorgonzola. Ovviamente, il processo di pastorizzazione è la principale forma di eliminazione del batterio ma se non è effettuato correttamente, il batterio sopravvive e passa negli alimenti. Una buona pratica è quella di cuocere sempre accuratamente le carni, poichè la cottura stessa è un processo di eliminazione del batterio. Più difficile quando si tratta però di formaggi o salse.

Febbre, nausea, dissenteria e dolori muscolari, sonoi tipici sintomi di un’intossicazione da listeria. Se invece si manifestano emicranie, confusione, irrigidimento del collo e perdita dell’equilibrio, significa che l’infezione ha intaccato anche il sistema nervoso.

Per individuare una possibile intossicazione da Listeria monocytogenes è necessario effettuare delle analisi del sangue e, nei casi peggiori, un’analisi del midollo spinale. La cura è un trattamento a base di antibiotici.

Fontina

Anche qui, il tipo di fontina richiamato non è venduto al taglio ma in confezioni singole. La Fontina Dop marchio Pascoli Italiani è prodotta dalla Cooperativa Produttori Latte e Fontina soc. coop. a r.l. di Aosta. Ha scadenza al 11.11.2022, lotto di produzione n° 252105286, ed è distribuita da Eurospin Italia S.P.A.

La motivazione del richiamo è la possibile presenza di Escherichia Coli produttori di shiga tossina (STEC)

Fontina Dop in confezione trasparente

“E’ un germe appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, famiglia che include un numero ampio di specie batteriche (es. Salmonella, Klebsiella, Yersinia ecc.), il cui habitat naturale è rappresentato dall’intestino dell’uomo e di altri animali.

Alcuni ceppi di E. coli, definitiproduttori di Shiga-Tossina” o “verocitotossici” (STEC o VTEC), sono agenti zoonosici in grado di produrre tossine pericolose per la salute umana, inducendo una grave forma di diarrea emorragica. Inoltre, una possibile complicazione (5-10% dei casi) a seguito di una infezione da STEC, frequente sopratutto nei bambini, è la sindrome emolitica-uremica (SEU), malattia che si caratterizza per una grave insufficienza renale acuta (spesso è necessario ricorrere alla dialisi), oltre che da anemia e piastrinopenia (ridotto numero di piastrine) e che in alcuni casi (circa il 20%)si rivela fatale. Gli STEC possono appartenere a differenti sierotipi (ne esistono più di un centinaio), ma la gran parte dei casi di infezione riportati nell’uomo risultano causati da E. coli appartenenti a 5 sierotipi (O157, O26, O111, O103 e O145).

I bovini rappresentano il più importante serbatoio naturale di STEC, frequentemente presenti anche in altri ruminanti domestici e selvatici (pecore, capre, cervi, caprioli, ecc), spesso senza causare alcun sintomo di malattia evidente”. (Fonte Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Toscana e del Lazio)