Quarantena in musica: la mia playlist anti Covid-19

In quarantena abbiamo tutti più tempo per ascoltare la musica, quindi perché non farlo adattandoci alla situazione che stiamo vivendo in emergenza Corona Virus? Ho pescato dai miei recenti ascolti e dagli spunti social qualche chicca che descrive perfettamente l’isolamento e la reclusione in casa e che, al di là dei vostri gusti musicali, vi propongo. Anche se non vi piacciono, potete sempre farvi due risate (o due riflessioni, a seconda del genere musicale) e passare serenamente la vostra quarantena in musica: andrà tutto bene.

Quarantena in musica

Partiamo da Sanremo 2020, l’ultima vera manifestazione che ha coinvolto l’Italia prima dell’ #iorestoacasa. L’esplosiva Elettra Lamborghini, che ora sicuramente sta contenendo il suo twerk in casa, ha convinto tutti con la vita è corta per l’aperitivo. Se prima sembrava un carpe diem da tutti-a-divertirci-perché-siamo-giovani, ora suona piuttosto come un se-solo-avessi-saputo-che-quello-era-l-ultimo-aperitivo-prima-della-quarantena.

Social music in quarantena

Per incoraggiarci un po’ basta, però, ascoltare chi in questi giorni ha scelto di trasmettere il proprio live sui social per alleggerire la clausura dei propri fan. Così non è facile però è tutto qui di “Prima di partire per un lungo viaggio” di Irene Grandi ci ricorda che il sacrificio richiestoci è tanto, ma non impossibile. Siamo partiti tutti virtualmente per un lungo viaggio in cui per la prima volta non si spendono soldi: tutto quello che ci resta da fare è restare a casa.

Lo sanno bene anche i Ferragnez che, oltre ad avere il merito di essere riusciti a raccogliere più di 4 milioni di euro per finanziare il progetto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, stanno allietando la loro città con i concerti dal balcone. Così ieri sui loro account Instagram è comparso il concerto di Fedez fatto dal balcone. Per l’occasione il rapper ha riesumato “Magnifico”: Anche se fuori tutto è magnifico non lo prenderò come un rammarico è perfetta per capire che il mondo esterno tornerà. Bisogna solo continuare a pensarlo come un desiderio e non come un rimpianto.

#iorestoacasa

Ora esco e vado a camminare/cercavo la fine del mondo quasi che mi confondo/e non vedo il tramonto recita “Atlante” di Wrongonyou. La ascoltavo a fine febbraio camminando per tenermi in forma. E niente, ora la ascolto da casa e penso che ho rinunciato anche a una passeggiata, ma per una buona causa. Perché la canzone continua con qui non è la fine del mondo/se per guardarsi dentro/ci vuole più di un giorno. Quindi guardiamoci tutti dentro, abbiamo tempo per farlo.

Lo stesso cantante in “Solo noi due” ci aiuta a capire come superare la quarantena. Sentirsi pieni con poche cose vale per tutti quelli che vivono una convivenza e devono accontentarsi del poco che basta avanza. Un po’ d’amore, di cibo e di sano streaming: la quarantena non è poi così male, soprattutto se segue la regole del due-cuori-e-una-capanna.

L’invito a stare a casa è rinnovato anche dai simpatici Pinguini Tattici Nucleari che per l’evenienza hanno tirato fuori il loro repertorio, sconosciuto a quelli che li hanno scoperti con “Ringo Star” a Sanremo 2020. Ti prego non usciamo questa sera/restiamo qui ad accarezzare il gatto suona come un invito al senso civico addolcito da romanticismo, se di nuovo si vive in due, o da gattari se si è soli ma ben accompagnati da fusa pelose.

#andràtuttobene

Infine, come sapete oltre a #iorestoacasa, dall’esperienza della quarantena è nato il nuovo motto d’incoraggiamento #andràtuttobene. Personalmente è una frase cui sono sempre stata particolarmente legata e a cui mi sono maggiormente avvicinata negli ultimi mesi per questioni personali. Bene, voglio condividere con tutti voi lettori due canzoni della mia playlist che possono essere di supporto psicologico oltre che di buon auspicio. Perché fidatevi: andrà tutto bene!

La prima è la nota “Andrà tutto bene” degli 883: Andrà tutto bene/non può succedere/niente di male mai a due come noi/Andrà tutto bene/chi può dividere/quello che siamo/non può finire mai. Perché l’essere italiani e uniti anche a distanza davvero non può finire mai.

L’altra è “Andrà tutto bene” di Nesli, un altro sprone all’ottimismo: Che poi io ho sempre saputo/in tutti i momenti difficili/e volevo solo dirti che se ci credi/in fondo andrà tutto bene.

Da aggiungersi, poi, una terza che esula dal mio Spotify ma vale la pena di citare. È “Andrà tutto bene” di Levante che canta: Tienimi stretta in un abbraccio/Non ho paura se ci andiamo insieme/Del domani mi ripeti che/Andrà tutto bene. Perché, anche se al momento non ci possiamo abbracciare, torneremo a farlo e sarà bellissimo.

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Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.