San Carlone: il colosso che ha ispirato Lady Liberty

Cosa hanno in comune la statua della Libertà, la Lady Liberty statunitense e il San Carlone di Arona?

Arona, un piccolo, splendido paesino che si affaccia sul lago Maggiore, è conosciuto da secoli in tutto il mondo per un primato che ha detenuto fino al 1904 per ospitare la statua più alta del mondo: il Colosso di San Carlone.

La sua statua dedicata a San Carlo Borromeo, più intimamente conosciuto come il San Carlone. è stato il Colosso più alto del mondo fino alla realizzazione della Statua della Libertà degli U.S.A.

C’è una relazione tra le due opere d’arte?

Statua della libertà o Lady Liberty e San Carlone - la foto è una veduta del Colosso di San Carlo. La statua rappresenta il santo con la veste talare, con una mano benedice la città e con l altra stringe un libro

La risposta è si. Ed è legata ad una storia che, purtroppo, non rende onore a uno dei due protagonisti.

Il San Carlone

E’ il 1968 e Arona vive un momento che cambierà la sua storia per sempre. La bellezza del suo panorama acquisisce un valore aggiunto, realizzato proprio per quel panorama stesso, sia per arricchirlo che per renderlo più godibile.

Dalla genialità di Giovan Battista Crespi detto “il Cerano”, nasce infatti quella che per più di 200 anni sarà la statua più alta al mondo, omaggio a Carlo Borromeo, nato appunto ad Arona. Un colosso che riproduce la figura dell’arcivescovo milanese, dopo la sua canonizzazione e che lo rappresenta nell’atto di benedire la città mentre stringe a sè un libro sacro, probabilmente il suo breviario di preghiere.

La statua di San Carlo è alta 23 metri e raggiunge i 35 metri con tutto il piedistallo e la mano del San Carlone ha le dita lunghe quasi due metri. E’ una statua visitabile all’interno e gli occhi, il naso e le orecchie presentano delle aperture da cui è possibile vedere il paesaggio. Ovvialmente, non sono gli unico punti da cui osservare il panorama. All’altezza delle pieghe della veste si apre una porta su una balconata da cui è possibile godere della vista del Lago.

Realizzata in mattoni, ferro e rame, la colossale struttura è un sorprendente esempio di architettura, se pensiamo all’epoca in cui è stata realizzata. Attraverso una scala a chiocciola è possibile entrare al’interno della statua che, al centro presenta una colonna di muratura sostenuta da strutture metalliche. E’ questo il cuore della statua stessa. Quella che da oltre 400 anni ancora stupisce e attira migliaia di visitatori.

La libertà guida il mondo

L’autore della famosa Statua della Libertà non ha inventato nulla. Per la realizzazione della sua opera Liberty Enlighting the World (La libertà guida il mondo), più affettuosamente chiamata Lady Liberty da tutti gli americani, Frédéric Auguste Bartholdi non ha fatto altro che seguire fedelmente i parametri e le soluzioni utilizzate da Giovan Battista Crespi per la statua del Colosso di San Carlo, raddoppiando semplicemente le dimensioni.

Lady Liberty, infatta è alta praticamente il doppio: 46 metri di altezza e arriva a circa 90 metri con tutto il piedistallo. Quel simbolo della libertà, dell’America e di New York, nella sua etichetta di “proud to be American“, nasconde un marchio made in Italy“.

Il buon Bartholdi, venne in visita ad Arona e portò con sè tutti, ma proprio tutti, i “segreti” usati dal Crespi. Le testimonianze indicano che nel 1869, cinque anni prima della costruzione della Statua della Libertà, Bertholdì si recò sul Lago Maggiore per osservare e capire come il nostro San Carlone fosse stato costruito.

Utilizzando le stesse soluzioni Bartholdì, ha poi realizzato quel simbolo della Libertà che oggi è conosciuto in tutto il mondo.

Ma resta il fatto che l’idea è tutta italiana.

#proudtobeitalian

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”