Sanremo 2023: finalmente si torna a parlare di big

L’attesa è finalmente terminata: Amadeus ha dato i nomi dei big, vedremo a breve se veri o presunti tali, che parteciperanno a Sanremo 2023.

Da perfetto cerimoniere e da grande conoscitore dei social qual è, il presentatore-direttore-artistico è riuscito a creare una attesa incredibile e quasi morbosa, fin dal termine della serata finale del Festival ultimo scorso.

Attesa mitigata almeno in parte ad inizio primavera con l’annuncio della partecipazione di Chiara Ferragni (prima e ultima serata, fin troppo), e in principio d’estate, sempre con l’annuncio di Gianni Morandi in veste di co-presentatore (contentino per la mancata vittoria, sempre nella passata edizione). Ma la gente vuole “i nomi”, e questo crea davvero attesa.

Attesa, o “hype” come dicono oltremanica e oltreoceano, che si è tramutata in una invasione di articoli riguardanti “rumors”, “papabili”, “probabili”, “voci”, e tutto quanto vi venga in mente al riguardo.

Un po’ come sta succedendo per il nuovo programma televisivo di Fiorello: spot a manetta, a qualunque ora del giorno e della notte, interviste, trailers, e tutto quanto serva a creare appunto “hype”. Il risultato? A me personalmente, “Viva Rai2” sta già sul carso ancor prima che cominci. Per quanto bene e rispetto possa provare per Fiorello. Per Sanremo 2023 ancora non so, diciamo che fra tutti, hanno già menato abbastanza il belino. E di quanto siano stati azzeccati i pronostici, da parte di colleghi e no, ne parlerò magari dopo.

Adesso occupiamoci dell’annuncio “urbi et orbi” (tranquilli, la finestra su Piazza San Pietro è ancora out).

I Big

Si comincia male: Amedeo Umberto Rita Sebastiani (elegantissimo e col viso sfatto) dovrebbe aprire il TG1 ma l’audio non funziona. Ci tocca aspettare. “Vengo dopo il tiggì”, per dirla alla Renzo Arbore.

L’Ariston chiama lo smoking” esordisce con voce solenne, e con lo stesso tono annuncia che i “big” in gara saranno 22 e, udite udite, saranno 6, dico sei, i giovani che si aggiungeranno dopo la selezione. Quindi un totale di 28 (ventotto) partecipanti. Minchia.

Primo: era davvero necessario? Secondo: saranno tutti come Tananai?

E qui parte il primo #stendiamounvelopietoso.

I nomi in ordine di nomination: Giorgia, Articolo 31, Elodie, Colapesce e Dimartino, Ariete, Modà, Mara Sattei, Leo Gassmann, I Cugini di campagna, Mr Rain e Marco Mengoni. Seguono: Anna Oxa, Lazza, Tananai (tel chi), Paola & Chiara, LDA, Madame, Gianluca Grignani, Rosa Chemical, Coma_Cose, Levante e Ultimo.

A caldo

Ultimo è stato annunciato per ultimo, ma è un dettaglio.

A parte la predilezione di Amadeus per gli “artisti” influencers, quelli che sui social contano milioni di followers, e per i perfetti sconosciuti al grande pubblico, classificati genericamente fra “indie” e “rapper” (più o meno rappanti), direi che il cast stavolta mi pare intrigante.

Giorgia, lo ammetto, la mia cantante preferita, Marco Mengoni, voce pazzesca, Articolo 31, ormai quasi vintage ma sempre catching, Anna Oxa, seconda nella mia personale classifica, e Ultimo, lo ammetto, mi piace assai, sono garanzia di qualità.

Paola & Chiara sono la sorpresa (confermata) di questo Sanremo 2023, che solo Amadeus poteva riuscire a trasformare da “Meteore” a “Big”.

Non mi esprimo sui vari Tananai (anzi, l’ho già fatto), Mara Sattei, Leo Gassmann (il padre deve uscire con un nuovo film), eccetera.

Discorso a parte per Gianluca Grignani. “Voglio rivederti su questo palco”, disse con voce contrita e commossa lo stesso Amadeus, lo scorso anno, durante la serata dei duetti.

È stato di parola. Onore al merito, quindi #rockmeamadeus. Chissà che non cominci una nuova vita, in tutti i sensi, per il cantautore milanese.

Manca Antonino, fresco vincitore (forse apposito) di Tale & Quale Show, per la disperazione di Cristiano Malgioglio; manca Bugo, non ne sentiremo la mancanza e, finalmente, manca Achille Lauro.

I miei amici Cugini di Campagna tornano in auge, e questo mi fa molto piacere.

Sanremo 2023
Giorgia – Foto di Brigitte Niedermair

A caldo 2

Ho dato un rapido sguardo ai vari articoli e post pubblicati in questi mesi: sparando nel mucchio bene o male qualcosa si colpisce, ma come sempre Amadeus è riuscito a stupirci, con nomi mai usciti da nessuna parte.

Sempre a proposito del presentatore-direttore-artistico: ha recentemente affermato di non voler super ospiti italiani sul palco del Teatro Ariston. Non posso che essere completamente d’accordo, visto che sono anni che mi batto per questo. Quest’anno dei veri big, da notare, alcuni di questi in veste di super ospiti nelle passate edizioni, si sono messi in gioco partecipando alla gara. Questo è davvero positivo.

Resta da vedere, come sempre, se alle parole seguiranno i fatti.

Mike Bongiorno (e forse anche Pippo Baudo), quest’anno probabilmente potrebbe promuovere Amadeus e il cast di Sanremo 2023.

Buon Festival a tutti, perché Sanremo è Sanremo.

Ah, dimenticavo: visti i ventotto cantanti in gara, prepariamoci ad un after lungo cinque giorni.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.