#Sanremo1982 e #Sanremo1977: c’era una volta Sanremo

Anche questa domenica torniamo con “C’era una volta Sanremo” che dedichiamo ai nostri lettori. In particolare a Dé Voice e Salvatore nati nell’anno di #Sanremo1982 e a Sara nata nell’anno di #Sanremo1977.

#Sanremo1982

Trentotto anni fa il Festival di Sanremo veniva vinto da Riccardo Fogli con “Storie di tutti i giorni”, seguito da Al Bano e Romina Power in gara con la canzone “Felicità” (riproposta anche quest’anno, come ricorderemo tra poco); al terzo posto, infine, si classificava Drupi con “Soli”.

Il premio della critica andava quell’anno all’indimenticabile Mimì. Come già ricordato nelle puntate precedenti, due di nomi sono tornati anche a #Sanremo2020: Al Bano e Romina Power come ospiti per presentare la loro “Raccogli l’attimo” e Mia Martini, ricordata grazie all’esecuzione di “Almeno tu nell’universo” di Tiziano Ferro.

#Sanremo1982 – Riccardo Fogli “Storie di tutti i giorni”

Sanremo da disk jockey

La trentaduesima edizione della kermesse si svolgeva al Teatro Ariston dal 28 al 30 gennaio 1982, un po’ prima rispetto al periodo cui siamo abituati da anni, cioè la prima settimana di febbraio. Era stata condotta da Claudio Cecchetto, famoso disk jockey e big della discografia italiana che tra i suoi numeri uno vanta i nomi di Jovanotti e Max Pezzali: il primo non ha mai gareggiato a Sanremo ed era atteso come ospite dell’edizione 2020, declinando però l’invito per un tour in bicicletta; il secondo vi ha partecipato due volte come cantante, una come autore e una come ospite di duetti. #Sanremo1982 per Cecchetto era la terza conduzione consecutiva: quell’anno veniva affiancato dalla debuttante Patrizia Rossetti, arrivata alla conduzione della kermesse dopo la vittoria del concorso “Una valletta per Sanremo” che era andato in onda nell’autunno precedente con il programma “Domenica in”.

#Sanremo1982 vedeva anche l’esordio di due artisti diventati poi big della musica italiana: Vasco Rossi che quell’anno partecipava con “Vado al massimo” e Zucchero che gareggiava con “Una notte che vola via”. Il primo era arrivato alla finale senza, però, raggiungere il podio, mentre il secondo non aveva nemmeno passato le eliminatorie. Un chiaro esempio della regola Sanremo-non-decreta-il-successo-di-un-artista.

Momento gossip n.1: Vasco Rossi a fine esibizione nella prima serata di #Sanremo1982 si è infilato il microfono in tasca allo scopo di consegnarlo dietro le quinte al cantante che si sarebbe esibito dopo di lui, Christian, ma, poiché il filo era troppo corto, il microfono è caduto sul palcoscenico provocando un tonfo e venendo, poi, raccolto dallo stesso Christian, davanti a tutto il pubblico dell’Ariston. Un passaggio del testimone non poco rumoroso.

Il Premio della critica

La trentaduesima è stata anche la prima edizione con il “Premio della critica” che quell’anno veniva conquistato da Mia Martini e la sua “E non finisce mica il cielo”, scritta da Ivano Fossati. Dopo quella vittoria, Mimì ne avrebbe conseguite altre due che le avrebbero anche conferito il titolo del prmeio stesso. Proprio nel 1881, però, iniziava anche l’ostracismo nei suoi confronti, sull’onda dell’accusa di portare sfortuna.

#Sanremo1982 #Sanremo1977 nella foto Mia Martini con la testa appoggiata alla mano sinistra veste di nero e guarda l'obbiettivo

Curiosità: quell’anno si ricorda anche per la prima esibizione di un ospite, i Bee Gees da New York, in collegamento satellitare.

#Sanremo1977

Appena cinque anni prima, nel #Sanremo1977, vincevano gli Homo Sapiens con “Bella da morire”, davanti ai Collage con “Tu mi rubi l’anima” e ai Santo California con “Monica”. Un podio non comune: era la prima volta che salivano tre gruppi.

La ventisettesima edizione del Festival di Sanremo si era svolta al Teatro Ariston dal 3 al 5 marzo ed era stata presentata da Mike Bongiorno e Maria Giovanna Elmi. Direzione musicale era curata dal maestro Riccardo Vantellini, mentre commentatori radiofonici erano Adriana Asti e Umberto Eco.

#Sanremo1977 – Homo Sapiens “Bella da morire”

Da non dimenticare

Altro motivo che rende quel Festival degno di essere ricordato è il fatto che dopo ben 26 edizioni condotte nella storica sede del Casinò, la kermesse traslocava per lavori di ristrutturazione dell’edificio. La scelta del Teatro Ariston, inizialmente considerato come sistemazione temporanea, si è rivelata, poi, un successo, tanto da confermarla come nuova e definitiva sede, eccetto che per l’edizione 1990.

Last but not least, #Sanremo1977 è stata la prima edizione irradiata a colori anche in Italia, dopo le esperienze precedenti limitate solo all’Eurovisione.

Momento gossip n.2: Donatella Rettore, alla sua seconda partecipazione, lancia caramelle sul pubblico durante la sua esibizione in “Oh Carmela”.

Continuate a commentare la nostra rubrica con i vostri anni di nascita: così “C’era una volta Sanremo” parlerà anche di voi.

#Sanremo1982 – Al Bano e Romina Power “Felicità”

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.