Silenzio in platea, si alza il sipario del teatro Colosseo di Torino.

Torino, 15 giugno 2020, ore 10, via Madama Cristina 71: silenzio in platea per favore, si alza il sipario del teatro Colosseo. E resterà alzato fino a sera per la rappresentazione più lunga di tutta la stagione: Ben ritrovati! Gli attori? Tutti noi. Tutto il pubblico che vorrà, rispettando le regole di distanziamento, sedersi in platea, camminare sul palco e “respirare la magia della sala riaperta dopo quattro mesi di chiusura “. Per dirla con le parole della direzione del Teatro.

15 giugno 2020 una data magica quindi: aspettata, agognata e anche temuta forse. Perché arriva dopo mesi di lockdown, dopo il vuoto e le norme sono davvero stringenti: massimo 200 persone indipendentemente dalla capienza del teatro, e mascherina per tutti. Di sicuro per il pubblico, per gli attori il nuovo DPCM non si pronuncia. Una nuova ripartenza per tutti quindi attori, pubblico, tecnici e organizzatori. Claudia Spoto Direttrice artistica del Teatro Colosseo di Torino ci racconta questa nuova dimensione.

15 giugno 2020, una data che segna un punto di partenza?

“Sì! Ci sono dei momenti che segnano un cambiamento e questo lo è stato. Andavamo velocissimi, probabilmente non saremmo potuti andare più veloci di cosi. Anche noi come Teatro abbiamo vissuto le ultime due o tre stagioni con una programmazione davvero importante e intensa che ha fatto il tutto esaurito. Al punto che proprio questo Natale avevamo introdotto una nuova forma di spettacolo con Arturo Brachetti.

Il suo show, Solo – The legend of Quick Change, è andato in scena per un mese di seguito e , di proposito, con un pubblico ridotto. Avevamo, come ho detto detto prima, di proposito dimezzato a 700 gli ingressi, invece dei 1500 che il Teatro contiene, per far vivere gli spettacoli in tranquillità da tutti: organizzatori e pubblico. In realtà, vista la forte richiesta, abbiamo poi aumentato la capienza a 1200 persone. Voglio sottolineare che questo è avvenuto per la forte intesa con Brachetti che ci ha permesso questa sperimentazione importante.

Silenzio in platea, si alza il sipario del Colosseo di Torino.. Arturo Brachetti durante il. Suo show.
Arturo Brachetti sul palco del Colosseo. Foto dal sito ufficiale del teatro.

Un rodaggio già avvenuto in tempi non sospetti quindi

Assolutamente. Ma il problema vero che si pone è che le capienze che ci danno ora non sono plausibili per noi. Inizialmente erano previste 200 persone compresa la compagnia teatrale, tecnici, e tutto il personale. Inoltre anche gli attori, durante la rappresentazione, avrebbero dovuto tenere la mascherina . Il. Nuovo DPCM invece per fortuna parla di 200 spettatori intesi come solo pubblico. Sicuramente è tutto un settore che deve fare una riflessione e si deve reinventare.

Già nel 2019 con la mostra di Street Art in Blu, avete iniziato nel Colosseo un percorso di contaminazione tra le arti. Potrebbe essere questo il momento per sviluppare ancora progetti similari?

Silenzio in platea, si alza il sipario del teatro Colosseo di Torino.
Street Art in Blu foto di Gianluca Platania

C’è stato un momento in cui si è pensato di rifare la mostra, ma poi ho deciso di non farlo. Questo perchè le contaminazioni le puoi fare nel momento in cui tu sei fortemente già là cosa che che sei, e quindi puoi concedere uno spazio alla contaminazione. In altre parole, se il teatro è fortemente teatro può concedersi alla contaminazione. Con il fatto che noi ad ottobre arriveremo a otto mesi di chiusura, perchè i nostri spettacoli riprenderanno nell’ autunno, io sento la necessità di fare Teatro.

Possiamo già anticipare qualcosa della stagione 2020/21 del Teatro Colosseo di Torino ?

Sarà una sorpresa, un nuovo progetto che ha preso corpo nel momento in cui è stato annunciato il. Lockdown. Per l’autunno c’è un progetto speciale di teatro che ritengo molto bello e propedeutico al ritorno della fruizione tradizionale di questo teatro. Per ora posso sicuramente dire che gli spettacoli spostati da marzo saranno in cartellone a gennaio. Ma per arrivare a questo c’è bisogno di un momento di passaggio che sarà appunto il progetto dell’autunno di cui parlavo. Riportare le persone a vivere di nuovo, con la serenità necessaria, un luogo come il Teatro. Un ritorno a casa.

Lunedì 15 giugno tutti in seduti in platea quindi, già dalla mattina. Raccontiamo questa iniziativa che vede il pubblico protagonista.

In questo periodo noi normalmente non facciamo spettacoli. Non ci sarebbe stata programmazione. Di solito questo era comunque il momento dedicato ad accogliere il pubblico, le richieste di informazioni, i rinnovi degli abbonati, le spiegazioni sulla stagione prossima. E allora abbiamo cercato un modo per essere vicini al nostro pubblico. Non potendo offrire un caffè perché le norme non lo consentono, abbiamo pensato di offrire il…. Teatro. Riaprendolo. Come fosse il salotto di casa in cui sedersi.

Esterni del. Teatro Colosseo di Torino
Esterni Teatro Colosseo di Torino

Inoltre riprendendo il mood della mostra di Banksy accompagnerò, nel pomeriggio, il pubblico, che vorrà partecipare, in visite guidate all interno del Teatro. Sarà possibile quindi salire sul palco, visitare i camerini ascoltando la storia del teatro Colosseo di Torino che racchiude, tra le sue mura, molti aneddoti interessanti.” (Per coloro che volessero partecipare alle visite guidate gratuite occorre una prenotazione alla mail cassa@teatrocolosseo. It)

Parliamo dell ‘ATIP , questa associazione nata durante la Pandèmia che vede protagonisti i 14 maggiori Teatri Privati Indipendenti d’ Italia tra cui anche voi. Leggo in una vostra nota che definite le nuove norme per la vostra realtà un Protocollo inconsistente e totalmente scollato dalla realtà operativa. Il Governo ha fornito risposte alle vostre interrogazioni?

Credo che, nonostante la grande combattività, in primis dei miei colleghi, che mettiamo all interno di questa associazione, il Governo si muoverà pochissimo da questa soglia di 200 persone. Ma la nascita dell’ ATIP è stata una delle opportunità più belle che il periodo pandemico ha portato. Noi Direttori di Teatro appartenenti a questa associazione abbiamo visioni molto simili e che creano una grande comunione di intenti. Era molto tempo che parlavo di metterci in qualche modo insieme e diciamo che questo periodo ci ha fornito la spinta necessaria.

Associazione teatri italiani privati Atip

Atip segnerà di sicuro un cambiamento. Non fosse altro perchè ha portato alla luce una realtà. La percezione era che per lo Stato esistessero solo i Teatri sovvenzionati dal FUS. Invece ci sono realtà imprenditoriali che svolgono una funzione enorme, che fanno circuitare un numero di persone impressionante e che non stanno in piedi grazie allo Stato. E lo Stato non lo sapeva. Pensava che esistesse solo la realtà teatrale di cui aveva un contatto diretto.

Il Governo ha pensato che, attraverso i fondi del FUS , avrebbe risolto i problemi di tutti i teatri. Ma non è così. C’è un mondo imprenditoriale che viaggia sulle sue gambe :Cooperative di tecnici, attori, tutto un mondo che si muove attorno. Non considerando che noi stiamo in piedi sui biglietti e abbiamo, quasi tutti, edifici di almeno tre piani da mantenere. È impensabile gestire tutta questa struttura con duecento biglietti. Un lavoro in perdita costante.

Silenzio in platea, si alza il sipario del teatro Colosseo di Torino.

In questo momento chi finanzia i teatri privati, come dice Atip, non è lo Stato, ma il pubblico. Pensiamo a produzioni come quella di Mamma mia di Massimo Romeo Piparo Direttore del Teatro Sistina di Roma. C’erano 60 attori in scena e 3 bilici di materiale. Non è plausibile poter pagare tutti con 200 spettatori. Auspichiamo un distanziamento nel rispetto delle norme, ma senza un tetto massimo.”

Per ora la bella notizia è che il 15 giugno 2020 i teatri riaprono. I teatri d’Italia riaprono. Il Teatro Colosseo di Torino riapre. Silenzio in platea dunque, si alza il sipario.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".