“Stelle di sale” il sapore del mare secondo RIO

A pochi mesi dall’uscita del primo singolo ufficiale, torna il cantautore ligure RIO, con un nuovo progetto, intitolato “Stelle di sale”.

Il giovane artista di Bordighera torna sulla scena con un brano “allegro, fresco e passionale”, molto radiofonico, sempre per auto citazione “che profuma d’estate”, e che conferma quanto di buono, già apprezzato nel singolo d’esordio “La mia abitudine“.

L’intervista

Zetatielle Magazine, in collaborazione con gli amici di Samigo Press, vi offrono l’intervista con RIO

Come nasce “RIO”?

Artisticamente parlando RIO nasce un pò di anni fa.

Avevo circa otto anni quando Francesco Lacalamita, il presidente dell’allora Associazione Culturale Itinerando, sentendomi cantare in duetto con mia madre in una serata di karaoke mi invita a fare parte del gruppo da lui creato, inizialmente come mascotte e successivamente come cantante del gruppo. Un gruppo che mi ha fatto crescere sotto tantissimi aspetti, sia artistici che personali e con cui ho condiviso tanti palchi  e tantissimi momenti che custodisco gelosamente nel mio cuore. Ovviamente non portavo ancora il nome di “RIO” ma da lì ho iniziato a capire che si trattava di vera passione verso questa forma d’arte e nel corso del tempo si è solo che alimentata.

RIO

Ad un certo punto scopro la passione per la scrittura di testi musicali e nella prima fase di pandemia, durante il lungo lockdown, decido di far nascere RIO.

Quale situazione ha stimolato la nascita del nuovo singolo “Stelle di sale”? Prevedi l’uscita di un album?

E’ nato tutto in qualche giorno, per questo motivo definisco “Stelle di sale” un brano istintivo, nato dalla voglia di creare qualcosa che potesse trasmettere leggerezza, freschezza e spensieratezza, credo che le persone, in un periodo come quello che stiamo vivendo, abbiano bisogno di ascoltare canzoni di questo genere. Abbiamo lavorato molto sia sull’arrangiamento del brano sia sull’immagine che gli volevamo dare. La sfida era proporre qualcosa di innovativo ma che potesse rimanere in linea con il mio stile di scrittura.

Siamo tutti molto soddisfatti dei risultati che sta ottenendo “Stelle di sale” e un sacco di idee sono pronte ad essere scritte nero su bianco, ma al momento nessun album in prospettiva, ma presto ci saranno novità e aggiornamenti.

Se dovessi fare una collaborazione importante/featuring qual è l’artista con cui vorresti confrontarti e perché?

Sono davvero tanti gli artisti che ammiro e da cui prendo ispirazione, se però parliamo di featuring, mi vengono in mente alcuni artisti italiani con cui mi piacerebbe creare qualcosa e dai quali mi piacerebbe imparare. Elisa è sicuramente una delle voci più straordinarie che la musica italiana possiede e che dal punto di vista interpretativo si adatta molto bene alla musica pop italiana ma non solo, dal punto di vista cantautorale mi piacerebbe imparare qualcosa da artisti come Pacifico e Gabbani, credo siano due dei cantautori più “elastici” del panorama musicale italiano.

stelle di sale - la copertina del singolo che ritrae il cantautore a disegno su sgondo bianco
Beatles o Rolling Stones? Perché?

Inizio col dire che sono uno di quelli che crede che dal punto di vista musicale non ci sia mai stata una vera rivalità tra band e che sia stata prevalentemente una rivalità costruita dai mass media. Dei Rolling Stones mi piace la loro vena blues, suoni e colori che si sono portati dietro per tutta una carriera, una band seguita sia dai più giovani che dai nostalgici, questo gli va riconosciuto. Dei Beatles, invece, mi piace la loro versatilità, la loro musica ha tante radici, chissà cosa avrebbero creato se non si fossero divisi così presto. Se potessi non scegliere sarebbe la cosa ideale! Ma credo di preferire i Rolling Stones per tutto ciò hanno creato.

La pandemia ha cambiato le regole. Come vedi il futuro della musica?

Credo che la musica, intesa come ambiente, durante lo scoppio della pandemia era già in una fase di trasformazione e che questa tragedia abbia solo che accelerato il processo di cambiamento. In realtà penso che la musica sia in costante cambiamento, quello di cui si aveva bisogno era avere nuove regole che potessero essere al passo con i nuovi generi musicali relazionati al periodo storico. La musica è arte e in quanto tale è soggettiva, penso che ci saranno ulteriori cambiamenti e che sempre più spesso, chi fa musica, si troverà a confronto con essi.

E come vedi il tuo di futuro?

Mi piace vivere la musica giorno per giorno. Imparare cose nuove e studiare per poter migliorare sotto diversi aspetti è l’obiettivo delle mie giornate, ovviamente non so come sarà il mio futuro ma la cosa certa è che la musica farà sempre parte della mia vita.

Video & Credits

Il mare arriva a due terzi abbondanti di sviluppo del videoclip, realizzato da Mizuko Visual Studio. Prima della sabbia e delle onde, in coprotagonista Mattia Calderone (che non sa suonare la chitarra…), ci porta in giro per l’entroterra ligure e per la mitica via Matteotti di Sanremo, si, proprio quella dove si trova il Teatro Ariston. RIO, look da predicatore Avventista, divide telecamera ed inquadrature, tra Ventimiglia e la città dei fiori. Semplice, ma si lascia guardare.

Stelle di sale” è disponibile in tutti i digital store e su YouTube, dal 5 giugno.

Potete seguire RIO su Facebook, Instagram e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.