Teatro Studio Uno: la nuova stagione 2019/2020 prende…”direzioni ostinate”!

Punto di riferimento ormai consolidato per le giovani compagnie e per gli artisti del panorama teatrale emergente, il Teatro Studio Uno di Roma presenta il nuovo cartellone 2019/20 “Direzioni Ostinate: percorsi nel contemporaneo”

“Direzioni Ostinate: percorsi nel contemporaneo”

“Direzioni Ostinate: percorsi nel contemporaneo” è un viaggio teatrale verso le nuove proposte artistiche della capitale. Un progetto tra sperimentazione,  rilettura dei classici e drammaturgia contemporanea, ricercando strade alternative, impervie, ostinate, per chi desidera perdersi tra i sentieri dell’arte.

E’ un viaggio coraggioso intrapreso passo dopo passo, curva dopo curva insieme agli artisti che nel Teatro Studio Uno ritrovano un rifugio protetto ed ospitale dove fermarsi per far nascere le proprie idee. Sperimentare intuizioni con lavori embrionali, piantare semi di spettacolo, trovare l’humus adatto per sviluppare progetti, è la linfa del progetto. Non si può non parlare poi dell’offerta formativa per adulti e bambini del territorio. L’iniziativa animerà anche quest’anno la stagione culturale del teatro, Casa Romana Indipendente nel cuore di Tor Pignattara, attraverso percorsi di Ricerca Permanente, Residenze e Laboratori.

Il progetto

Nel cammino tracciato dalla direzione artistica firmata da Alessandro Di Somma ed Eleonora Turco, si delineano molteplici vie che hanno l’intento di mettere in connessione il Teatro con il pubblico, la sua città e il quartiere che lo ospita. Un’offerta culturale coinvolgente ed alternativa intrecciata con il lavoro svolto in collaborazione con LaRocca Fortezza Culturale.

La libreria e spazio dell’arte di Tor Pignattara, con il Teatro Studio Uno aprirà la nuova stagione con una festa. Appuntamento quindi il 9 ottobre per la Festa dell’ inaugurazione della Biblioteca Condivisa di Quartiere. Un evento di letture e donazioni di libri insieme agli artisti in cartellone e alle persone del quartiere.

Non solo un Teatro, ma una casa dell’arte

Anche per questo nuovo ciclo, il Teatro Studio Uno cerca di essere una casa dell’arte.

Infatti, rapporti, collaborazioni e partnership si trasformano in veri e propri sodalizi, per un viaggio condiviso verso un unico fine: la valorizzazione della cultura. Relazioni che si estendono in ogni stagione, dando vita ad importanti sinergie con altri spazi e realtà del territorio, come quella con il Teatro Biblioteca Quarticciolo. Nata con il progetto “Associazioni in comune”,questa realtà si è consolidata con il sostegno alla rassegna “Pillole #Tuttoin12minuti“. Da tale rassegna è stato selezionato “Cervus” produzione TS1 e Lumik Teatro che debutterà il 5 e 6 ottobre nella stagione del Quarticciolo.

Il progetto Under25_Gold

Rinnovata anche la collaborazione con Progetto Goldstein. Con il supporto di Dominio Pubblico darà vita per il secondo anno consecutivo al progetto Under25_Gold. Lo scopo è la valorizzazione di spettacoli di giovani artisti sotto i 25 anni. Un ulteriore passo verso il teatro che sta nascendo, per sostenerlo, incoraggiarlo e, soprattutto, fornire ulteriori strumenti per consentire la nascita di nuove formazioni.

Sul palco del Teatro Studio Uno una ragazza in primo piano ride divertita piegata su se stessa

Info e prenotazioni

Il programma completo di “Direzioni Ostinate: percorsi nel contemporaneo” è disponibile sul sito ufficiale Di Teatro Studio Uno.

Per ulteriori informazioni o prenotazioni potete scrivere una mail o telefonare ai numeri: 3494356219- 3298027943

Ufficio Stampa HF4 Marta Volterra

Alfonso Milano
Alfonso Milano
Dice di se: Il nostro primo innamoramento sconvolgerà definitivamente la nostra esistenza. Questo impulso inarrestabile in grado di coinvolgere tutte queste emozioni e sentimenti, credo meriti una maggiore considerazione da parte nostra. Io ricordo perfettamente la prima volta che mi sono innamorato: avevo quindici anni ed ero seduto su una poltrona del teatro Leonardo di via Ampère a Milano. Quella sera i miei sensi sono stati testimoni della loro rinascita, come se fossero stati solo parzialmente utilizzati fino a quel momento. La vista era inebriata da quelle magnifiche scenografie, l'udito rapito dalla voce di Puck, il tatto accarezzava il legno della poltrona, il gusto assaporava la paura scatenata dalle parole di Oberon, l'olfatto percepiva l'odore del sudore degli attori. "Sogno di una notte di mezza estate" non aveva semplicemente suscitato in me la mia prima catarsi, bensì un sentimento più nobile, era amore puro. Da allora non ho più abbandonato il teatro e anche adesso che ho 34 anni, le sensazioni che provo ogni volta che il sipario si apre dinanzi ai miei occhi sono le medesime. Adoro interrogarmi continuamente durante una rappresentazione teatrale o cinematografica: cerco di carpire il percorso che hanno svolto gli attori e il regista con lo studio del personaggio, mi nutro di dettagli in modo da poter recepire ancor meglio il messaggio dell'opera. Perché diciamolo a gran voce: "il primo amore non si scorda mai!". Spero solo non sia gelosa mia moglie.