“Una storia al presente”: l’omaggio di Dodi Battaglia a Stefano D’Orazio

“Una storia al presente”, il nuovo singolo di Dodi Battaglia che anticipa l’album di inediti

Se è vero che si può essere amici per sempre, allora non è giusto dire “finchè morte non ci separi”, perchè neanche la morte può separare ciò che Dio ha unito con un legame così forte. Sono il simbolo dell’amicizia, di un’epoca intera, un mezzo secolo passata tra palco e vita. I Pooh non possono finire di esistere, neanche se si sciolgono, perchè i Pooh hanno fatto la storia e sono ancora oggi storia. Una storia al presente.

E’ dura perdere un amico. E’ dura davvero. Un male impossibile. Un male che non passa, soprattutto se con quell’amico ci hai speso una vita, condividendo ogni cosa. Ma essere musicista significa trasformare le emozioni in note, l’amore e il dolore in poesia, e cantare piangendo con il sorriso sulle labbra.

Certo, non se l’aspettava nessuno. Non se lo aspettava la moglie Tiziana, non se l’aspettavano i fans, non se l’aspettavano di certo “gli altri tre”, o quattro che siano stati nel tempo. Ma proprio lui che non riusciva a stare tranquillo neanche nei bagni dell’autogrill, un bel giorno, come una rullata di tamburi, ha fatto il suo ultimo stacco di batteria e se n’è andato.

9 Novembre 2020, ore 15, Piazza del Popolo

C’eravamo tutti, fisicamente o virtualmente in Piazza del Popolo a Roma e non deve essere stata una scena facile da osservare per i Pooh e sui loro volti tra il dolore e le lacrime, c’era stupore. Stupore per la circostanza assurda, ma anche per quanto succedeva intorno a loro. La folla, i cori, gli striscioni.

Una testimonianza d’affetto, di vicinanza, educata e gentile, intima. Un attestazione d’amore vero. Quella del popolo dei Pooh. Come non guardare a tutto ciò con occhi stupiti…

Io e lui siamo la storia ma siamo anche il presente. Questo brano nasce musicalmente prima della morte di Stefano. Era una storia di una coppia che guardava fuori la neve e facevano sogni romantici che si fanno quando sei in coppia. Al ritorno da Roma, ho detto deve cambiare. ‘Guarda la fuori la gente che c’è, tu non li vedi ma sono qui per te’ ed è un tributo alla figura di un fratello che se n’è andato troppo presto ma che si merita quello che io ho scritto per lui in questo brano“. Dodi parla con la voce spezzata durante la trasmissione Verissimo. Non passa. No. Non passa proprio.

Guarda la fuori, la neve che c’è“. Dovevano essere versi di un brano leggero e invece nel cuore di Dodi quel verso si è trasformato in un omaggio a Stefano. “Guarda la fuori, la gente che c’è“, come all’inizio di un concerto, che diventa l’immagine dell’ultimo saluto all’amico colpito da questo maledetto virus.

Una storia al presente

E’ il singolo che anticipa l’album di inediti che uscirà in primavera. “Una storia al presente” è un brano davvero bello. Per il suo lancio, Dodi ha pensato di realizzare un 45 giri, come si faceva una volta, con un lato A e un lato B. E il “lato B” è un altro brano straordinario, il singolo “Il coraggio di vincere”, il cui video è diretto da Federico Rettondini per Azzurra Music srl.

Ci sono canzoni che “nascono da sole, vengono fuori già con le parolee che automaticamente diventanoPerle, Mondi senza età”.

Chiudo gli occhi e sai…” questa è l’unica cosa da fare: chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalla musica. Chiudere gli occhi ed immaginare quella batteria che ora va da sola, ricordare i tanti concerti, il tempo passato insieme.

Parole e musica che arrivano dritte al cuore, che commuovono, che descrivono l’amicizia vera: una poesia, senza facili malinconie o lacrimose nostalgie.

Proprio come Stefano avrebbe voluto.

“Non esiste fine che ci limita”. Non sono solo parole del brano, spiega Dodi, ma “un concetto in cui credo fermamente. Un sentimento importante come quello per Stefano rimane nel mio cuore e nel mio quotidiano come un marchio impossibile da cancellare”.

Una storia al presente Dodi Battaglia, la copertina del disco con le scritte dorate, con la "B" di Battaglia fatta a manico di chitarra e al centro della foto due bacchette da batteria dorate, lo sfondo è l'immagine di una platea di teatro vuota con poltrone rosse

Video & Credits

Il videoclip, diretto da Mimmo Fuggiano e Riccardo Franchetti, è stato girato al Teatro Comunale Alice Zeppilli di Pieve di Cento (Bologna): un teatro vuoto, al tempo del Covid, forse il miglior tributo che si potesse dare a Stefano. Un ambiente intimo, una luce che illumina Dodi, e la musica và. Le mani che volano sul manico della Martin, l’espressione del volto che vale più di mille parole, una voce che sembra quasi rompersi dall’emozione. La custodia dello strumento che si chiude, due bacchette di fianco: brividi e ricordi.

Hanno suonato: Dodi Battaglia, voce e chitarre, Filadelfo Castro, tastiere, synt e programmazione, Jacopo Carlini, Rhodes e Hammond, Matteo Carlini, basso, Marco Manusso, pedal steel.

“Una storia al presente” è disponibile in digital download e nella speciale edizione in vinile 45 giri (giunta alla seconda edizione con una rinnovata copertina in omaggio a Stefano D’Orazio e sul lato B il singolo “Il coraggio di vincere”), dal 15 aprile.

Potete seguire Dodi Battaglia sul sito ufficiale, su instagram e sulla pagina ufficiale facebook.

Pooh Dodi Battaglia canta davanti a un microfono con auricolare all'orecchio, giacca rossa di raso lavorata con dei fiori, lo illumina un fascio di luce verde su sfondo nero
Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.