Lo zucchero sarà un lusso per pochi

Se è vero che tutto aumenta e il paniere della spesa è sempre più caro, è altrettanto vero che lo zucchero diventerà un lusso per pochi. Ma perchè aumenta così tanto il prezzo dello zucchero? Perchè il suo costo dipende da quello del petrolio?

L’aumento del prezzo dello zucchero dipende in realtà da più ragioni, compresi fattori internazionali, ma la relazione tra petrolio e zucchero è davvero molto stretta. Vediamo perchè.

Zucchero o etanolo?

La coltivazione della canna o della barbabietola da zucchero produce due prodotti raffinati: lo zucchero ad uso alimentare e l’etanolo, utilizzato come biocarburante.

I biocarburanti sono impiegati come miscele per i carburanti, come la benzina, contrassegnati con la lettera “E” seguita dalla percentuale di biocarburante aggiuta: l’etanolo appunto. GRazie alla miscela con l’etanolo, la benzina acquisisce dei vantaggi, come la riduzione di emissioni di monossido di carbonio e un’efficienza sui consumi.

In un contesto storico come quello attuale, il costo del petrolio è fortemente influenzato dalle varie situazioni internazionali, dalla guerra alla crisi climatica. La domanda di benzina è alta, malgrado l’introduzione di veicoli elettrici nella mobilità stradale, e questo fa si che aumenti la richiesta di etanolo.

Pertanto questo è il momento in cui è molto più redditizio raffinare etanolo piuttosto che zucchero bianco, influenzando così il prezzo dello stesso.

La produzione europea tra siccità e crisi

La siccità dell’ultima stagione ha ridotto la produttività, la scelta degli agricoltori europei di destinare i terreni a produzioni più redditizie ha fatto perdere il 5% delle superfici coltivate a barbabietola e il rincaro dei prezzi dell’energia ha penalizzato gli zuccherifici a causa dei costi di produzione elevati. Inoltre a livello internazionale il prezzo è influenzato dalla convenienza relativa alla produzione di etanolo.

L’Europa è il terzo produttore mondiale di zucchero, preceduto da Brasile e India, ma la guerra in Ucraina, la siccità e la riduzione delle coltivazioni, hanno fatto si che la produzione europea non riesca ad essere sufficiente a coprire la domanda interna, favorendo così l’importazione del prodotto.

La crescita dei prezzi dei prodotti energetici e la produzione di biocarburanti hanno poi fatto il resto. Insieme, questi fattori hanno spinto molti produttori a destinare il raccolto alla produzione di etanolo rendendo più scarsa (e costosa) la materia prima disponibile per la produzione di zucchero.

Lo zucchero sarà un lusso

L’attuale crisi energetica spinge verso l’utilizzo di energie alternative più ecologiche. L’impiego di biocarburanti è la soluzione più vicina all’idea di energia pulita. E’ naturale e non invasiva rispetto all’installazione di prati di pannelli solari o di rumorose pale eloliche, tra l’altro molto pericolose per gli uccelli migratori, che molo spesso perdono la rotta proprio a causa del rumore prodotto o, peggio, vengono tranciati in volo dal movimento delle pale.

Anche se nel 2022, l’India ha aumentato la produzione di zucchero alimentare del 57%, si stima che potrebbe invertire la rotta e prediligere la produzione di etanolo, poichè il governo indiano ha imposto nuove leggi in fatto di carburanti. Dalla fine del 2022, infatti, in India la miscela E10 (benzina al 90% + etanolo al 10%) è diventata il carburante standard ed entro il 2025 l’obiettivo ě quello di utilizzare la miscela E20, con una maggiore concentrazione di etanolo (fonte Money.it).

Lo zucchero sarà quindi sempre più caro diventando così sempre più un lusso.

La relazione di Codacons

Quel che è certo è che tra i rialzi nel carrello della spesa, lo zucchero faccia segnare i segnali più rilevanti. La corsa dei prezzi dello zucchero è partita nell’autunno 2021; fra settembre e ottobre 2022 il prezzo ha fatto un balzo del 24% ed è continuato a salire anche nei primi mesi di quest’anno. L’aumento è poi generalizzato: aumentano i prezzi medi (+59% in un anno). Aumentano anche i prezzi dello zucchero venduto al discount (+ 52% in un anno), aumentano i prezzi dei prodotti con il marchio del supermercato (+51%) e aumentano i prodotti di marca (fino a +75% in un anno per la marca leader di mercato).

Codacons: “Qualche margine di risparmio c’è ma è esiguo: lo zucchero venduto al discount costa il 14% in meno del prezzo medio del prodotto; le alternative con il marchio del distributore costano il 9% in meno della media. La tendenza è tuttavia ancora al rialzo, è il caso di intervenire il prima possibile”.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”