14 Febbraio: chi era San Valentino tra mito e leggende

La festa di San Valentino che celebriamo il 14 febbraio, è una celebrazione che, nel corso dei secoli, ha acquisito un significato profondo e universale, trasformandosi da una commemorazione religiosa in una festa dell’amore e dell’affetto. Ma qual è l’origine di questa festività tanto popolare e chi era Valentino?

San Valentino, tra mito e leggenda

La figura storica di San Valentino è avvolta da un alone di mistero e leggenda, e le fonti storiche disponibili non forniscono dettagli molto precisi sulla sua vita, ma possiamo ricavare alcune informazioni dalle narrazioni storiche e religiose.

Secondo le tradizioni cristiane, San Valentino è stato un sacerdote o vescovo romano che visse nel terzo secolo d.C. Durante il regno dell’imperatore Claudio II, Valentino sarebbe stato imprigionato e martirizzato per aver celebrato matrimoni cristiani, in violazione degli editti imperiali che proibivano il matrimonio tra giovani.

La maggior parte delle informazioni su San Valentino sono giunte fino a noi attraverso racconti tramandati oralmente e tramite la tradizione cristiana, che ha celebrato Valentino come un santo martire. Tuttavia, la mancanza di documentazione storica diretta rende difficile confermare con certezza chi fosse esattamente Valentino e quali siano stati i dettagli precisi della sua vita.

Le leggende e le narrazioni successive hanno attribuito a San Valentino il ruolo di protettore degli innamorati e hanno contribuito a trasformare la sua figura in un simbolo dell’amore romantico anche se la figura storica di Valentino rimane avvolta nel mistero e soggetta a interpretazioni diverse.

Il Patrono di Terni

Valentino (all’epoca non ancora “san”) nacque a Terni nel 176 d.C. da una famiglia patrizia e si convertì al cristianesimo. Papa Feliciano lo consacrò vescovo di Terni quando aveva 23 anni. Il suo martirio avvenne il 14 febbraio del 273 d.C. per ordine del prefetto romano Placido Furio, durante le persecuzioni volute dall’imperatore.

La sua vita, dedicata all’apostolato e nobilitata dal martirio, portò i cittadini di Terni, nel 1644, a proclamarlo patrono della città. La leggenda vuole che regalasse fiori del suo giardino ai chi gli rendeva visita.

Ancora oggi, a Terni, si celebra la Festa della Promessa, dove numerose coppie, sia in procinto di sposarsi che già unite in matrimonio, si ritrovano nella Basilica dedicata al Santo per scambiarsi promesse d’amore. La reliquia più celebre di San Valentino è il suo teschio, custodito nella Basilica di Santa Maria in Cosmedin a Roma, dove viene esposto ai fedeli il 14 febbraio di ogni anno.

Festa di San Valentino, tra sacro e profano

La storia di San Valentino risale al terzo secolo d.C., durante l’epoca dell’Impero Romano. Esistono diverse leggende che cercano di spiegare l’origine della festa. Una delle più popolari narra del sacerdote cristiano Valentino, che visse sotto il regno dell’imperatore romano Claudio II. Durante questo periodo, Claudio II proibì i matrimoni tra i giovani, credendo che i soldati sposati fossero meno inclini a combattere.

Valentino disobbedì agli ordini dell’imperatore e continuò a celebrare matrimoni segreti per giovani innamorati. Quando fu scoperto, Valentino fu condannato a morte e martirizzato il 14 febbraio del 269 d.C.

Secondo una leggenda, la Chiesa scelse di celebrare la festa di San Valentino per sostituire il dio Lupercus, venerato nell’antica Roma in questo periodo dell’anno, associato alla fertilità e all’amore. Questa celebrazione cristiana fu istituita da Papa Gelasio I nel 496, che scelse il 14 febbraio per sovrapporsi all’antica festa pagana dei lupercalia. Gli antichi rituali romani, celebrati il 15 febbraio, prevedevano festeggiamenti nella grotta legata alla leggenda della lupa che allattò Romolo e Remo.

Ma San Valentino è legato a numerose leggende, tra cui quella di Serapia, cristiana e Sabino, pagano, una giovane coppia, dunque, di fede diversa, che si unì grazie all’intervento del sacerdote Valentino. Altre leggende raccontano episodi in cui San Valentino aiutò innamorati litigiosi o proteggeva i bambini, come simbolo di amore e affetto.

Lettere d’amore

Una delle leggende più romantiche riguardanti San Valentino racconta che mentre era imprigionato, il sacerdote scrisse delle lettere d’amore alla figlia del suo carceriere, che aveva perso la vista. Si dice che una delle lettere fosse firmata con “Dal tuo Valentino”, da cui potrebbe essere derivata l’usanza moderna di scambiare biglietti e lettere d’amore durante la festa di San Valentino.

Un’altra leggenda racconta che i primi festeggiamenti di San Valentino come festa dell’amore ebbero origine in Inghilterra e Francia nel Medioevo. Si credeva che il 14 febbraio fosse il giorno in cui gli uccelli iniziassero a scegliersi il partner per la stagione riproduttiva, dando così il via al concetto di amore romantico.

Perchè èsiste il San Valentino Day?

Oggi, la festa di San Valentino è celebrata in tutto il mondo come un’occasione per esprimere amore e affetto verso i propri cari. È diventata una festa universale che va oltre le barriere culturali e religiose, unendo persone di diverse etnie e tradizioni nel nome dell’amore.

La festa di San Valentino offre anche un’opportunità per le coppie di rafforzare il loro legame e riflettere sull’importanza dell’amore nelle loro vite. È un momento per dedicarsi l’un l’altro, per celebrare la reciproca affinità e per rinnovare i propri sentimenti.

La festa di San Valentino esiste perché l’amore è un sentimento fondamentale nell’esperienza umana. Essa offre un’occasione per celebrare e onorare questo sentimento, promuovendo la gioia, la gentilezza e la compassione tra le persone. In un mondo spesso dominato dal caos e dallo stress, la festa di San Valentino ci ricorda l’importanza di coltivare l’amore e le relazioni significative nelle nostre vite.

La festa di San Valentino, dunque, non è solo una celebrazione romantica, ma un momento per riflettere sull’importanza dell’amore nelle nostre vite e nelle comunità in cui viviamo. Che si tratti di un gesto semplice come uno scambio di biglietti d’auguri o di un gesto più elaborato come una cena romantica, questa festa offre un’opportunità preziosa per esprimere e celebrare l’amore in tutte le sue forme.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”