Alba Bra Langhe Roero candidate a Capitale Italiana della Cultura 2026

Alba Bra Langhe Roero candidate a Capitale Italiana della Cultura 2026 

Nella cornice del Teatro Sociale Giorgio Busca di Alba, martedì 17 ottobre, è stato presentato il progetto di candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Capitale Italiana della Cultura 2026. L’evento si è svolto a seguito del Terzo Forum dei Sindaci organizzato il 2 e il 3 ottobre a Ginevra da UNECE, la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite, al quale in rappresentanza dell’Italia – con i colleghi di Roma e Napoli – ha preso parte il sindaco di Alba, Carlo Bo, anche in qualità di Presidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura.

La partecipazione di Alba, Bra, Langhe e Roero al bando del Ministero della Cultura per diventare Capitale Italiana della Cultura 2026 (#ABLR2026) racchiude l’ambizione, l’orgoglio, l’appartenenza e la cura che insieme costituiscono il sentimento di un territorio “nobilitato” dall’operosità dell’uomo. Un percorso di crescita culminato con la nomina nel 2014 delle Langhe, del Roero e del Monferrato a patrimonio mondiale dell’UNESCO, attestato che afferma e conferma un modello di rigenerazione agricola di altissima qualità. 
Ma partendo da questo straordinario patrimonio condiviso, #ABLR2026 – questo l’hashtag che simboleggia la candidatura – si pone come punto di partenza per scrivere un’altra storia.

#ABLR2026

L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante – scriveva Cesare Pavese, nato nelle Langhe, in Il mestiere di vivere, diario pubblicato nel 1952.
Il titolo Vivere è cominciare rappresenta per la candidatura non solo una semplice citazione, ma un incitamento, una sintesi virtuosa e l’essenza stessa del dossier. E nel sottotitolo Langhe e Roero: un’altra storia è racchiuso il senso della candidatura, che guarda all’innovazione e alla trasformazione culturale del territorio.

La vision

Enogastronomia, imprenditoria, turismo, innovazione, custodia e tutela del paesaggio. Sono le eccellenze che il mondo riconosce a questo territorio e che #ABLR2026 vuole rafforzare e vivacizzare attraverso la partecipazione attiva di tutta la collettività per generare, anche in ambito culturale, per dare vita a quel senso di consapevolezza che ha reso questi luoghi unici e inconfondibili.

La Candidatura pone l’accento sulla capacità di Langhe e Roero di essere generatore di cultura, in una sfida che coinvolgerà tutti i player del luogo, imprese, associazioni, fondazioni e realtà in grado di incentivare l’innovazione.

Il Consiglio Direttivo del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura è composto da: Carlo Bo, Presidente; Liliana Allena, Giuliana Cirio, Giovanni Fogliato, Vicepresidenti; consiglieri: Luciano Bertello, Riccardo Corino, Roberto Passone, Katia Robaldo, Pierluigi Vaccaneo. L’incarico di Direttore è affidato a Mauro Carbone.

La strategia di sviluppo territoriale della candidatura parte da una visione: un’aspirazione di lungo periodo sposata a un desiderio di trasformazione. 
La visione alla base di #ABLR2026 è stata elaborata a partire da quattro parole chiave, che rappresentano i valori identitari del territorio e segnano la bussola direzionale del cambiamento: consapevolezza, mito, trasformazione e solidarietà.
L’immagine da cui nasce l’idea è quella del falò culturale, un fuoco simbolico attorno al quale si siederà una collettività in un grande laboratorio di condivisione, inclusione e dialogo. Un falò di pavesiana memoria, pronto ad accogliere attorno alle sue fiamme la cittadinanza, pronta a diventare comunità.

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