Apocalisse da ridere – Tre film divertenti sulla fine del mondo

Ormai abbondantemente al sicuro dalla profezia dei Maya, secondi i quali nel 2012 ci sarebbe stata la fine del mondo, possiamo finalmente vedere in pace qualche film sull’apocalisse.

Ma il periodo attuale è già deprimente abbastanza per vedere drammi o tragedie, perciò cerchiamo di risollevarci lo spirito con qualche commedia.

Cosa c’è di meglio che affrontare la fine di tutto assieme a chi ci è più caro al mondo?

Ecco, i film di oggi affrontano il tema apocalisse proprio in questo modo, mettendo al centro della storia un gruppo di amici.

Queste storie sono diverse tra loro per stile e location, spaziando dalla fantascienza all’horror e perfino il genere metacinemagrafico.

Ma il denominatore comune resta sempre quello di una leggera spensieratezza di fondo, riuscendo come una perfetta esperienza di intrattenimento.

In lontananza sentiamo già lo strepitare degli zoccoli dei quattro cavalieri dell’apocalisse, quindi ci conviene affrettarci a cominciare questi film.

Perciò agguantate il secchiello di pop corn più grande che riuscite a trovare, c’è parecchio da guardare prima di arrivare alla fine.

1- La fine del mondo (2013)

film su apocalisse e fine del mondo

Cinque amici si ritrovano dopo trent’anni per tornare alla loro cittadina natale, la tranquilla e isolata Newton Haven.

A dire la verità non sono molto eccitati da questa gita, anzi è stato uno di loro a trascinare gli altri quattro dove hanno trascorso la loro infanzia.

Lo scopo di questa piccola vacanza è semplice: completare il giro di tutti i pub del paese, scolandosi una pinta di birra ad ogni sosta.

Da giovani ci avevano già provato il giorno del loro diploma, tuttavia finendo ubriachi o feriti prima di completare l’impresa.

Al loro ritorno nella città tutto sembra essere rimasto come prima, eppure aleggia qualcosa di strano nell’aria.

Tuttavia luoghi e le persone che conoscevano cosi bene sono ancora gli stessi, quindi i ragazzi ci danno subito sotto un pub e una birra dopo l’altra.

Fino a che uno di questi amici finisce coinvolto in una rissa con alcuni ragazzini in un gabinetto, staccando letteralmente la testa a uno di loro.

Il ragazzino si rivela essere un robot che invece del sangue ha uno strano liquido azzurro, come tutti i suoi amici.

A quel punto capiscono che questi simulanti umani hanno sostituito quasi tutta la popolazione della città.

Il loro vecchio paesino, infatti, è soltanto una pedina nella scacchiera mondiale di una grande invasione aliena su larga scala.

Cercando di passare inosservati per riuscire a salvare la vita, gli amici continuano il loro giro dei pub sbronzandosi come niente fosse.

Ma l’apocalisse è ormai imminente e l’unica salvezza dell’umanità contro questi avanzatissimi extraterrestri sarà proprio la grezza e volgare stupidità umana.

La bellezza della libertà di essere idioti

Edgar Wright è uno dei registi più originali e divertenti della sua generazione, come stabilito mettendo il suo Ultima notte a Soho tra i migliori film del 2021.

La fine del mondo è la conclusione perfetta della sua strabiliante Trilogia del Cornetto, una saga comica che spazia tra generi diversi.

Cominciata nel 2004 con il geniale horror L’alba dei morti dementi, è proseguita poi nel 2007 con lo scoppiettante action crime Hot Fuzz.

Film che sono molto diversi tra loro per messa in scena, montaggio e regia; uniti però da una comicità irrefrenabile e a tratti demenziale.

Inoltre hanno in comune anche i due attori e amici protagonisti, Simon Pegg e Nick Frost, che ritornano anche in questo ultimo capitolo.

In questo caso Pegg è un punk quarantenne che ha fallito completamente nella vita e vuole redimersi ritornano ai giorni più felici della sua gioventù.

Coinvolgendo Frost e tutti gli altri nella sua personale crociata, ad aspettarlo troverà una sfida molto più grande di quanto immaginava.

Wright mescola con naturalezza e semplicità la fantascienza pura de L’invasione degli ultracorpi con la commedia scatenata alla Animal House.

Con il suo stile scivola meravigliosamente da una scena d’azione a un siparietto comico, aggiungendo un pizzico di romanticismo e nostalgia dei tempi andati.

E alla fine riesce comunque a strapparci un sorriso e lasciare speranza seppure dalle macerie di un umanità e un mondo distrutto.

Insomma riassumendo un film che è assolutamente imperdibile come gli altri di questa trilogia, immarcescibili fondamenta della carriera di un regista più unico che raro.

2- Facciamola finita (2013)

film su apocalisse e fine del mondo

Dall’Inghilterra ci spostiamo in California nelle strade dorate di Hollywood, cuore del cinema americano nella città di Los Angeles.

In una delle lussuose ville di questo quartiere, James Franco sta dando una festa per alcuni dei divi più amati dal pubblico.

Tra i suoi ospiti arriva anche Jay Baruchel, da poco in città per passare un pò di tempo col suo vecchio amico Seth Rogen.

L’attore però non aveva molta voglia di venire alla festa, quindi alla prima occasione si allontana per andare a un minimarket nelle vicinanze.

Mentre sta facendo spese assieme a Rogen, all’improvviso come in un film si scatena l’apocalisse.

Le strade si aprono in dei profondi crepacci pieni di fiamme, mentre alcuni creature demoniache iniziano a massacrare la gente.

Alcune persone, però, vengono miracolosamente salvate da un raggio luminoso che le solleva nel cielo portando le loro anime in paradiso.

I due amici fuggono immediatamente tornando alla villa di Franco, dove sorprendentemente nessuno si è accorto di nulla.

Mentre i demoni fanno a pezzi la città devastata dal fuoco e dai terremoti, gli attori si barricano in casa cercando di resistere.

Ma il loro egoismo e la loro stupidità finisce per metterli uno contro l’altro, distruggendo rapidamente il gruppo.

A quel punto qualcuno di loro impazzisce diventando pericoloso e imprevedibile, mentre altri cercano invece di essere buoni per conquistare un posto in Paradiso.

Gli amici sono più pericolosi del diavolo?

Seth Rogen oltre a recitare dirige anche questo film sulla fine del mondo, assieme al collega Evan Goldberg con cui scrive anche la sceneggiatura.

I dialoghi e le idee della trama sono semplicemente geniali, sembrando a volte più stupide e volgari di quanto in realtà siano originali.

La regia mette in scena una Los Angeles infernale che offre alcuni scorci davvero di grande impatto, nonostante l’anima comica della storia.

Il risultato è un esilarante film horror metacinematografico, piena di star che interpretano sè stesse nel mezzo dell’apocalisse.

I più importanti sono ovviamente la stretta cerchia di amici di Rogen, ovvero il gruppo di attori James Franco, Jonah Hill, Craig Robinson e Jay Baruchel.

Un gruppo di egocentrici e vanitosi divi del cinema dei quali nessuno è degno del paradiso, almeno inizialmente.

Infatti è divertente come dalla villa di Franco nessuno venga salvato dalla luce celeste e conseguentemente essi non si accorgano della devastazione che stravolge la città.

Quando poi capiscono che si tratta di un evento divino di punizione e redenzione, fingono di essere carini uno con l’altro pur di entrare in Paradiso.

La storia vive di idee una scena dopo l’altra, come l’irresistibile esorcismo di un Jonah Hill posseduto dai demoni.

Senza contare poi gli altri numerosi cameo come la popstar Rihanna o la famosa Emma Watson di Harry Potter, che non a caso tutti chiamano soltanto Hermione.

Insomma un film che porta in scena la fine del mondo per gli amanti dello star system di Hollywood, smitizzandolo e deridendolo senza mezze misure.

3- Quella casa nel bosco (2011)

film su apocalisse e fine del mondo

Con l’ultimo film affrontiamo la fine del mondo in modo più serio, ma sempre ironizzando sui canoni standard del tema apocalisse.

La storia infatti è quella classica di un gruppo vicini insieme per trascorrere il weekend in una vecchia casa nel bosco.

Chiunque può intuire subito che si tratta di ragazzi e ragazze mandati allegramente al massacro per un film horror, ma subito abbiamo una sorpresa.

Infatti, un gruppo di scienziati sta segretamente seguendo ogni loro mossa attraverso delle telecamere nascoste.

Nel frattempo, il gruppo arriva nel bosco e si sistema comodamente per bivaccare in allegria il fine settimana.

Come previsto, poco dopo alcuni mostri attaccano la casa iniziando a ucciderli tutti senza nessuna pietà.

Mentre questi cercano di fuggire in preda al terrore, gli scienziati portano avanti un complesso rituale magico.

Inoltre essi sono solo un gruppo tra tanti che fanno lo stesso in giro per il mondo, visto che in gioco c’è niente meno che la sopravvivenza di tutta l’umanità.

Questi sfortunati ragazzi nel bosco infatti sono le vittime designate di un sacrificio ad alcuni dei pagani, i quali altrimenti distruggerebbero tutto.

Ma mentre i mostri massacrano questi innocenti qualcosa va terribilmente storto e il rituale rischia di essere compromesso.

Una delle vittime infatti proprio non vuole saperne di morire, mettendo a rischio la vita di tutti sul pianeta.

Anzi i pochi sopravvissuti passeranno addirittura al contrattacco, scatenando ogni tipo di creatura infernale contro gli stessi scienziati che le hanno create.

C’era una volta nel bosco un dio arrabbiato sottoterra

Drew Goddard è un regista che ha solo due film sulle spalle, di cui questa apocalisse horror da fine del mondo è il suo più famoso.

Come detto la storia non è apertamente comica come le precedenti, ma l’ironia è sempre presente a stemperare quello che stiamo guardando.

I due piani narrativi dei ragazzi e gli scienziati proseguono paralleli per quasi metà film, per poi incontrarsi in modo devastante.

Ma anche nel momento più splatter e sanguinoso della vicenda esso riesce a farci sorridere e divertire.

Il più evidente è la scelta che i ragazzi fanno all’inizio, maneggiando alcuni oggetti senza sapere di determinare il loro prossimo pessimo futuro.

La scelta determina quale mostro gli scienziati manderanno a ucciderli, tra le centinaia a loro disposizine in alcune celle sotterranee.

Per vendetta poi i ragazzi apriranno queste celle, liberando ogni sorta di creatura assassina contro gli scienziati.

Un vero catalogo horror pieno di fantasmi, licantropi, clown assassini e micidiali esseri malvagi alla Hellraiser.

Insomma un omaggio a tutto un certo tipo di slasher che molti considerano, stupidamente, come cinema di serie B,.

Il cast poi è davvero bravo nei loro ruoli anche se abbastanza sconosciuto, fatta eccezione per il Thor degli Avengers Chris Hemsworth e la sempre eccezionale Sigourney Weaver.

Insomma una apocalisse spettacolare come poche altre per un film che in breve diventò un cult in tutto il mondo.

Aspettando quindi con ansia il prossimo lavoro di Goddard, divertiamoci tutti assieme guardando questi Dei Lovecraftiani riemergere incazzati dal sottosuolo.

Sperando che almeno uno di questi film vi strappi un sorriso e vi faccia rilassare in questi tempi duri e difficili, come al solito vi invito tutti a visitare il mio sito per ulteriori consigli cinematografici:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!