Art Nouveau e le lampade di Louis Comfort Tiffany

Louis Comfort Tiffany, meglio conosciuto anche come LCT, è il creatore di uno degli oggetti più amati forse dell’Art Nouveau, che proprio da lui prenderà il suo nome: la lampada Tiffany. Un oggetto dalle morbide curvature, dai colori caldi che rimandano allo sguardo linee vorticose di fiori e natura, eseguite in modo impeccabile.

Ho sempre cercato di fissare la bellezza nel legno, – scrive Louis Comfort Tiffany nel 1916. Nella pietra, nel vetro o nella ceramica, nell’olio o nell’acquerello utilizzando ciò che sembrava più adatto per l’espressione della bellezza, questo è stato il mio credo. Anche se la sua intenzione primitiva era semplicemente quella di creare un paralume di vetro colorato “per la nuova luce elettrica”. Luce decisamente più forte rispetto a quella ottenuta dal cherosene.

Art Nouveau e le  lampade di Louis Comfort Tiffany

Art Nouveau, lo stile Tiffany

In realtà crea una lampada dalle geometrie perfette, ricca di motivi floreali e incantevoli colori, sprigionati, in modo quasi evanescente, da vetri arcobaleno. Tanto da diventare un punto di riferimento nel mondo dell’illuminazione negli Stati Uniti e in Europa. Il più importante maestro vetraio del XX secolo. Ispirandosi alla varietà incredibile della natura di insetti, foglie, frutti e, soprattutto fiori, LCT arriva alla notorietà per le sue creazioni che riprendono ambienti cari alla sensibilità tipicamente americana.

Acquista , a soli 27 anni, la fama di miglior designer d’oltreoceano, aiutando così suo padre, Charles Lewis Tiffany a creare uno dei marchi di lusso più prestigiosi al mondo. La Tiffany & Co.Alla morte del padre, nel 1902, LCT viene nominato primo direttore creativo dell’azienda. E realizza, nel negozio sulla Fifth Avenue, il reparto dove vengono creati i suoi oggetti innovativi.

La Hudson River School e la rivelazione della bellezza

Dio ci ha dato i nostri talenti, non per copiare i talenti degli altri, ma piuttosto per usare il nostro cervello e la nostra immaginazione per ottenere la rivelazione della vera bellezza.“ Con queste parole LCT attesta la sua riconoscenza ai pittori della Hudson River School.

Da loro impara, giovanissimo, le tecniche di pittura e rimane ammaliato dal loro amore per la natura. Un amore che influenzerà profondamente la sua successiva passione per la produzione di vetro

Art Nouveau e le  lampade di Louis Comfort Tiffany
Louis Comfort Tiffany in un immagine di repertorio del 1908

Il processo di produzione

Il materiale di base, per la produzione delle lampade Tiffany, è il vetro colorato che viene tagliato e modellato sull’opera. I pezzi di vetro sono poi ricoperti da una pellicola di rame e saldati insieme conl’aiuto di una miscela di stagno e piombo. Tecnica che viene importata da quella usata per i vetri cattedrale delle chiese.

Infatti, alcuni dei suoi capolavori più celebri, oltre le lampade, rimangono il sipario in mosaico del Palacio des Belles Artes a Città del Messico. La finestra dell’Angelo della Resurrezione alla First Presbyterian Church di Indianapolis. E infine le finestre panoramiche del Metropolitan Museum of Art e del Brooklyn Museum di New York.

Angelo della Resurrezione foto by Wikipedia Loves Art participant “Opal_Art_Seekers_

Pond Lily 2.9 milioni di dollari

Ma per tornare alle lampade Tiffany, queste, venivano prodotte interamente a mano nei Tiffany Studios, prima nel Queens e poi, nel 1893, a New York, tutte contrassegnate con un numero e la firma sul lato inferiore. . In questo stesso anno Tiffany presenta le sue lampade alla World’s Columbian Exposition a Chicago. È un’esplosione mondiale.

Oggi il loro valore è altissimo. Il record è dalla lampada da tavolo Pond Lily, venduta per 2.9 milioni di euro da Christie’s nel 2018. Progettata nel 1903, era uno dei modelli Tiffany più ambiti, ispirata allo stagno con le ninfee della casa di Louis Tiffany a New York.

Le più abbordabili lampade in “stile Tiffany”

Per chi non si può permettere di spendere quasi tre milioni di dollari per una lampada, ma non vuole rinunciare all Art Nouveau, esistono le lampade in stile Tiffany o lampade della Tiffany . Cioè tutte le altre lampade create in base alla stessa tecnologia delle lampade della Tiffany originali.

Queste lampade si trovano in tante forme e stili diversi e vengono prodotti in paesi diversi. In generale le riproduzioni, come quelle qui sotto, sono di un prezzo notevolmente più basso degli originali

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".