Divieto di circolazione per auto elettriche e stop ai bonus incentivi

E’ davvero un fulmine a ciel sereno, la notizia che alcuni Paesi stiano decidendo per una legge che preveda il divieto di circolazione per le auto elettriche e la conseguente sospensione degli incentivi per l’acquisto delle stesse.

Germania, Svezia e Svizzera stanno valutando dei disegni di legge volti a escludere le auto elettriche dal percorso di transizione ecologica per salvare il Pianeta.

Ma andiamo con ordine.

Svizzera: stop alla circolazione

Il disegno di legge varato dal Consiglio Federale della Confederazione Elvetica prevede un vero e proprio divieto di circolazione per i veicoli elettrici. Con poche eccezioni: spese, lavoro e problemi medici.

Il Consiglio Federale ha di fatto depositato una proposta in merito al blocco delle auto hybrid e full electric, proprio a causa della grave crisi energetica che stiamo attraversando. L’inverno è imminente e le temperature stanno già raggiungendo le minime stagionali. Per cui, il consumo di energia elettrica per affrontare i mesi freddi costringe a riconsiderare il tanto decantato vantaggio delle auto elettriche, a favore invece di un risparmio energetico concreto.

Il 60% dell’energia prodotta in Svizzera è di natura idroelettrica. Poichè le risorse d’acqua sono soggette al gelo nei mesi invernali, le misure proposte sono volte a garantire l’approvvigionamento energetico del Paese

Il divieto di circolazione di veicoli elettrici o ibridi sarebbe quindi revocato solo per motivi medici o lavorativi, per cui, l’uso privato di veicoli elettrici sarà consentito solo per gli spostamenti necessari.

Svezia e Germania: stop agli incentivi

Svezia e Germania, invece, hanno deciso per lo stop ai bonus. La Svezia ha già provveduto a eliminare gli ecobonus in vigore dal 2018 che equivaleva a un rimborso di 7mila euro per l’acquisto di una hybrid. Per quel che riguarda la Germania, gli incentivi termineranno il 31 dicembre.

I veicoli elettrici stanno diventando sempre più popolari e non avranno più bisogno di sussidi governativi nel prossimo futuro“, ha dichiarato il ministro dell’Economia Robert Habeck in una nota datata luglio 2022 (fonte Reuters).

Stessa cosa per la Svezia. Il governo ha dichiarato che l’introduzione delle auto elettriche è ora di circa il 50% delle vendite e che “i costi di acquisto e di gestione di queste auto sono ormai paragonabili a quelli delle auto a benzina o diesel e quindi non è più giustificato un contributo statale per l’introduzione sul mercato“. L’interruzione del bonus iniziata l’8 novembre potrebbe, però, far cambiare idea a molti acquirenti e preferire un’auto a benzina a una elettrica.

Il paradosso delle electric cars: il caso California

L’estate appena trascorsa ha offerto al mondo il paradosso più palese che si potesse presentare in merito alla transizione energetica che riguarda i trasporti. Il caso della Califoria, infatti, è il non sense dei veicoli elettrici.

Il 25 Agosto 2022 lo Stato Californiano ha annunciato il divieto di vendita di veicoli benzina e diesel entro il 2035. Esattamente il giorno dopo, però lo stesso Governo chiedeva ai residenti di evitare di ricaricare i propri veicoli elettrici durante le ore di punta per risparmiare energia. La California ha visto un’ondata eccezionale di caldo, con temperature che sono salite ben oltre i 30°. Ciò ha portato a un’impennata della domanda di elettricità, creando diffusi blackout continui. L’allerta e le restrizioni non hanno risparmiato neanche la Marina, che ha dovuto adeguarsi alle fasce orarie di riduzione dei consumi energetici chiesti dal Governo.

Se guardiamo al caso della California come ad un possibile scenario futuro, è ben chiaro che quello che è successo al Golden State è una condizione che può tranquillamente estendersi agli Stati Uniti e ai Paesi Europei. Le estati sono sempre più calde e più lunghe e si contrappongono a mesi invernali molto più freddi rispetto agli anni precedenti.

E’ necessario capire bene in quale direzione bisognerà orientarsi per affrontare la transizione energetica poichè il rischio è quello di creare poi un gigantesco overload che potrebbe paralizzare l’intero sistema.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”