Febbre del Nilo: aumentano i casi in Italia.

In Italia sono in aumento i casi di soggetti che manifestano sintomi attribuibili alla West Nile Fever, cioè la febbre del Nilo. Cos’è, come possiamo riconoscerla e quando dobbiamo preoccuparci?

Il gran caldo quest’anno sta perseguitando tutto il pianeta e questo comporta cambiamenti climatici e variazioni degli equilibri naturali della Terra. E’ in corso un mutamento progressivo delle condizioni della vita in sè e dobbiamo fare i conti con tutte le conseguenze che ne derivano.

Molte specie animali tipiche dei paesi caldi hanno trovato, nella regione europea, un habitat favorevole e ciò comporta la loro diffusione nelle nostre aree.

Cos’è la febbre del Nilo?


“La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). “

Istituto Superiore di Sanità

E’ una malattia che colpisce gli umani ma anche i mammiferi in generale, soprattutto gli equini. Possono contrarla anche cani gatti e conigli, quindi animali domestici, ma è molto meno frequente.

Il virus non si veicola da persona a persona ma si contrae da uccelli selvatici o punture di zanzare. Quest’ultimo è il mezzo di trasmissione più veloce e più frequente.

Come si manifesta?

Si chiama Febbre del Nilo proprio perchè il sintomo più comune è la febbre. Il periodo di incubazione varia tra i due e i 14 giorni. Molto spesso, le persone non manifestano alcun malessere. Nel caso di manifestazione del virus, di norma, i sintomi sono leggeri e spariscono in pochi giorni. Può sovvenire nausea, mal di testa, rush cutanei e gonfiore dei linfonodi. In soggetti più fragili o anziani, la malattia può durare qualche settimana.

Se nei bambini il virus genera una febbre leggera, nei giovani può succedere che la febbre sia alta e che si verifichino arrossamenti degli occhi, forti mal di testa e dolori muscolari. I soggetti più anziani, in caso di contrazione del virus, possono manifestare sintomi più gravi.

I casi più gravi sono molto rari, con una percentuale di possibilità pari a meno dell’1%. In questi casi, oltre ai sintomi di febbre alta, mal di testa e dolori muscolari, può succedere di soffrire di disturbi alla vista, tremori, convulsioni “fino alla paralisi e al coma. Solo un caso su mille può arrivare ad una encefalite letale” (fonte ISS).

Come si rileva?

La febbre del Nilo si rileva attraverso un esame di laboratorio specifico su siero o, quando è necessario, su fluido cerebrospinale. In questo caso, però, l’esame avviene attraverso la ricerca di anticorpi del tipo IgM, ma questi possono rilevare un’infezione pregressa, e non in atto. Inoltre, nei primi otto giorni, il test può risultare negativo. E’ quindi consigliabile ripeterlo nel tempo.

In ogni caso, se avete sintomi, informate immediatamente il vostro dottore o recatevi in ospedale. Non prendete farmaci, pomate o rimedi “fai da te”.

Come mi proteggo?

Poichè non esistono vaccini a protezione da febbre del Nio, i consigli utili sono quelli più semplici e già conosciuti per evitare le zanzare.

La prima protezione, in estate, sono, ovviamente le zanzariere alle finestre e porte dei balconi. Ne vendono di economiche e molto pratiche anche per chi possiede animali domestici, permettendo loro di entrare e uscire, poichè dotate di magneti che richiudono immediatamente il passaggio. Quando uscite, usate dei prodotti repellenti e vestite di bianco. Le zanzare distinguono i colori. O meglio, detestano il bianco da cui stanno abbastanza alla larga. Alcuni studi condotti tra il 1938 e il 1955, hanno stabilito che prediligono il nero, il blu e il rosso. Possibilmente indossate maniche lunghe (di tessuto fresco) e pantaloni lunghi.

Le zanzare vanno matte per chi beve alcolici. L’attrazione fatale è dovuta alla quantità di acetone e metanolo che espelliamo con il sudore e che attira gli insetti.

Se avete animali, cambiate spesso l’acqua nelle loro ciotole.

Se avete piscine per bambini in giardino, riponetele in posizione verticale quando non le usate.

Per chi ha giardini o balconi con vasi di fiori, svuotare regolarmente l’acqua stagnante.

Ultimo suggerimento: le zanzare detestano il caffè. Per allontanare le zanzare, all’aperto, basta mettere i fondi della vostra moka in un vaso di fiori, o direttamente per terra, se siete in casa, basta bruciare in un recipiente, un pò di caffè in polvere.

La situazione in Italia

Purtroppo anche l’Italia registra diversi casi di pazienti affetti da febbre del Nilo e i casi sono in aumento. In totale sono 10 i morti per questa patologia. L’ultimo decesso è avvenuto proprio oggi nel bresciano. Era uno dei quattro pazienti ricoverati in ospedale. Ad oggi sono 144 le persone contagiate e la percentuale è aumentata del 53% solo nell’ultima settimana.

A dirlo è l’Istituto Superiore di Sanità che monitora e controlla la situazione nel nostro Paese. I casi si sono verificati per la maggior parte nella Pianura Padana, interessando il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto. (fonte ANSA)

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”