Sean must go on – Alcuni classici con il caro vecchio Sean Connery

Ormai sono passati due anni dalla scomparsa di Sean Connery, ma siamo ancora ben lontani da dimenticare i fantastici film che lo resero una delle star più amate del mondo.

Ognuno di noi può trovare il personaggio che preferisce a cui l’attore ha dato vita nei suoi lunghi e prolifici quasi 50 anni di cinema.

Sicuramente la scelta più comune ricade su James Bond, l’affascinante spia inglese che fu il folgorante avvio per la sua carriera negli anni 60, oltre che stabilire l’inizio di una saga cinematografica viva più che mai ancora oggi.

Altri potranno ricordarlo come lo spadaccino spagnolo Juan Sánchez Villa-Lobos Ramírez, l’aitante e saggio maestro di Christopher Lambert nell’immortale Highlander (scusate la ridondanza), indiscusso capolavoro degli anni 80.

Quante volte e con quanti volti diversi questo simpatico sbruffone scozzese ci ha fatti sognare?

Che faccia il burbero poliziotto cercando di incastrare Al Capone durante Gli intoccabili oppure sia al comando di un sottomarino russo in Caccia a Ottobre Rosso, comunque sia questa vecchia volpe è sempre a suo agio in qualsiasi ruolo e situazione.

I suoi modi di fare lo rendono amico di tutti gli uomini e desiderabile da tutte le donne, diventando padrone della scena su ogni set in cui metteva piede con il suo carisma inimitabile e il suo pungente e raffinato senso dell’umorismo.

Oggi voglio parlarvi di alcuni film che ho notato anche i fans di Sean Connery non nominano spesso e che, sebbene all’epoca furono dei grandi successi, oggi credo una gran parte del pubblico abbia dimenticato.

Perciò chiniamo il capo in segno di rispetto a una delle stelle più luminose del cinema, ricordando alcuni dei personaggi più memorabili della sua carriera.

Rapina record a New York (1971)

Rapina record a New York 1971 film con sean connery

Iniziamo alla grande sotto la regia di Sidney Lumet, uno dei migliori autori della vecchia scuola che qui sceglie Sean Connery come leader per un bizzarro film di rapina.

Il protagonista è un esperto scassinatore di cassaforti che torna finalmente libero dopo 10 lunghi anni di prigione.

Ad aspettarlo c’è la sua bellissima amante, che lo ospita calorosamente nel suo lussoso appartamento che paga con la gentile benevolenza dei suoi molti benefattori.

L’ex criminale avrebbe tutto il tempo di riposarsi tranquillamente e rientrare con calma nella società, ma i suoi piani sono molto diversi.

Ancora furioso per aver perso tutti quegli anni in prigione, decide di mettere a segno un colpo clamoroso, rapinando ogni singolo appartamento dell’edificio dove abita la sua amante.

Perciò contatta alcuni colleghi galeotti e si fa finanziare da un suo vecchio amico malavitoso, iniziando i preparativi per la complicata serie di furti che dovranno avvenire tutti nello stesso pomeriggio.

Purtroppo non può sapere che nel suo appartamento ci sono alcuni microfoni piazzati dall’FBI, che inizia a seguire la piccola banda raccogliendo le prove aspettando solo di coglierli sul fatto.

Come al solito Sidney Lumet copre il poliziesco con tutta l’ampia dei generi cinematografici, scivolando con eleganza dalla rapina al romanticismo trasformando la storia in una triste commedia dell’assurdo.

Sean Connery interpreta un criminale egoista e senza scrupoli ma nonostante ciò più affascinante che mai, come nel esilarante intervista iniziale dove spiega come per lui aprire una cassaforte sia l’equivalente di sedurre una bella donna.

Da segnalare ancora che qui abbiamo il vero esordio cinematografico per Christopher Walken, un altro dei magnifici del firmamento di Hollywood di cui sicuramente non mancheremo di parlare in futuro.

Insomma stiamo parlando di un puro e semplice capolavoro, che incredibilmente molti appassionati del genere oggi non ricordano quasi più.

Zardoz (1974)

Zardoz 1974 film con sean connery

Cambiamo completamente genere ma restiamo sempre nelle mani di un regista geniale, ma forse meno conosciuto oggi, come il grande John Boorman.

In questo caso ci troviamo in uno scenario (molto) post apocalittico, con l’elitè della società che vive nella pace e il lusso in poche oasi sicure chiamate Vortex.

Nel resto del pianeta gli uomini vivono allo stato brado come animali, alcuni dei quali sono schiavi che coltivano il cibo e vengono razziati e controllati da un gruppo ristretto di feroci cacciatori.

Uno di questi cacciatori è appunto Sean Connery, il quale all’inizio del film riesce a introdursi con astuzia in uno dei Vortex.

Gli abitanti di questa città lo catturano e decidono di studiarlo, cercando di capire le mutazioni umane avvenute nel mondo esterno dove non mettono piede ormai da secoli.

Anche il cacciatore studierà a sua volta come è composta questa società, dove gli uomini e le donne sono immortali in quanto, in caso di morte, i loro corpi vengono immediatemente ricostruiti, rinascendo nuovamente.

Tuttavia il Vortex si rivelerà molto diverso da quel paradiso di cultura che pretende di essere, in quanto i dissidenti del pensiero comune vengono fatti invecchiare restando per sempre in stato di avanzata demenza senile.

Perciò alcuni di loro decidono di aiutare il misterioso intruso, nella speranza di ricordare il segreto per distruggere ciò che hanno creato e che ormai è soltanto una prigione dorata senza fine.

John Boorman conferma di essere un autore fuori dagli schemi unendo il suo estro visivo e filosofico all’interno di quello che è un mondo quasi fantasy.

Nonostante il comico costume in stile Tarzan, Sean Connery è il coraggioso protagonista di un film di fantascienza inimitabile e senza tempo.

Spoilerare altro sarebbe un delitto, perciò posso solo consigliare a tutti voi di provare questa esperienza memorabile.

1855 – La prima grande rapina al treno (1978)

La prima grande rapina al treno 1978 film con sean connery

Torniamo ora a occuparci di rapine in una storia vera che ci racconta il grande Michael Crichton, il quale oltre a essere uno scrittore di bestseller è anche un ottimo regista che ha creato diversi cult come Westworld o Runaway.

Questa volta ci troviamo a metà del diciannovesimo secolo, quando un variopinto gruppo di rapinatori mise a segno uno dei colpi più ricchi, complessi e spettacolari di quei tempi.

A capo della banda di questo film abbiamo ancora una volta Sean Connery, il quale finge di essere un nobiluomo dell’alta società solo per avvicinare i responsabili del trasporto paghe per l’esercito inglese.

Infatti, questi gentiluomini erano gli unici ad avere le chiavi per aprire le due cassaforti piene di lingotti d’oro che ogni mese partivano da Londra per arrivare ai soldati in Crimea.

Inoltre a guardia del carico c’erano un gruppo di guardie che caricavano le cassaforti su un vagone blindato per poi proteggerli lungo tutto il viaggio.

I rapinatori iniziano così a sorvegliare ogni singola persona coinvolta nel trasporto, sfruttando le loro debolezze per duplicare le chiavi e mettere le mani sui preziosi lingotti.

Come al solito Michael Crichton è preciso in ogni dettaglio nella ricostruzione dell’epoca, ovviamente più accurata nell’omonimo libro, ma riuscendo comunque a trasportarne appieno lo spirito anche al cinema.

Il suo lavoro non è soltanto un film divertente ed emozionante, ma una vera e propria lezione di storia sugli usi e costumi, il fascino e l’ignoranza dell’Età Vittoriana.

Sean Connery è un rapinatore di eleganza impeccabile, intelligente e paziente come un giocatore di poker che senza scoraggiarsi supera con ostinata determinazione gli infiniti problemi che si trova davanti.

Come detto non molti lo ricordano più oggi, ma La prima grande rapina al treno è senza dubbio uno dei migliori heist movies di sempre.

Atmosfera Zero (1981)

Atmosfera Zero 1981 film con sean connery

Ancora una volta cambiamo completamente genere spostandoci nel cuore del nostro sistema solare con un film di fantascienza diretto da Peter Hyams.

Forse non tutti ricorderanno questo nome, ma il regista ha un ottimo curriculum con titoli come Capricorn One o il poco conosciuto ma godibilissimo 2010 – L’anno del contatto, seguito del celeberrimo 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.

In questo caso potremmo definire il film un western fantascientifico, con Sean Connery che interpreta l’incorruttibile commissario appena arrivato in città.

Tutto si svolge nelle lontane miniere sui satelliti di Giove, dove ultimamente alcuni operai sembrano dare di matto suicidandosi oppure commettendo improvvisi atti di follia.

Dopo aver svolto qualche indagine e sventato personalmente una aggressione a una prostituta, l’eroe scopre che dietro tutta questa violenza c’è il traffico di una nuova droga sintetica.

Tuttavia la compagnia non desidera affatto disturbare la miniera che vanta un record invidiabile nella produttività dei suoi operai, così le autorità lasciano il commissario da solo contro questa feroce banda di criminali.

L’unica donna disposta ad aiutarlo è la burbera dottoressa di questa piccola colonia, che insieme a lui cercherà di inchiodare questi spacciatori prima che il conto delle vittime aumenti ancora.

Sean Connery interpreta un eroe vecchio, stanco e disilluso che è quanto più diverso dal brillante seduttore di spionaggio James Bond.

Infatti, questo personaggio è molto vicino agli stereotipi western come lo sceriffo interpretato da Gary Cooper in Mezzogiorno di fuoco, solo contro una banda di assassini in una città di vigliacchi che non vuole aiutarlo.

Peter Hyams trasporta questa logica in una colonia dal look futuristico ma credibile come l’astronave Nostromo nel famoso Alien di Ridley Scott.

Insomma parliamo di un film più unico che raro che ogni amante della fantascienza dovrebbe avere nella sua collezione.

La Casa Russia (1990)

La Casa Russia 1990 film

Per concludere con dolcezza, parliamo infine di una storia d’amore ai tempi della fine della guerra fredda, nel mezzo di quella strategia della tensione tra Stati Uniti e Russia che purtroppo oggi sembra essere tornata di moda.

Sean Connery torna in gran forma nel genere di spionaggio, lontano però dalla palpitante azione thriller dei vari 007 o anche solo di Caccia a Ottobre Rosso, quest’ultimo uscito nello stesso anno di questo film.

Tutto comincia con la dolce Michelle Pfeiffer che scatena un putiferio nel cuore della Intelligence britannica, consegnando a un agente sotto copertura un blocco di informazioni riservate sul nemico sovietico.

Il plico segreto è opera di uno dei maggiori scienziati dell’esercito russo, il quale desidera che venga pubblicato da uno dei maggiori editori di Londra.

Questo editore è ovviamente Sean Connery, inizialmente poco entusiasta ma che si lascia convincere ad attraversare il confine per fare la spia e scoprire quanto sia vera questa storia.

Una volta conosciuta la ragazza però se ne innamora a prima vista, trattando un compromesso tra inglesi e americani per mettere al sicuro sia lei che la sua famiglia.

Tuttavia anche i servizi segreti russi indagano sulla faccenda e presto la coppia di innamorati finisce nel centro di uno spietato gioco di potere internazionale.

Ho sempre gradito Fred Schepisi senza però ammirarlo mai troppo, avendo un ottimo mestiere ma non una grande creatività cinematografica.

Tuttavia il regista australiano gestisce perfettamente la storia riuscendo a non incasinare la narrazione di questo complesso incrocio di complotti.

Sean Connery e Michelle Pfeiffer formano una perfetta coppia di star, radiosi d’amore uno per l’altro senza però diventare mai noiosamente sdolcinati.

Non mancate quindi di guardare questa atipica storia di spionaggio, ammirando le numerose location russe per una nazione che tristemente sembra non conoscere mai pace.

Spero che voi come me siate dei fan di questa icona del cinema e piangiate ancora la sua scomparsa, nel frattempo vi invito come al solito a visitare il mio sito dove ogni giorno consigliamo nuovi e vecchi film:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!