Sebbene ancora oggi molti conoscano il suo nome come uno dei migliori attori di sempre, non so quanti tra i più giovani abbiano davvero mai visto i film con Humphrey Bogart.
A quei tempi molti attori evitano i personaggi dai complicati conflitti interiori, preferendo ruoli più brillanti e ottimisti, ma non il caro vecchio Bogie.
Sullo schermo il suo volto astuto, malizioso e simpatico brilla sempre di un fulgore inestinguibile, con uno stile di recitazione naturale e carismatico.
Per i critici e i fan, questo significava che le interpretazioni di Bogart erano sempre autentiche, invece che preparate o provate.
Questo aspetto del suo lavoro fu il segreto del suo successo, oltre che il motivo per cui alcuni lo definirono l’attore degli attori.
Dopo una lunga gavetta interpretando ruoli rifiutati dalle bizzose star dell’epoca, gli anni 40 finalmente premiarono la sua pazienza è diventò velocemente una icona dell’industria cinematografica.
Partiamo proprio da allora, ripercorrendo quattro film che secondo l’umile opinione del sottoscritto sono i migliori della carriera di Humphrey Bogart.
Il mistero del falco (1941)
Iniziamo con un film che segna il primo balzo nella carriera di Humphrey Bogart in uno dei migliori noir della storia del cinema.
Tutto comincia con il detective privato Sam Spade, che accoglie nel suo ufficio una bella sconosciuta in cerca della sorella scomparsa.
La donna indica un pericoloso criminale come suo rapitore; ma il socio di Spade, invaghito di lei, decide di indagare di persona.
Purtroppo tutto va storto e qualcuno gli spara in pieno petto, lasciando il suo cadavere riverso in un fosso.
La polizia sospetta immediatamente di Spade, il quale non ha un alibi e inoltre intratteneva da tempo una relazione segreta con la moglie del socio.
Per uscire dalla lista dei sospetti, il detective decide di investigare di persona, smascherando un complotto che con la sorella della sua cliente non c’entra nulla.
Infatti, la donna e un trio di bizzarri delinquenti stanno cercando un raro e prezioso manufatto dei tempi delle crociate, un falco d’oro ricoperto di pietre preziose.
Dentro un gioco al massacro in cui tutti cercano di imbrogliare e incastrare tutti, Sam Spade dovrà ricorrere a tutta la sua astuzia per uscirne vincitore.
Humphrey Bogart entra di prepotenza nel mito portando alla vita il protagonista di uno dei migliori romanzi hardboiled di sempre.
Spade è il prototipo per eccellenza del detective affascinante e astuto, in lotta contro tutti gli uomini e desiderato da ogni donna.
Alla regia, John Huston ridefinisce il ruolo dell’eroe tratteggiando un uomo solo e bugiardo che si approfitta di ogni situazione a suo vantaggio.
La narrazione scorre in una serie di sequenze e dialoghi memorabili, rivelando un pezzo alla volta una trama che funziona come una bomba ad orologeria.
In conclusione, parliamo semplicemente di un film immancabile nella collezione di chiunque voglia essere un vero cinefilo.
Casablanca (1942)
Passando da una leggenda all’altra, ci spostiamo ora nelle calde lande deserte del Marocco, a Casablanca.
Siamo ai tempi in cui la minaccia nazista avanzava inarrestabile e paurosa nel cuore di tutta l’Europa.
Allora, la città africana era la meta di tutti coloro che desideravano espatriare verso gli Stati Uniti.
Partigiani, dissidenti politici e fuggiaschi dai lager si ritrovavano tutti nello stesso posto: il Rick’s Café Américain.
Potete facilmente immaginare che Rick non fosse altro che il nostro caro Bogie, impeccabile e impassibile nel suo immacolato completo bianco.
Fuggito come piccolo criminale da Parigi dopo l’occupazione tedesca, ora vive degli sporchi affari che avvengono nel suo club.
Ma il suo cuore torna a battere di nuovo, quando una donna che credeva perduta ricompare dal nulla cercando aiuto.
Casablanca è la perfezione fatta film, una storia meravigliosa al servizio dei migliori attori dell’epoca, su cui in testa ovviamente abbiamo Humphrey Bogart.
Il personaggio di Rick è solo apparentemente un furfante che vuole essere amico di tutti e nemico di nessuno.
Ma in realtà è solo un uomo dal grande cuore, il quale però è stato ferito in passato dalla meravigliosa Ingrid Bergman.
Al suo ritorno Rick reagisce inizialmente in modo irritato e sgarbato, rifiutando di aiutare lei ed il suo compagno a lasciare il Marocco.
Ma gli occhi dolci della donna e le note della mitica As Time Goes By faranno rinascere il vecchio amore dimenticato, così come il suo spirito di lottare per la resistenza.
Casablanca è uno tra i film che preferisco in assoluto, non soltanto tra i migliori di quelli con Humphrey Bogart.
Gli anni passano e i generi cinematografici cambiano e si evolvono. Ma io avrò sempre desiderio di tornare in quel magico mondo, sospeso nella materia di cui sono fatti i sogni.
Sabrina (1954)
Dopo uno dei melodrammi più famosi al mondo, passiamo a una delle migliori commedie di tutti i tempi.
Humphrey Bogart questa volta interpreta il figlio maggiore della ricca famiglia Larrabee, la più antica e potente dinastia di New York.
L’uomo è l’orgoglio dei suoi genitori e gestisce con successo le numerose e redditizie attività e aziende che portano il loro nome.
Purtroppo il fratello minore non è altrettanto brillante, almeno per quanto riguarda gli affari. Parlando invece di donne e divertimento, questo impenitente festaiolo è perennemente alla ricerca di una ex signora Larrabee.
Dopo tre matrimoni miseramente falliti, tuttavia, la famiglia approva finalmente quella che potrebbe essere una quarta moglie. Infatti, la ragazza è figlia di un’altra ricca famiglia che potrebbe portare a una lucrosa fusione aziendale.
Ma l’infelice figlia del loro autista, Sabrina, torna da Parigi trasformata in una bellissima donna, minacciando di mandare a monte il grande affare.
Billy Wilder scolpisce un monumento immarcescibile della storia del cinema, con personaggi fantastici ricchi di battute brillanti.
La commedia e il romanticismo si fondono in una miscela dove lo stile classico è ancora assolutamente moderno.
Come sempre, il bianco e nero resiste nel tempo cristallizzando un capolavoro immortale che attraversa ogni generazione.
Indimenticabile è l’allora poco più che ventenne Audrey Hepburn, la cui bellezza ed eleganza abbagliano in ogni inquadratura.
L’attrice interpreta con ironia e un velo di tristezza il brutto anatroccolo innamorato, che poi diventa un magnifico cigno adorato da tutti.
Per salvare il fratello William Holden da un altro matrimonio fallito, il maturo Humphrey Bogart deve corteggiarla al suo posto.
Sabrina è il tipico film che consiglierei a chiunque, adulti o bambini, da guardare da soli o con gli amici.
Quindi, se siete colpevoli del peccato mortale di non averlo mai visto, redimetevi subito e correte a recuperarlo.
Ore disperate (1955)
Infine arrivamo a un film molto diverso dai precedenti, dove stavolta Humphrey Bogart gioca il ruolo del cattivo.
Infatti, il vecchio Bogie è al comando di un trio di pericolosi evasi che si rifugia nella casa di una comune famiglia borghese.
Il piano è quello di aspettare fino alla mezzanotte, quando una loro complice porterà loro del denaro per la fuga.
Avendo una moglie, un figlia adolescente e un ragazzino, il capofamiglia capisce subito che è meglio non fare scherzi.
Ma nella casa iniziano i contrasti non solo con gli ostaggi, ma anche tra il gruppo di evasi.
Uno è un pericoloso bestione con poco cervello e troppi muscoli, mentre l’altro è il fratello più giovane e ingenuo del capo.
In aggiunta, Bogart non vuole soltanto avere i soldi, ma anche vendicarsi del poliziotto che lo umiliò pubblicamente durante il suo arresto.
Rivedendo nel padre della famiglia questo poliziotto, la situazione diventa sempre più tesa fino all’inevitabile faccia a faccia finale.
Humphrey Bogart strappa via la sua usuale maschera di eleganza e divertimento, entrando nei panni di un rude ergastolano dalle maniere spiccie.
Ore Disperate è tristemente uno degli ultimi film del grande attore, già debilitato dagli inizi di un tumore alla gola.
Tuttavia la sua interpretazione rimane memorabile, onorevolmente affrontato da Fredric March in un duello psicologico di quasi due ore.
La loro lotta riflette il conflitto di una intera nazione, divisa tra poveri proletari e ricchi e grassi borghesi dalle lussuose ed enormi ville.
Questo logorante gioco al massacro sostiene una sceneggiatura che a volte sfida le regole della probabilità, restando comunque avvincente fino alla fine.
Negli anni 90 Michael Cimino dirigerà un remake omonimo con Mickey Rourke a ereditare il ruolo del vecchio Bogie che, seppure valido, non raggiunge i momenti migliori del film originale.
Voi cosa ne pensate invece? Conoscete questi film con Bogart, oppure ne preferite altri? Aspettando con rispetto il vostro parere, vi invito come sempre a visitare il mio sito per altri consigli di cinema:
