Gianluca Rando: una chitarra come compagna di viaggio

Ritratti” è il titolo dell’ultimo lavoro discografico del chitarrista Gianluca Rando.

Accompagnato dai camei degli attori Maria Grazia Cucinotta, Enzo Decaro e Maurizio Marchetti. Una vita in viaggio, centinaia di esibizioni sui palchi italiani, in compagnia della sua fedele chitarra.

Sono sempre stato innamorato del suono della chitarra. Credo che alcune opere scritte per questo strumento abbiano la rara capacità di tratteggiare la complessità dell’animo umano.

Ricordo quando, da bambino, il mio maestro mi fece ascoltare per la prima volta “Capriccio Arabo”, scritto dall’argentino Francisco Tarrega nel 1892. Il suono malinconico, le sospensioni e le improvvise accelerate della dinamica della scrittura, i chiaroscuri degli accordi minori e maggiori, m’incantarono con la loro bellezza eterna.

Con il primo movimento de “La Catedral”, un preludio composto nel 1938 dal paraguaiano Augustin Barrios, capii che la chitarra classica poteva essere lo strumento adatto a materializzare i fantasmi della mia malinconia, sensibilità e inquietudine. Da adolescente, “Yesterday” dei Beatles ed “Emozioni” di Lucio Battisti & Mogol, m’insegnarono che la bellezza può essere racchiusa anche in una forma molto semplice. E che la chitarra poteva essere, con la giusta melodia e le giuste parole, uno degli ingredienti di quei piccoli magici oggetti sonori chiamati “Canzoni”.

Da allora è sempre stata la mia compagna di scrittura. Oggi mi considero un cattivo discepolo di questo strumento, perché ne ho abbandonato lo studio. Mi dedico più alla scrittura, all’arrangiamento e all’armonia, e per queste discipline utilizzo il pianoforte.

Ma i primi amori non si scordano mai. La chitarra rimane sempre per me una panacea, un’amica fidata, il mezzo magico con cui interfacciarsi all’anima.

“Sono una persona piena di polvere e chitarre

Una citazione di Syd Barrett, fondatore e leader dei Pink Floid, che penso rappresenti perfettamente Gianluca Rando, l’ospite di questa recensione di Masterclass di Zetatielle Magazine.

L’occasione per presentarvelo è la pubblicazione del suo quattordicesimo lavoro discografico dal titolo “Ritratti”. Una raccolta di dieci brani inediti, prodotta da Gianni Gandi e distribuita in 250 paesi del mondo dalla Mediterraneos Production, che ha come protagonisti la chitarra, il carisma e l’immensa esperienza sui palcoscenici, di questo talentuoso chitarrista messinese.

Gianluca rando -Un collage di immagini dell'artista

Gianluca Rando suona la chitarra dall’età di dodici anni. Ha al suo attivo una lista infinita di concerti e collaborazioni. Vi basterà dare una veloce occhiata al suo sito ufficiale per scoprire i nomi di Sagi Rei, Nino Frassica, Serena Autieri, Marina Suma, Nico Di Palo dei New Trolls, Barbara Cola, Chiara Taigi, Enrico Montesano, Massimo Lopez, Gianfranco D’Angelo, Dodi Battaglia, Caterina Vertova, Ricky Portera e Maria Grazia Cucinotta, solo per citarne alcuni.

E proprio all’interno di “Ritratti” troviamo le affettuose dediche di Maria Grazia Cucinotta, Enzo Decaro e Maurizio Marchetti.

Enzo Decaro: “Il tuo viaggio prosegue tra suoni e colori, ricerca e tradizione, melodia e innovazione. Tra rose romantiche e altre suggestioni, tutte in forma di ritratti, ci conduce tra virtuosismi, mai leziosi, e pensieri messi in note in un mondo bellissimo da cui lasciarsi avvolgere, coccolare e qualche volta sorprendere: il mondo della musica che, quando ‘scende’ dalle sue misteriose dimore e si fa suono, ci ricorda il bellissimo Creato cui apparteniamo e che, a volte, ci appartiene. Buon Viaggio ancora”.

Maria Grazi Cucinotta in una foto a destra, a sinisra una sua citazione

Maurizio Marchetti: “Come sempre la tua chitarra canta con voce argentina le melodie del mondo. Parafrasando una famosa definizione del tango – la tua musica è un pensiero malinconico che si ascolta sorridendo”.

Gianluca non è nuovo a queste dimostrazioni di affetto: in occasione del venticinquennio della sua carriera, Aquarium Studio e GB Storica Arte, pubblicarono un docufilm con la sua storia e le dediche di tantissimi artisti famosi e colleghi.

La copertina dell'album ritratti di Gianluca rando

Masterclass 1

La foto di copertina di “Ritratti” – realizzata da Gabriele Falcone per Artwork di Sharon Marti – immortala Gianluca sui binari di una linea ferroviaria. Metafora del suo lungo viaggio di artista, e del traguardo raggiunto con il suo 14esimo album da solista.

Le tracce del disco esplorano l’universo della chitarra classica, con brani che potrebbero appartenere a colonne sonore di pellicole famose.

Le tracce “Oceano”, “Senza veli”, e “Ritratti”, brano che dà titolo all’album, sembrano rubate al film “Il Ciclone” di Leonardo Pieraccioni., e rivelano l’inscindibile anima latina di questo strumento.

Le atmosfere malinconiche, sensuali ed estatiche del film Lezioni di Tango” di Sally Porter,sono evocate dai ballabili “ Con una rosa”, “È per te”, “Non è la nostalgia, che si muovono tra habanera, milonga, tango e bossanova.

All’ascolto di “Piazza Navona” e “Secondo tempo”, chiudendo gli occhi, è facile immaginarsi sul set dell’indimenticabile capolavoro di William Wyler, “Vacanze Romane”, mentre Gregory Peck e Audrey Hepburn sfrecciano su una mitica Vespa V31, per le strade affollate di una Roma degli anni cinquanta.

Completano l’album due intense ballad: “Destini coraggiosi”, in cui ci si aspetterebbe solo l’apparire della voce di Pino Daniele a completare la magia sonora, e “Romantica e distratta”, la traccia numero sette, una delle canzoni portanti dell’album, che è accompagnata da un videoclip girato a Villa Ida, Messina, con la partecipazione della scrittrice, giornalista e attrice Valentina Di Salvo.

Masterclass 2

Nel corso della sua carriera Gianluca Rando ha pubblicato diversi album: “Blu”, “Mediteranneo”, “Scenary”, “Alba Occidentale”, “Stagioni diverse”, “Raya”, “Eoliana”, “Aeolian Charme”, “Baile De la Noche”.

In “Ritratti” ha curato ogni arrangiamento e suonato tutti gli strumenti che fanno da tappeto sonoro alle melodie chitarristiche del disco.

Sono stati utilizzati suoni percussivi naturali come il Cajon e le tecniche andalusiane del Golpe e Rasgueado, tipiche del flamenco. Il suono caldo e avvolgente del basso arriva dagli strumenti vintage Fender Jazz del 1975 e Fretless del 1974. Un Professional Jazz Modern a 5 corde, un pianoforte ¼ di coda Welmar e un contrabbasso 2/4 di liuteria, fanno timidamente capolino tra le tracce sonore.

 Il suono protagonista della chitarra di Gianluca – in cui si percepiscono le influenze di chitarristi storici e moderni quali Luis Salinas, Paco Di Lucia e Dodi Battaglia– è affidato a una Yamaha Silent SLG 200 customizzata in reference Godin. Uno strumento moderno che, per la sua versatilità e facilità di trasporto, rappresenta l’inseparabile compagna ideale per il girovagare zingaresco, sui palchi di tutta Italia, di Gianluca.

Gianluca Rando in primo piano intento a suonare una chitarra acustica

La piacevolezza dell’album ricorda le grandi opere di Fausto Papetti degli anni 70. Dove eleganti esecuzioni pop erano al servizio dello strumento principale, un sax alto Selmer Mark VI del 1958.

Affidare a uno strumento solista carismatico, come la chitarra, il sax o il violino, l’interpretazione delle melodie, dà vita a un mix sonoro delicato e a canzoni senza tempo. Un genere musicale raffinato e non invadente, che deve il suo successo perché adatto a ogni circostanza d’intrattenimento.

Centinaia di concerti, migliaia di chilometri. Curioso, chiedo a Gianluca, dove trova il tempo per scrivere le sue composizioni.

GL << Questo disco è frutto di tanti appunti diversi, presi durante i concerti. È paradossale, ma molti brani nascono proprio durante i soundcheck. Per la gioia dei fonici che devono attendere, nel pieno delle prove, io possa scrivere su un pentagramma, o una nota vocale del cellulare, le idee appena trovate. Idee che molte volte nascono inseguendo improvvisazioni. Dettate dalla magia del momento e ispirate dalla suggestione dei luoghi, dal calore del pubblico >> dice sorridendo.

un collage fotografico di album

“La miglior lezione al mondo è poter osservare i maestri al lavoro”

Non è una citazione di Socrate o Platone, ma di un più recente mostro sacro della musica: Michael Jackson.

Credo che uno dei passaggi più fortunati del cammino d’ognuno di noi, dovrebbe essere poter incontrare qualcuno in grado di trasmetterci la passione per un oggetto, un’idea, una filosofia.

Rammento perfettamente il mio primo incontro con la chitarra e ne conservo un ricordo nitido, magico, bellissimo. Un vero e proprio innamoramento.

In particolare, la chitarra classica è uno strumento apparentemente non moderno. Legato, erroneamente, per alcuni, a un tipo di musica accademica, antica. Al massimo cantautoriale.

Per questo motivo insignirei Gianluca Rando del titolo di Ambasciatore della Cultura.

Perché mi piace immaginare che a ogni suo concerto – attraverso la sua passione, maestria, la sua chitarra, e le sue canzoni, che spaziano in ogni tempo e genere musicale – qualche giovane anima curiosa colga quella scintilla che fa accendere l’amore per la musica e per questo immortale strumento.

Regalando all’universo un nuovo sognatore. Forse un futuro grande chitarrista.

Gianluca Rando presenterà, questa estate, sui palchi di tutta Italia, il suo nuovo lavoro discografico.

Potrete tenervi aggiornati sulle date più vicine a voi, consultando le pagine ufficiali dell’artista: Facebook, Instagram e il canale YouTube.

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Gae Capitano
Gae Capitanohttps://gaecapitano.it/
Paroliere, compositore, arrangiatore e musicista italiano. Disco d’Oro – Disco di Platino – Finalista Premio Tenco – Vincitore Premio Lunezia Autori- Vincitore Premio Panchina, Resto del Carlino – Vincitore Premio Huco- Finalista Premio De Andrè – Valutazione Ottimo Mogol e Docenti Centro Europeo di Toscolano