“La casa sul mare” di Chiara Ragnini

In equilibrio tra pop e canzone d’autore, “La casa sul mare”, l’ultimo lavoro della cantautrice ligure Chiara Ragnini, vince il Premio Internazionale “Stellina” di Viareggio

Mi perdonerà la bella e talentuosa Chiara Ragnini, l’artista ospite di questa recensione della rubrica “Masterclass” di Zetatielle Magazine, se per parlare del suo ultimo lavoro discografico  –  vincitore in questi giorni del Premio Internazionale “Stellina” di Viareggio  – mi spingerò, controvento, molto lontano. Precisamente fino all’estate del 1985, quando Chiara era ancora una bambina e la sua brillante carriera musicale solo uno dei possibili scenari di un futuro immaginario.

La casa sul mare”, nasce come messaggio d’amore per la propria famiglia e i luoghi dove da alcuni anni vive. Lei, nata a Genova, si è trasferita nell’antico borgo di Lingueglietta, riconosciuto uno dei più belli d’Italia. Arroccato sulla collina di San Lorenzo al mare, nel ponente Ligure, poco distante dalla più appariscente e vanitosa Sanremo.

“Dedicato a tutti i luoghi che sentiamo casa”, cita una frase sul finale del bellissimo videoclip.

«La sua canzone parla dell’odore della terra dopo la pioggia. Degli archi di pietra delle case marinare, oggi dipinte di colori pastello. E’ la Liguria degli scorci di cielo e mare rubati da torri medievali diroccate, che la vegetazione ha rapito, sugli antichi sentieri impervi dei contrabbandieri di sale e acciughe. Dove deja-vù di pirati saraceni e leggende, sembrano portare ancora verso viaggi lontani, oltre le colonne d’Ercole. Immersi nello scenario colorato di una natura ribelle, cresciuta nel vento degli spazi verticali e angusti delle montagne affacciate sul mediterraneo occidentale. Tra i profumi di olivi, limoni, alloro, carrube, pini, ginepri, cipressi»

“Riconosco questa strada, ne immagino l’odore, sa di pioggia e temporali che fanno spazio al sole, sa di pioggia e temporali, che fanno spazio a noi”, recita il passo centrale della canzone.

chiara ragnini - la copertina del nuovo singolo che raffigura una barca vista da''alto, nell'azzurro del mare
Chiara Ragnini – La copertina di “Una casa sul mare”

Chiara Ragnini

Lei non lo sa. Ma conosco e amo i luoghi che descrive. E quando ho ascoltato la prima volta la sua canzone, è stato come lasciarsi trasportare in un piccolo viaggio nel passato.

Nel 1984 la Rai organizzò un concerto di Natale ambientato in una caserma, e richiamò alcuni militari di leva che risultavano in qualche modo musicisti professionisti. In quell’orchestra improvvisata –formata da violinisti classici, autori, chitarristi e bassisti rock e jazz, cantautori folk, millantatori, cantanti lirici e musicisti da bar– di ogni regione d’Italia, nella formazione c’eravamo anche io e Luca.

Luca era un bravo batterista e il nostro incontro fu in qualche modo romanzesco. Nei momenti di pausa dalle prove generali, lavoravo ai miei brani (come Chiara, ho sempre scritto canzoni) e, pensando di essere da solo, li cantavo nelle mezze luci del teatro deserto. Un giorno vidi uscire da dietro le quinte questo ragazzone che piangeva dopo aver ascoltato un brano che avevo scritto per una ragazza di cui ho dimenticato il nome. E dal quel momento – e da quel concerto trasmesso in televisione, cui siamo in qualche modo sopravvissuti– Luca è un amico fraterno. Anche se ci vediamo poco. Ma ci sono legami che hanno radici così forti per cui il tempo, e il potersi frequentare, diventano dettagli secondari.

Luca, oltre che un grande musicista, era un simpatico conoscitore di tutte le imprecazioni ingiuriose e irreverenti del suo dialetto ligure. E, al tempo stesso, una persona dalla sensibilità estrema, profondo conoscitore delle arti e filosofie orientali. In un oceano di esistenze superficiali, a volte le anime che vibrano delle stesse frequenze non comuni, s’incontrano.

Nell’estate dell’ottantacinque, finito il servizio militare, mi ospitò nella sua casa di campagna, proprio nelle colline tra San Lorenzo al mare e Linguglietta. In una San Lorenzo ancora dimenticata dai turisti e cristallizzata come in uno scatto fotografico agli inizi del novecento. Una estate che mi regalò ricordi cui, da sempre, sono particolarmente affezionato.

«Una notte restammo svegli sul tetto di una roulotte senza ruote, nel buio assoluto di una collina lontana chilometri dalle case e dalle persone, da tutto e tutti. A parlare di ragazze, sogni, spiritualità e musica. In un silenzio indescrivibile. Sospesi tra il mare in fondo all’orizzonte, illuminato dalla luna e le luci del litorale, e una volta celeste di costellazioni, luci misteriose e stelle cadenti. Che non ho mai avuto più la fortuna di vedere, così belle, in nessun altro momento della mia vita. Un attimo di magia. Complici l’età, l’attimo fuggente, le speranze del futuro che doveva arrivare e quello specifico punto dell’universo, in qualche modo unico.»

chiara ragnini in un collage di immagini
Chiara Ragnini

La casa sul mare

La canzone di Chiara Ragnini, parla di quei luoghi, nella visuale moderna dei nostri giorni, che non ne ha intaccato minimamente il fascino.

Chiara è in grado di spaziare su generi musicali diversi, sperimentati in canzoni come “In ogni angolo del mondo” o “Un colpo di pistola”. Ma è particolarmente interessante quando si muove tra folk e canzone d’autore. La sua scrittura delicata si era già rivelata in brani come “Tra caos e paura” o “La sera è ormai notte”, che vi consiglio di riscoprire. Il testo di quest’ultima, pubblicata nell’EP ”Disordine”, è un adattamento della bellissima poesia del filosofo e giornalista piemontese Fulvio Romano, composta nel 1968 e dedicata a Gloria, sua moglie. Molto bello l’aneddoto legato a questa collaborazione. Che vede Fulvio e Gloria imbattersi, qualche anno fa, nella voce lontana di Chiara, nei labirinti dei carrugi, e decidere di inseguirla –  incantati come i marinai con le sirene di Ulisse – fino a incontrarla per conoscerla e complimentarsi con lei.

I premi e i riconoscimenti

Chiara Ragnini scrive canzoni dall’adolescenza e da allora non ha più smesso. Durante la sua carriera ha ricevuto importanti riconoscimenti come il Premio Lunezia, il Premio Dionida, il Premio InediTo, Premio Sergio Endrigo, Targa Siae al Biella Festival.

Senza fine la lista delle sue esperienze, che vi consiglio di scoprire sul suo sito ufficiale. Finalista di concorsi dedicati alla canzone d’autore (Premio Bianca d’Aponte, Genova x Voi, Premio Janis Joplin), ha partecipato a festival e rassegne (Il Tenco Ascolta del Club Tenco, Collisioni Festival, Casa Sanremo) e ottenuto passaggi radiofonici e televisivi nazionali (IsoradioRAI Radio Live, Roxy Bar di Red Ronnie, Mezzogiorno in Famiglia RAI Due, RTL 102.5, Radio1 RAI).

Ospite più volte del Club Tenco e della sede Ligure del TGR in diretta su RAITre, ha condiviso il palco con artisti del calibro di Omar Pedrini, Zibba, Irene Fornaciari, Nathalie, Yo Yo Mundi, Dolcenera, Vittorio De Scalzi e molti altri. Partecipa come corista allo spot tv Tutti Cantano Sanremo e commenta il Festival in diretta su RaiPlay dal truck di Radio RAIDue. Partecipa a Mezzogiorno in Famiglia in diretta su RAIDue vincendo la sfida canora.

E’ spesso accostata agli artisti della nuova scuola cantautorale genovese, guadagnandosi ampio spazio in pubblicazioni dedicate (Genova e la canzone d’autore, Banca Carige e Club Tenco, 2015; Genova. Storie di canzoni e cantautori, Editrice Zona, 2011; Cantautori e cantautrici del nuovo millennio. Il dizionario, Iacobelli Editore, 2023).

chiara ragnini - un collage di foto riguardante la copertina dei suoi album

Discografia

Ha al suo attivo diversi album. Ne “Il Giardino di Rose” del 2011 si fa conoscere da critica e pubblico per la sua verve romantica e cantautoriale. Con ”La Differenza”, pubblicato nel 2017, esplora musicalità elettro-pop. Nel 2022, ritorna alla canzone d’autore con l’EP “Disordine”, prima menzionato, registrato in chiave acustica nel suo home studio, fra gli ulivi dell’entroterra ligure. Nel 2021 esce il suo primo disco di cover intitolato “Homeplay vol.1 – Canzoni buone dal focolare di casa”, dove reinterpreta in chiave acustica, canzoni di Gino Paoli, Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè, Joni Mitchell, Lisa Stansfield , Suzanne Vega.  “La casa sul mare” è il suo ultimo lavoro discografico.

Come per tutte le canzoni di Chiara, “La casa sul mare” è una ballad nata con voce e chitarra. In seguito l’arrangiamento virerà verso sonorità più rock e folk grazie all’intervento di un sound che, oltre le chitarre di Chiara e Simone Mazzone, vede Max Matis al basso, Andrea Leoncini al pianoforte e Matteo Ferrando alla batteria.

Conosco Chiara da anni e considero questo brano uno dei migliori in assoluto del suo repertorio, dove le belle canzoni certo non mancano.

In quest’opera si azzerano le piccole spigolosità compositive e le divagazioni stilistiche che sono una delle sfaccettature della sua vitale creatività. L’universo della sua scrittura introspettiva, che ha radici profonde nel mondo del folk country, diventa perfettamente messo a fuoco. Con Grazia Di Michele, Paola Turci e pochissimi altri nomi, Chiara è una delle rare artiste credibili in Italia, su questo terreno sonoro.

Masterclass

La casa sul mare” è una bella prova di maturità artistica. Il suono e la sua immagine tersa ed elegante da songwriter americana, che ricordano la Carole King di “Tapestry”del 1971, collimano. Trovando un fortunato equilibrio.

Chiara sceglie, per portarci nella storia de “La casa sul mare”, una suddivisione metrica di 6/8. Un tempo molto suggestivo per il mondo chitarristico. Una cadenza lenta e ballabile, cugina del valzer, che la cultura musicale ha nel tempo legato ai racconti confidenziali. Luciano Ligabue, che in questo genere è un assoluto maestro, l’ha utilizzata per capolavori come “Certe notti” e “Ho imparato a sognare”.

La scrittura è raffinata, e ricorda in molti punti quella di Niccolo Fabi. In particolare per le costruzioni letterarie.

“[…] È una danza efficace e temuta quella fra la preda e il suo cacciatore / un incontro nel bene e nel male, senza fare rumore […] Un pezzetto di terra per curare i miei sogni e le tue aspettative / calpestando le foglie appassite per far spazio ad un nuovo raccolto / ci si sporca le mani e le unghie per riuscire a donare il meglio di sé / è fatica che ripaga sempre: l’ho imparato da me […] Una casa sul mare / come culla e rifugio per i tempi più duri / che profuma di buono / di vestiti puliti e di frutti maturi / un giardino, un pallone, due bimbi e l’estate che non vuole andarsene via / si rincorrono come le dita su una fotografia […] “

Bello. La ricerca di serenità e classe è il comune denominatore di testo e musica.

la cantautrice in primo piano, indossa un giubbotto di pelle nera e imbraccia una chitarra

Masterclass 2

Ad occhi chiusi, si rivelano i piccoli dettagli musicali. Il basso utilizza, dall’inizio della seconda strofa alle successive, un primo rivolto che lascia per due battute la melodia delicatamente sospesa, per poi ricadere velocemente nel senso di sicurezza della fondamentale dell’accordo di IV grado. La chitarra solista, tra country e rock, porta un retrogusto agrodolce alla tenue tessitura musicale generale, rispondendo a ogni frase del canto. Canto che diventa particolarmente confidenziale e caratteristico nella pronuncia di parole quali “ Immagino”e “ Pioggia”. I cori doppiano, sapientemente, la linea melodica dei bridge (01:09- 02:34) e dei ritornelli (01:26-02:51).

I ritornelli sono costruiti su un incipit di inaspettati accordi in minore, che donano al brano una nota di velata malinconia. E spezzano l’attesa armonica quando, sul finale, vanno a sostituire l’accordo di dominante (03:56). Preparando il brano alla sua chiusura (04:00, “Sa di pioggia e temporali”), dove gli strumenti si arrestano, lasciando una bellissima, emozionante, velocissima ed essenziale coda sospesa (04:03 “Che fanno spazio a noi”).

Deliziosamente cinematografica la fine del videoclip, dove –  dopo alcuni secondi di silenzio  –  la base strumentale riprende a 04:11 per accompagnare le immagini e i titoli di coda.

La voce di Chiara è la chiave di lettura di tutto: trasmette la dolcezza e solarità della storia, rimanendo sempre intellegibile e trasparente. Una caratteristica timbrica che è uno dei segreti, sotto gli occhi di tutti ma poco appariscente, del successo di artiste internazionali come Laura Pausini.

la cantautrice, capelli biondi e lunghi, indossa un giubbotto di pelle nera

Una nota di gossip legata al videoclip

Curato da Ithil Factory, Imperia, con la direzione di Fabrizio Noè, e un team di collaboratori tra cui Eugenio Ripepi , CagliostroMichele Patti, che partecipa anche come direttore della fotografia. Il video ha ottenuto il patrocinio del Comune di San Lorenzo al Mare (IM), del CIV Il Giardino di Magdala e dell’Associazione Guide Turistiche di Liguria per il valore territoriale del progetto.

Chiara ha mancato di poco la possibilità di una promozione nazionale davvero originale. Che l’avrebbe portata su tutti i notiziari e Tg, come una sorta – davvero improbabile- di Margot di Lupin. Durante le bellissime riprese in mare, dominate dall’azzurro delle scenografie aeree, la produzione, infatti, si è accorta di aver sbagliato barca, e che il vero proprietario era all’oscuro della sua mancanza e utilizzo.

Naturalmente poche telefonate sono bastate a sistemare la faccenda, e il proprietario è stato felice di poter far parte del progetto.

Mi scuso con Chiara, per aver divagato con i miei nostalgici racconti del passato. Grazie al mio amico Luca, per essere in qualche modo sempre presente a parlare di musica , come quella notte sul tetto della roulotte. Grazie ai lettori di Zetatielle Magazine per essere arrivati sino a questo punto dell’articolo. Per alcuni di noi la musica è anche questo: ingenua passione, storie di vita, bellezza nascoste tra le righe.

Non perdete l’occasione di ammirare e farvi conquistare dalla bravura di Chiara Ragnini, questa estate sui palchi di tutta Italia.

Potete seguire Chiara Ragnini su Facebook, Instagram, Twitter, sul canale YouTube e sul sito ufficiale.

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Gae Capitano
Gae Capitanohttps://gaecapitano.it/
Paroliere, compositore, arrangiatore e musicista italiano. Disco d’Oro – Disco di Platino – Finalista Premio Tenco – Vincitore Premio Lunezia Autori- Vincitore Premio Panchina, Resto del Carlino – Vincitore Premio Huco- Finalista Premio De Andrè – Valutazione Ottimo Mogol e Docenti Centro Europeo di Toscolano