La paura fa 90 – Prepariamoci ad Halloween con alcuni horror anni novanta

Come tutti gli anni, Halloween è di nuovo alle porte e per noi cinefili questo vuol dire che è il momento di qualche buon horror, perciò perchè non tirarne fuori qualcuno dai cari vecchi anni 90?

Non voglio per forza fare il nostalgico secondo cui i film di una volta erano meglio di quelli di oggi, anche perchè ad esempio l’anno scorso, sempre nello stesso periodo, vi avevo consigliato una serie di horror che erano tutti molto recenti.

Quello che amavo principalmente degli anni 90 era la leggerezza e ironia che con il tempo il cinema sembra aver perso, non soltanto nel genere horror ma anche negli action o i film di fantascienza.

Oggi sembra che tutto debba essere per forza maledettamente serio per essere preso sul serio, alla ricerca di un noioso realismo che francamente non credo importi davvero a qualcuno.

Per questo preferisco un piccolo film come Punto di non ritorno, dove i protagonisti scoprono un portale verso l’inferno in una astronave alla deriva nello spazio; piuttosto che la fantascienza inutilmente spocchiosa e filosofica di Interstellar, sebbene io ammiri l’abilità e la tecnica di un regista come Christopher Nolan.

Naturalmente Halloween è soltanto una scusa per parlare dei film che più ci appassionano e sono riusciti a entrare nei nostri ricordi, come ogni volta in cui trovo un argomento di cui parlare attorno al quale consigliare una manciata di film che più hanno colpito la mia immaginazione.

Ad esempio avevamo già parlato di horror automobilistici senza bisogno che fosse Halloween, oppure ancora divisi in un film a episodi, come fossero piccole puntate di una serie che sono simili ma differenti tra loro.

Perciò spero che vi piacciano la suspance, i fantasmi oppure gli spettacoli gore, perchè eccoci finalmente arrivati sulla linea di partenza con i consigli di oggi.

Vampires (1998)

Vampires 1998 Halloween Horror anni 90

Cominciamo la serata con uno dei più grandi maestri della settima arte, ovvero l’unico e solo inimitabile John Carpenter.

Verso la fine degli anni 90 il regista non se la passava molto bene, lontano dal successo del celebre horror Halloween del 1978 e reduce dal bruciante flop di Fuga da Los Angeles, divertente seguito di Fuga da New York.

Deluso dai suoi fans che lo criticarono ferocemente, tornò alle origini con questa fantastico horror che rivisita il mito del vampiro con una rude estetica western.

In questa storia seguiamo un gruppo di cacciatori che, incaricati dalla chiesa cattolica, vagabondano nel Nuovo Messico per eliminare quello che resta di un branco di questi feroci succhiasangue.

Dopo che distruggono il rifugio, il loro maestro si vendica attaccando i cacciatori durante notte e uccidendoli quasi tutti.

Gli unici due sopravvissuti si mettono quindi sulle sue tracce, assieme a una delle vittime che condivide un legame telepatico e potrebbe riuscire a scovarlo.

Si unisce a loro un giovane prete che, essendo uno studioso di storia del mito vampiresco, crede che il maestro sia in cerca di una antica reliquia per officiare un rito e sconfiggere la luce del giorno, diventando praticamente immortale.

L’idea di base di Vampires vale da sola il prezzo del biglietto, ovvero unire i sanguinolenti vampiri da B-movie a dei pistoleri che sembrano usciti da un western di Sergio Leone.

Inoltre possiamo vedere il simpatico mascalzane James Woods tornare finalmente protagonista dopo il famoso Videodrome di David Cronenberg.

Infatti, pur essendo un attore dal carisma eccezionale, purtroppo nel corso degli anni troppe volte è stato relegato al solo ruolo di comprimario o caratterista.

Perciò, per una volta, godiamoci la sua strepitosa performance in primo piano sotto la guida di uno dei più grandi artigiani del cinema popolare di tutti i tempi.

Relic – L’evoluzione del terrore (1997)

Relic 1997 Halloween Horror anni 90

Torniamo a parlare di un regista che ho sempre apprezzato, Peter Hyams, del quale non molto tempo fa avevo consigliato l’ottimo Atmosfera Zero nell’articolo riguardo il compianto Sean Connery.

Come allora restiamo nel campo della fantascienza, ma visto che siamo nei giorni di Halloween ovviamente è deliziosamente condito con ampie manciate di horror direttamente dagli anni 90.

Tutto comincia nella lontana Amazzonia, con uno scienziato impegnato nella raccolta di alcune strane piante che per sua sfortuna avranno un effetto devastante.

Dopo la sua morte, le sue ricerche e i campioni raccolti vengono spediti ai suoi colleghi che lavorano al museo di Chicago.

Ma la cassa contiene anche qualcosa di molto più pericoloso, nato nella foresta e che ha bisogno di nutrirsi del patrimonio genetico di ogni animale che incontra.

Immediatamente cominciano ad accadere strane morti e alcuni testimoni raccontano di una creatura mostruosa che si aggira negli immensi corridoi del museo.

Ma una grande mostra sta per iniziare da un giorno all’altro, così il direttivo del museo nega qualunque problema per non scoraggiare il pubblico a partecipare all’evento.

Un tenente della polizia e una bella scienziata saranno gli unici a cercare di impedire che la mostra diventi un enorme buffet dove questo mostro potrà abbuffarsi a volontà di cervelli umani.

Volendo essere onesti questo film non ha troppa originalità o inaspettati colpi di scena che non abbiamo già visto in altri horror simili.

Ma la solida esperienza di Peter Hyams e il carisma di due star come Penelope Ann Miller e Tom Sizemore trasformano quello che poteva essere un semplice copia/incolla di altri cento horror in una claustrofobica ed entusiasmante caccia al mostro.

Perciò è il genere migliore con cui riempire la vostra serata di Halloween, soprattutto tutti quelli che trovano noioso passare del tempo in un museo!

Ultracorpi – L’invasione continua (1993)

Ultracorpi 1993 Halloween Horror anni 90

Ho detto diverse volte di non essere proprio entusiasta delle dozzine di remake e reboot che affollano da sempre i cinema, ma ovviamente esistono le debite eccezioni.

In questo caso per il vostro Halloween parliamo del secondo remake di L’invasione degli ultracorpi, horror degli anni 50 indimenticabile nonostante lo sfregio dello stupido happy ending imposto dalla produzione.

Il primo remake era un ottimo fim del 1978 di Philip Kaufman con il grande Donald Sutherland come protagonista e nel 1993 la Warner Bros decise di realizzare un altro remake, affidandolo ad Abel Ferrara che, reduce dal capolavoro Il cattivo tenente, probabilmente accettò soltanto per puri motivi economici.

Comunque, pur essendo palesemente un horror su commissione, conserva il taglio drammatico e carnale di un regista che non ha mai conosciuto mezze misure.

La storia parla di una famiglia che va a vivere vicino a una base militare, dove il padre dovrebbe proseguire i suoi esperimenti sulla strana flora locale.

Ma le piante sono più pericolose di quanto credesse, intrufolandosi nelle case di nascosto e assorbendo l’essenza delle persone per poi creare una copia identica nel corpo, la mente e i ricordi.

Queste copie sono prive di ogni emozione e agiscono come una mente collettiva, sostituendo lentamente ogni singolo abitante della città, ma qualcosa va storto quando ci provano con la famiglia dello scienziato.

A quel punto la famigliola deve fuggire mentre l’invasione silenziosa si allarga oltre i confini della piccola città, diventando una minaccia a livello planetario.

Terry Kinney è il più convincente nel ruolo dello scienziato/padre, il più importante della sua carriera direi, assieme alle bellezze Gabrielle Anwar e Meg Tilly che interpretano rispettamente la giovane figlia ribelle e l’inquietante mamma sostituita dagli invasori.

Insomma, un remake in grande stile che modernizza senza sminuire un classico di tutti i tempi.

La morte ti fa bella (1992)

La morte ti fa bella 1992 horror

Da un horror fantascientifico con sfumature vagamente erotiche come quello di Ferrara, passiamo ora a un film con cui passare un Halloween decisamente più divertente.

Alla regia stavolta c’è Robert Zemeckis, autore di culto per almeno due generazioni con la spassosa saga di Ritorno al futuro e successi che hanno fatto incetta di Oscar come Forrest Gump.

Questa volta ci racconta di una lotta mortale tra due donne, cosiddette amiche, che si sfidano cercando costantemente di essere più belle e di successo della rivale.

Dopo che una seduce e sposa il valente chirurgo fidanzato dell’altra, questa finisce in manicomio perdendo il senno e la forma fisica, diventando una pazza obesa che medita vendetta.

Molti anni dopo le amiche/nemiche si incontrano ancora, ma per l’amica obesa il tempo non sembra essere passato e anzi è più bella e in forma che mai.

L’altra batte in ritirata per la vergogna, supplicando i medici di farle altre operazioni chirurgiche che ormai non servono più a nulla.

Ma a questo punto trova l’aiuto di una strana setta segreta, che le propone un costoso elisir che la riporterà e farà restare eternamente alla sua gioventù.

Anche l’amica aveva preso lo stesso intruglio magico, così le due donne possono riprendere la lotta ad armi pari.

Tuttavia quando si uccidono reciprocamente, scoprono che l’elisir funziona anche oltre la morte continuando a mantenerle in vita nonostante i loro corpi cadano a pezzi.

La morte ti fa bella è una meravigliosa parodia anni 90 sull’ossessione per la bellezza ad ogni costo, con due bellissime attrici come Meryl Streep e Goldie Hawn che diventano degli zombi horror degni della prima fila in una parata di Halloween.

Robert Zemeckis firma una commedia nera che distrugge la stupida vanità delle star di Hollywood, per una allegra serata dalle sfumature mostruosamente grottesche.

Un gatto nel cervello (1990)

Un gatto nel cervello 1990 horror

Concludiamo questa carrellata di Halloween con uno dei massimi esponenti fino agli anni 90, Lucio Fulci, indiscutibile artista dell’horror che sfortunatamente ha lavorato tutta la vita con budget ridottissimi.

In questo caso il regista interpreta coraggiosamente sè stesso, senza vergogna e senza il minimo pudore, descrivendo un personaggio così ossessionato da avere turbe psichiche e incubi costanti.

Decide perciò di andare da uno psichiatra, sperando di uscire dal vortice di follia che sta rovinando anche il suo lavoro sui miserevoli set dei suoi horror a base di sesso e violenza.

Allo stesso tempo per tutta Roma spuntano ovunque cadaveri orribilmente fatti a pezzi come nelle visioni del regista.

Questi inizia a temere di essere proprio lui l’assassino, mentre la terapia si fa sempre più strana e anche il suo psichiatra sembra avere qualcosa di terribile da nascondere.

Ammetto di non essermi mai avvicinato troppo a conoscere Lucio Fulci in gioventù, pur avendo visto moltissimi dei suoi film che passavano a tarda notte senza neanche sapere che fosse lui il regista.

L’elitè cinematografica lo ha sempre snobbato come un bimbo mascherato ad Halloween, guadagnando un poco di popolarità solo verso la fine degli anni 90, quando l’astro nascente Quentin Tarantino dichiarò nelle sue prime interviste l’amore verso i suoi horror.

Durante la presentazione di Le Iene il regista ostentò la sua ammirazione verso il geniale collega italiano, definendolo un terrorista dei generi che era capace come pochi di mescolare commedia, horror, thriller e fantascienza.

Noi possiamo solo ricordarlo come un artista che, nonostante la sua immensa passione, immaginazione e creatività, dovette sempre arrangiarsi con gli spiccioli per portare al cinema le sue idee.

Ma la sua immensa eredità cinematografica vive ancora più che mai, insegnando a tutti che anche gli splatter che grondano sangue possono essere intelligenti ed eleganti.

Sperando possiate divertirvi tutti durante la serata di Halloween, magari grazie anche agli horror che vi ho appena consigliato, e vi invito come ogni volta a visitare il mio sito per scoprire sempre film nuovi e vecchi di oggi e di ieri:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!