“I fiori del male”: l’inquietudine di Adriana Spuria

I fiori del male” è il nuovo singolo di Adriana Spuria, che si avvale del testo scritto da Gae Capitano.

L’artista siracusana torna sulla scena dopo averci regalato perle musicali come “L’attimo sospeso”, “VeroAmore” e “Fragile”, dedicata alla mamma prematuramente scomparsa.

Proprio l’articolo, riguardante “Fragile”, si chiudeva così: “Una grande interpretazione per “la” Adriana Spuria che voglio ascoltare da qui in avanti”. Bene: le mie parole sono state ascoltate, ma prima occorre fare una premessa.

Festival di Sanremo 1990

Adriano Aragozzini, patron della manifestazione, ripristina dopo un decennio l’orchestra dal vivo e la doppia esibizione (cantanti italiani e stranieri) tanto in voga negli anni ’60, anche se in quegli anni tutti cantavano in italiano. Presentatori Johnny Dorelli e Gabriella Carlucci. Super ospiti stranieri Liza Minnelli, Rod Stewart e Tina Turner (giusto per fare qualche nome).

Tra i partecipanti (fuori gara) stranieri, da segnalare Nikka Costa, Leo Sayer, Kid Creole & the Coconuts e LaToya Jackson (sempre per fare qualche nome). Insomma: si stava meglio quando si stava peggio (e il riferimento al trio Morandi-Al Bano-Ranieri non è puramente casuale).

Vinsero la 40° edizione i Pooh con “Uomini soli”, di un soffio su Toto Cutugno “Gli amori” (non senza poche polemiche). Le versioni “straniere” furono interpretate rispettivamente da Dee Dee Bridgewater e Ray Charles. Due versioni sostanzialmente diverse da quelle italiane: corposa quella della cantante di Memphis, sostanziale quella del genio di Albany.

Talmente sostanziale da sembrare (quello che effettivamente si rivelò), un’altra canzone, completamente diversa dall’originale. Lo stesso Toto Cutugno rivelò anni dopo di aver rischiato la squalifica, proprio perché Ray Charles diede un’interpretazione del brano basata sul provino originale, che l’artista siciliano gli aveva spedito e che aveva successivamente modificato in quattro battute.

i fiori del male - la copertina del nuovo singolo di adriana spuria,

I fiori del male

Questo “cappello” non per sfoggiare una cultura sanremese, ma per dire che spesso le idee nascono, si sviluppano e altrettanto spesso cambiano. Che è poi il bello dell’arte, soprattutto della musica.

Conosco bene Adriana e Gae, al di là dell’aspetto strettamente professionale, sono due grandi amici, e posso dire, con orgoglio, di aver seguito passo passo la nascita e lo sviluppo di questa canzone.

Se il progetto originale era quella di fare una versione italiana di “Restless”, il progetto stesso è poi cambiato in corso d’opera. Un lungo lavoro (durato quasi un anno) sulla metrica, sui tempi, sulle battute, sull’arrangiamento, hanno portato al singolo in uscita proprio oggi, che non è (più) la versione italiana di “Restless”: “I fiori del male”.

Un anno speso bene, mi viene da dire, visto il risultato. Archi ed elettronica, tanto cari alla premiata ditta Adriana & Gae, al servizio di un testo dalla metrica complicatissima, ma che si rivela assai lineare nell’esecuzione, grazie ad un arrangiamento essenziale, ma mirato. Una canzone dal ritmo ipnotico e magnetico, elettro-pop di gran classe, che coinvolge l’ascoltatore fin dal primo ascolto.

Il poeta prestato alla musica dà il meglio di sé attraverso un testo toccante, sexy e allusivo come nella miglior tradizione. La leonessa siracusana ormai non ha più bisogno di ispirarsi a Mina per essere apprezzata dal pubblico. L’interpretazione, semplicemente meravigliosa de “I fiori del male” infatti, rappresenta, almeno a mio parere, la prova della raggiunta maturità artistica.

Video & Credits

Videoclip ipnotico e magnetico, in linea con la canzone, ideato e diretto dalla stessa Adriana Spuria. Realizzato quasi integralmente in slow motion, rappresenta perfettamente i giochi di seduzione e inganno, e i riferimenti poetici, raccontati nel testo. Bellissima la metafora del martello che rompe il ghiaccio, ad esorcizzare la paura dei sentimenti e la voglia di abbandono.

Testo e Musica: Gae Capitano e Adriana Spuria.

Mastering: Claudio Giussani.

I fiori del male” (LaFabbrika Produzioni distrib. Pirames international) è disponibile sulle piattaforme digitali e sul tubo da oggi 13 gennaio.

Potete seguire Adriana Spuria su FacebookInstagramTwitter e sul canale YouTube.

L’amore è come un bacio inaspettato, pensiero che diventa peccato

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.