Play with Food, cibo e teatro in una grande “abbuffata”

A Torino, da sabato 2 ottobre a domenica 10 ottobre 2021, torna per la decima edizione consecutiva, la rassegna Play with Food – La scena del cibo. Un festival di proiezioni e spettacoli teatrali dedicati al cibo e alla convivialità. Artisti che con loro performance “giocheranno” con il cibo, facendone emergere lati inaspettati e sorprendenti.

10 giorni di programmazione, 2 compagnie straniere e 13 nazionali. Oltre a 21 appuntamenti dislocati in tutta la città con 7 prime assolute, 1 prima nazionale e 4 prime regionali. Il tutto organizzato dall’ Associazione Cuochilab, sotto la direzione artistica di Davide Barbato. Il festival è realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura, della Città di Torino, di Torino Arti Performative e della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, e con il supporto della Camera di commercio di Torino.

Luigi Orfeo e Davide Barbato

Il programma di play with Food – la scena del cibo

Inizio dunque sabato 2 ottobre alle 19, con replica alle 21, al Circolo dei lettori con R.L. – Radicali Liberi di Cuocolo/Bosetti – IRAA THEATRE. Uno spettacolo in cuffia, intimo e sconvolgente, vissuto durante un banale momento conviviale che avrà risvolti inaspettati.Tratto da un racconto della celebre scrittrice canadese e premio Nobel Alice Munro.

Si continua Domenica 3 con Incontrarsi in natura – Forest Bathing di Fabio Castello e Fabio Berardi . Partenza ore 9 all’Azienda Agricola RAM – Radici a Moncalieri per scoprire lo Shinrin-Yoku, pratica nata in Giappone nel 1982. Un percorso di quattro ore per sperimentare la camminata sensibile, l’abbraccio dell’albero, la meditazione dello sguardo. Un’immersione di corpo e mente in suoni, profumi e colori. In conclusione un pranzo in fattoria con i frutti della terra raccolti dai partecipanti.

Orsetti gommosi… In guerra

Sempre domenica 3 ottobre, in quattro repliche alle ore 16, 17, 18 e 19, la prima regionale de La grande guerra degli orsetti gommosi della compagnia sarda Batisfera (CA). La nazione degli Orsetti Gommosi si lancia in una guerra senza speranza contro la nazione dei Dinosauri.

Protagonisti i famosi orsetti commestibili, per parlare di un mondo lacerato tra infantilismo permanente e tragicità. Lo spettacolo è stato selezionato per rappresentare la scena italiana al festival “In Scena!” di New York nel 2022. Dopo lo spettacolo, merenda offerta dai food partner del festival.

Lunedì 4 ottobre, la grande abbuffata

Lunedì 4 alle 20 alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani va in scena La grande abbuffata, regia di Michele Sinisi , prima versione teatrale italiana del film-cult di Marco Ferreri. La storia di quattro amici che decidono di suicidarsi mangiando fino alla morte. Amara metafora di una civiltà occidentale in totale annichilimento.

Martedì 5 e mercoledì 6 performance di cibo e tragedia grottesca

Martedì 5 e mercoledì 6 il Play with Food è in onda allo Spazio Kairòs di Onda Larsen in via Mottalciata. Entrambi i giorni, alle ore 19 (replica alle 21), un evento co-programmato con il Torino Fringe Festival: la prima assoluta de Il talismano della felicità di Collettivo LunAzione in cui il cibo è protagonista di vicende spiazzanti e grottesche. Un atto unico che intreccia due inediti monologhi al femminile.

Primo monologo L’arrosto di Alberto Milazzo (premio “Carlo Annoni” 2021). Una donna legata alla sedia instaura un irresistibile dialogo dal sapore beckettiano con il suo aguzzino. A seguire Arcano I di Iwan Paolini. Qui, a condurci negli inquietanti vicoli di una macabra vicenda, è la celeberrima assassina Leonarda Cianciulli. Naturalmente, cucinando in diretta per gli spettatori.

L’indispensabile e Manifesto of a bread maker

Sempre in quei giorni, tra le 20 e le 21, il giovane collettivo L’Amalgama proporrà la performance interattiva L’indispensabile. Partendo dalla domanda su cosa sia rimasto di indispensabile oggi nel cibo, i partecipanti si troveranno a riflettere e a discutere su cosa sia indispensabile nella loro vita.

La due giorni in via Mottalciata si chiude mercoledì 6 alle 21.15 con Manifesto of a bread maker di Vita Malahova. L’attrice racconterà la vita della nonna in campagna, il suo rapporto con il lavoro, la natura e la guerra. Un viaggio dalla Lettonia alla Svizzera, da un forno per il pane in una cucina di campagna al Teatro Bolshoi di Mosca, gustando la zuppa tradizionale di Baba Nina preparata dall’attrice

Cibo e teatro locandine su tavolo bianco coltello e forchetta

Giovedì 7 Monologo di donna con lievito madre

Giovedì 7 alle 20 il festival Play with Food si sposta al Qubì, luogo di arte e cucina per una serata all’insegna della leggerezza e della convivialità. in scena Giulia Cerruti di Crack24, con Monologo di donna con lievito madre. Una narrazione , figlia del lockdown. Solitudine, convivenza forzata, noia, bisogno di riempire il tempo, complottismo, paura del contagio.

Una stand – up tragicomica cui ogni giorno si ride per non piangere con l’ottimismo dell’andrà tutto bene. Uno spettacolo per non dimenticare, ma sorridendo.

Venerdì 8 Il pelo nell’uovo

Venerdì 8 alle 21 il CineTeatro Baretti, ospiterà la compagnia La Ribalta con Il pelo nell’uovo – Primo studio. Uno spettacolo ultracomico su temi molto seri e attuali. La produzione del cibo è un tema urgente dello sviluppo sostenibile. Cosa c’è nel piatto?

Com’è possibile modificare rapidamente le nostre abitudini alimentari? Uno spettacolo per ricordarci che la frittata è fatta, e che prima di essere frittata è stata uovo.

Sabato 9 Piece of cake

Sabato 9 ottobre al Teatro Colosseo il collettivo londinese state of the [art] con la prima assoluta di Piece of cake. Un gioco di ruolo dal vivo che ricrea una festa di matrimonio usando tutti gli spazi del teatro, dal foyer ai camerini. Gli spettatori potranno essere chef, camerieri, fotografi, ospiti, fino addirittura ad assumere il ruolo della coppia che dirà il fatidico sì.

Un’esperienza immersiva per giocare e per riabituarsi a dinamiche sociali compromesse dalla pandemia. Ingressi ad orari scaglionati (ore 11, 13 e 16) permetteranno ai partecipanti di scegliere il proprio livello di ingaggio: organizzatori della cerimonia o semplici invitati? L’evento dialogherà con le opere della mostra Street Art in Blue 3 allestita all’interno del teatro.

Nato cinghiale

Sempre sabato 9 alle 20, all’Unione Culturale Franco Antonicelli va in scena Nato cinghiale, spettacolo di teatro di narrazione e musica di Alessandro Sesti. Tra le parole dell’attore e la musica dal vivo di Debora Contini, un figlio racconta la storia del padre e del loro rapporto, tra fragilità, paure, contrasti e amore. Il tutto preparando per il pubblico ciò che da sempre li ha legati: le tagliatelle al ragù di cinghiale.

Domenica 10 La taverna del disgusto

Play with Food, cibo e teatro in una grande "abbuffata". Locandina della taverna del disgusto

Per l’ultima giornata, domenica 10 alle ore 10, con replica ore 16, il festival si sposta a Casa Fools. Qui Roberta Calia dei Fools presenterà La taverna del disgusto. Un ristorante rinomato tra i mostri, dove ricette ripugnanti fanno la felicità di tutti i clienti. Ma da qualche tempo c’è un problema: I piatti non hanno più il sapore di una volta. Come mai?

Si chiude con RedReading #Piattiforti

A chiudere il festival al Qubì, domenica 10 alle 20 andrà in scena Bartolini/Baronio, con RedReading #Piatti forti . Un incontro tra teatro, libri, musica, cibo, che si sviluppa tra una portata e l’altra durante una cena cucinata dai Cuochivolanti.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".