Sanremo 2023 serata finale: vince Marco Mengoni

Sanremo 2023 serata finale. Per quanto mi riguarda la prima a cui assisto, comodamente spaparanzato sul divano di casa mia. La prima, ed unica serata a cui assisto: si, sono stato assente per le prime quattro, e vorrei brevemente spiegarvi il perché.

Sala Stampa Lucio Dalla

Quest’anno, dopo due anni di pandemia e di chiusura forzata, la RAI ha pensato bene, inizialmente, di non riaprire la Sala Stampa “Lucio Dalla”, ma di mantenere soltanto quella all’interno del Casinò, a beneficio di pochi colleghi, scelti non si sa bene con quale criterio.

La decisione ha sollevato una marea di polemiche, da parte degli esclusi (senza un perché, tra l’altro), tanto che è stata inviata una lettera aperta alla TV di Stato, da parte degli esclusi stessi (radio, Tv e testate web), che ha sortito l’effetto sperato.

La Sala Stampa “Lucio Dalla” è stata riallestita, sempre al Palafiori, a tempo record. Per un numero di addetti ai lavori inferiore al passato, questo va detto (non si può avere tutto), ma è stata riallestita.

Credo quindi sia doveroso un ringraziamento all’ufficio stampa RAI, che ci ha permesso di poter lavorare al meglio, finalmente, e nuovamente, in presenza.

Purtroppo, però, la comunicazione ufficiale dell’avvenuto accredito, è stata inviata solo pochi giorni prima del Festival, quando noi di Zetatielle Magazine, avevamo già preso altri impegni professionali per lo stesso periodo.

Per questo motivo, siamo stati poco presenti in sala stampa e vi racconteremo solo la serata finale.

sanremo 2023 serata finale - l'ingressso del palafiori a sanremo

Sanremo 2023 serata finale

Debbo dire che le canzoni le ho ascoltate in modo assai distratto; quindi, stasera è come se fosse il primo ascolto. Mi sono divertito, questo sì, a leggere i commenti dei critici musicali “Made in Facebook”, e di autorevoli colleghi. Ma non ne terrò conto. Come sempre, mi prendo la responsabilità dei miei giudizi.

Comincia lo show, mi metto comodo, alzo il volume a palla, ascolto, guardo e commento (naturalmente a modo mio). In strettissimo ordine di apparizione.

Ah, dimenticavo: quest’anno voglio esagerare e darò anche i voti.

ElodieDue”. Ormai è un crossover tra cantante, attrice, modella e influencer. Ritmo dubstep, interpretazione che conferma l’avvenuta maturità. Tra le cose migliori di questo festival, voto 8.

Colla ZioNon mi va”. Otto autori per partorire un qualcosa che è uguale uguale ai Gemelli Diversi, voto 1.

Mara SatteiDuemilaminuti”. La classica lagna sanremese, moderna però. A sentirla bene sembra una brutta versione di “Oronero” di Giorgia. Ne facevamo volentieri a meno, voto 2.

TananaiTango”. tel chi l’Alberto da Milàn. Superata la pubertà ha cambiato voce. L’anno scorso non sapeva cantare, manco in playback, e non sa cantare quest’anno. Mal che vada potrà sempre fare il giudice a XFactor, voto 3.

Colpesce Dimartino

Splash”. Avevano volgarmente scopiazzato, nel 2020, attraverso una musica leggerissima “Se mi lasci non vale” di Julio Iglesias e “We Are the People” degli Empire of the Sun. “Splash” è la degna erede, un mix tra Lucio Battisti, Modugno e “Un amore così grande”. Non capisco proprio come facciano a piacere, voto 0 (zero).

Giorgia Parole dette male”. Miss Todrani, la mia preferita in assoluto, mi ha deluso. E lo dico con estremo dispiacere. La canzone non decolla e lei mi pare svogliata. Tutt’altra cosa ieri sera nella serata cover dove ha spaccato, voto 6-.

Modà Lasciami”. La canzone parla di depressione, argomento ben conosciuto da Kekko, che da grande qual è, non ha paura di fare outing, voto: 7.

sanremo 2023 serata finale - nella foto i Modà in sala stampa Lucio Dalla

Depeche Mode

Scusate: taccio per qualche minuto e mi godo una delle band che hanno fatto la storia della musica contemporanea. Anni ’80 forever e #rockmeamadeus per averli portati sul palco del Teatro Ariston per Sanremo 2023 serata finale.

Ultimo, “Alba”. Vorrà prendersi la rivincita dopo il secondo posto del 2019. “Alba” è Ultimo fino al midollo, ma non so se basterà per vincere: voto 6,5.

LazzaCenere”. La nuova superstar degli stream. Il pezzo, scritto da Dardust lo aiuterà ulteriormente a crescere, voto 6.

Marco MengoniDue vite”. Ballatona scritta appositamente per esaltarne la voce. E lui la esalta da par suo, visto che è un fuoriclasse, e una gran bella persona (lo abbiamo conosciuto in sala stampa), voto 8.

È il momento del nuovo che avanza: Gino Paoli, 88 (ottantotto) anni. Mi chiedo se sia davvero il caso, come per Peppino Di Capri.

Rosa ChemicalMade in Italy”. La canzone è una accozzaglia di slogan senza senso, e non basta un sex toy per farla volare. Nemmeno la lingua in bocca al malcapitato Fedez (e la Ferragni muuuta), voto 4.

Collegamento con il Suzuki Stage in Piazza Colombo, dove c’è Achille Lauro.

Cugini di CampagnaLettera 22”. Dario Mangiaracina (La Rappresentante di Lista) deve essere innamorato di Facchinetti-Negrini, altrimenti non si spiega. Però la Voce di Nick Luciani senza falsetto ha un suo perché. #nazionalpopolare, voto 6.

MadameIl bene e il male”. Alla fine, non è stata estromessa. Peccato. La canzone pare dovesse intitolarsi “puttana”. A parte questo non capisco come faccia a piacere, voto 4.

ArieteMare di guai”. Dura “cantare” senza autotune, eh? Milioni di miliardi di stream e nessuno si è accorto che non sa cantare, voto 1.

Mr Rain

Supereroi”. Un sapiente mix di “richiami” tra Lady Gaga (“Bad romance”) e i Boomdabash (“Don’t worry”). La paraculata dei bambini che fanno ooohhh, voto 4.

Collegamento con la Costa Smeralda dove è la volta di Salmo. Sanremo 2023 serata finale, ma non solo, è anche questo: uno show itinerante e sponsorizzato.

#stendiamounvelopietoso sulla versione techno-rap-trap-tranky-funky di “Diavolo in me” di Zucchero “Sugar” Fornaciari (anche perché se canta qualcosa di suo, fa cagare). L’arrangiamento? Un graffito su una scultura del Bernini.

Paola & ChiaraFurore”. Otto autori per scrivere una “Vamos a bailar” 2.0 in italiano. Bastava saper smanettare bene su Q Base (questa è per pochi), voto 4.

Spazio ancora al nuovo che avanza: Ornella Vanoni, classe 1934. Vale lo stesso discorso fatto per poco sopra.

LevanteVivo”. Parla di un tema delicato come la depressione post-parto, voto 6.

LDASe poi domani”. Ogni scarrafone è bello a papà sojo, ma se papà Gigi ti molla è un casino. E se ti sente Ed Sheeran pure, voto 2.

Coma_CoseL’addio”. A me questi due fanno cascare gli zebedei. Li considero degli Jalisse che ce l’hanno fatta, voto 3.

OllyPolvere”. Orgoglio genovese, anche se tifa Sampdoria. Conosciuto in sala stampa, è un gran bravo ragazzo, umile ed educato, voto 6 (di incoraggiamento).

Articolo 31Un bel viaggio”. Reunion made by Amadeus. Nostalgia canaglia, autocelebrativa, a metà strada Gemelli Diversi e Max Pezzali: sono riusciti a commuovermi, voto 7.

WillStupido”. A volte il titolo di una canzone è lo specchio dell’anima, voto 1.

Leo GassmannTerzo cuore”. Riccardo Zanotti (PTN) ci mette del suo per comporre e lui ci mette del suo per rovinare. Che torni desaparecido, voto 2.

Sanremo 2023 serata finale - Articolo 31 in sala stampa Lucio Dalla

gIANMARIA

Mostro”. Da Sanremo giovani e prima ancora da XFactor. Candidato a caalcare i corridoi di un discount (come addetto agli scaffali). Ma che cazzo, uno che sappia cantare no eh, voto 2.

Anna OxaSali (Canto dell’anima)”. Sono di parte, lo ammetto, per me rimane la numero uno, nonostante tutto, voto 7.

ShariEgoista”. C’è ben poco da dire, se non #stendiamounvelopietoso, anche se la canzone è scritta da Salmo (responsoriale) voto 2.

Gianluca GrignaniQuando ti manca il fiato”. Lui è un poeta (maledetto) e come tale scrive poesie. Una ballata alla Grignani, come solo lui sa fare, che provoca emozioni forti. Peccato non abbia più la voce (in versione disco si apprezzerà senz’altro di più), voto 7,5.

SethuCause perse”. Visto il titolo, devo pensare che voglia fare l’avvocato. Non basta il nome strano per essere un “cantante”, voto 1.

Top five

Il podio allargato voluto quest’anno da Amadeus vede: Marco Mengoni, Ultimo, Lazza, Mr Rain e Tananai.

Mentre si aspetta la proclamazione del vincitore, è tempo di premi.

Colapesce Dimartino vincono il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Lucio Dalla (mi dissocio).

Coma_Cose vincono il Premio Sergio Bardotti come miglior testo (vabbè).

Marco Mengoni vince il Premio Giancarlo Bigazzi per il miglior arrangiamento (un contentino? Lo scopriremo a brevissimo).

Extra podio, quinto posto e medaglia di cartone a Tananai; quarto posto e medaglia di legno a Ultimo (chissà come è incazzato).

Il podio vero e proprio: terzo posto e medaglia di bronzo a Mr Rain, secondo posto e medaglia d’argento Lazza.

Medaglia d’oro, gradino più alto del podio, e vincitore della 73° edizione del Festival di Sanremo Marco Mengoni (secondo previsione e secondo logica).

Medaglia di platino a chi è rimasto sveglio in questo “after”, meglio conosciuto come Festival di Sanremo 2023 serata finale.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.