Sanremo 2024: il regolamento e il programma delle serate

La settantottesima edizione del Festival di Sanremo 2024 è pronta ai nastri di partenza. Mancano poche ore all’ora X, e come per ogni edizione, andiamo ad analizzare il regolamento e il programma delle cinque serate.

Il regolamento è sicuramente una, se non “la” parte cruciale dell’organizzazione della kermesse: serve soprattutto a stabilire le linee guida e le regole che gli artisti e le canzoni partecipanti devono seguire. Che poi venga cambiato, molto spesso, in corso d’opera, è un altro discorso. Vero Amadeus?

Ma vediamo più nel dettaglio.

Regolamento serate

Prima serata

Esibizione dei 30 artisti in gara. Votazione: giuria della sala stampa, tv e web. Vengono annunciati i top 5 della serata.

Badate bene: in origine questa doveva essere la terza serata (per la serie “cambiamenti in corso d’opera”)

Seconda serata

Si esibiscono 15 artisti. I 15 che non sono impegnati a cantare presentano quelli in gara.

Votazione: televoto 50%, giuria delle radio 50%. Vengono annunciati i top 5 della serata.

Terza serata

Tocca agli altri 15 artisti. I 15 che si sono esibiti la sera precedente presentano quelli in gara.

Votazione: televoto 50%, giuria delle radio 50%. Saranno annunciati i top 5 della serata.

Quarta serata

Serata-evento dove gli artisti in gara presenteranno le cover (repertorio italiano ed internazionale) con ospiti. Votazione: televoto 34%, sala stampa tv e web 33% e radio 33%.

Anche durante la quarta serata, si annunceranno i top 5.

L’artista primo classificato sarà dichiarato vincitore della Serata.

Da notare la mancanza in giuria dell’orchestra, cosa gravissima, almeno a mio parere. Orchestra che, sempre a mio modesto parere, dovrebbe essere l’unica e votare.

Quinta serata

Esibizione dei 30 artisti in gara. Votazione: televoto.

Verrà comunicata al pubblico la classifica generale delle 30 canzoni/Artisti determinatasi al termine della precedente Quarta Serata. La media tra le percentuali di voto ottenute in Serata attraverso il Televoto e quelle ottenute nelle Serate precedenti determinerà una nuova classifica generale delle 30 canzoni/Artisti”. (Dal sito ufficiale RAI)

Riproposizione delle prime 5 canzoni in classifica.

Le votazioni precedenti verranno azzerate e si procederà a una nuova votazione, che determinerà il vincitore, o la vincitrice, del 78° Festival di Sanremo. Le percentuali saranno così suddivise: Televoto 34%, Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33%, Giuria delle Radio 33%.

Naturalmente, conoscendo ormai il modus operandi di Amadeus, le regole appena esposte, possono essere suscettibili a variazioni dell’ultima ora.

Polemiche: il sale (e pepe) del Festival

Non mancheranno le polemiche neanche in questa edizione, statene certi. Polemiche che sono il sale, e il pepe, della manifestazione, e pane per i denti dei giornalisti.

Non parlo di Luigi Tenco, perché i morti meritano rispetto, a prescindere, ma non sono poi così lontani i tempi in cui il “Reuccio” Claudio Villa, incazzato nero per l’eliminazione, urlava “faccia di merda, dimmi chi sono stì giurati” a Gianni Ravera, organizzatore del Festival. Era il 1982.

Oppure quando Renato Zero, si proprio lui, nel 1993 annunciava dal Teatro Ariston, livido in volto, e in diretta TV, il ritiro dalle scene, a causa del poco successo di “Ave Maria”.

Per non parlare di Ultimo che sfanculò l’intera sala stampa, nel 2019, dicendo “Voi avete questa settimana per sentirvi importanti e voi dovete sempre rompere il cazzo“.

Perché Sanremo è Sanremo!

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.