Silvia Mezzanotte: Regina tra le Regine della Musica

Silvia Mezzanotte: una stagione ricchissima di concerti per una delle protagoniste assolute della musica italiana. Sui palchi di tutta Italia con una serie di spettacoli dalle tematiche e formazioni orchestrali differenti.

Da “Le mie Regine”, un viaggio tra le voci femminili italiane e straniere che più hanno influenzato il suo percorso artistico, al sofisticato “Duettango”, una raffinata rivisitazione del repertorio del Maestro argentino Astor Piazzolla, passando dal “Silvia Mezzanotte Tour”, in cui l’interprete bolognese ripercorre le tappe più importanti della sua carriera. Fino al nuovissimo recital “La nostra storia” dove, con l’autore e chitarrista Carlo Marrale, rende omaggio alla storia dei Matia Bazar, il popolare gruppo genovese in cui entrambi hanno militato, rispettivamente come fondatore storico e solista.

Una serie di appuntamenti prestigiosi ed emozionanti, che hanno come comune denominatore la musica di grande qualità. E la bellezza e il talento di una delle più belle voci italiane di sempre.

silvia mezzanotte, vestita di scuro

Silvia Mezzanotte

Chi ha avuto modo di assistere a uno degli spettacoli di Silvia Mezzanotte, ne conosce l’assoluta bravura, la bellezza, la professionalità. E il dono della voce.

Silvia Mezzanotte è di diritto una delle protagoniste e voci d’eccellenza della musica italiana.

Nel conoscere, oggi, la sua storia, fatta di anni di preparazione, continue sfide artistiche e infinità di ore di palco, può far sorridere venire a conoscenza, attraverso alcune sue interviste, che i suoi primi passi nel mondo della musica sono stati quelli di una ragazza talentuosa ma timidissima.

Una timidezza che non ha saputo fermare la sua voglia di cantare. Partecipa a Sanremo Giovani nel 1990, portando a casa un pregevole 4° posto. Intraprende in seguito l’esperienza prestigiosa e impegnativa di corista per artisti del calibro di Francesco De Gregori, Mia Martini e Laura Pausini.

Un percorso fatto di piccoli passi, oggi sconosciuto, chiamato semplicemente “Gavetta”, che la porteranno alla fine degli anni Novanta al risultato straordinario di legare indelebilmente il suo nome a quello di uno dei gruppi italiani più popolari di sempre: i Matia Bazar.

Matia Bazar

Molta musica è passata da quando allo storico locale “Lord Bayron” di Pavia, Giancarlo Golzi e Carlo Marrale, storici fondatori dei Matia Bazar, la ascoltarono la prima volta. Decidendo di affidarle la difficile eredità canora di Antonella Ruggiero, straordinaria voce della prima formazione del gruppo, sostituita in precedenza da Laura Valente.

Anche io, come tanti innamorato del repertorio inusuale di questa formazione che aveva già scritto pagine indimenticabili della musica italiana. Seguii con attenzione e qualche riserva, il primo passaggio di Silvia Mezzanotte con i Matia Bazar al Festival di Sanremo del 2000.

“Ricordo che alla prima apparizione, l’emozione e la bellezza della nuova solista, impeccabile nel suo vestito lungo, furono messi subito in secondo piano dalla sua voce pulita, vibrante, tecnica e potente. Che l’elegante brano in gara metteva in risalto sin dalle prime note delle strofe e lasciava libera di volare nei ritornelli ariosi e ruffiani.

In molti si erano chiesti se la nuova interprete sarebbe stata all’altezza del difficile ruolo. La timbrica vocale e la tecnica sfoggiata sin dalle prime note dell’esecuzione (e confermate dall’acuto finale del brano, in perfetto mood stilistico del gruppo) non lasciavano alcun dubbio.

I Matia Bazar avevano trovato in Silvia Mezzanotte una nuova fuoriclasse

La canzone, “Brivido caldo”, arrivò solo ottava nella kermesse sonora di quell’anno. In quella edizione, ricordiamo gli avversari furono notevoli: Avion Travel, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Subsonica, Gianni Morandi. Ma diede inizio a un nuovo periodo storico per il gruppo che, con l’arrivo di Silvia e il contributo melodico della scrittura di Piero Cassano, riportarono i Matia Bazar verso una dimensione meno rock, in precedenza perfettamente rappresentata dalla bravissima Laura Valente, da quel momento nuovamente più popolare e melodica. 

Un viaggio stilistico riconosciuto e apprezzato dal pubblico, che portò a una terza classificazione nel Sanremo del 2001, con “Questa nostra grande storia d’amore”, e alla vittoria assoluta di pubblico e critica nell’edizione del 2002, con il grande successo di “Messaggio d’amore”.

Un risultato straordinario per una ragazza che si definiva timidissima e insicura nei suoi primi passi nel mondo della musica.

silvia mezzanotte, indossa un giubbotto scuro ed è sduta su una sedia, con le braccia appoggiate allo schienale

Ho sempre guardato con ammirazione la carriera di Silvia Mezzanotte perché, oltre la voce bellissima, è un’artista che è riuscita nei difficilissimi molteplici obiettivi di proseguire il percorso di una delle figure più iconiche della musica italiana, quella di Antonella Ruggiero – dalla voce così unica e particolare da uscire dalle comuni definizioni – mantenere l’anima della formazione storica dei Matia Bazar e al tempo stesso traghettarla verso nuove generazioni di ascoltatori.

Sfida vinta grazie alla sua determinazione e alla scelta, umile e primaria, di rispettare il passato

Riconoscendo innanzi tutto alla Ruggiero il ruolo di simbolo e voce storica del gruppo. Personaggio di cui anche lei, da ragazza, era musicalmente innamorata. Al punto da conoscere perfettamente il suo repertorio nei Matia.

Come disse una volta il grande maestro Alberto Salerno: “Silvia Mezzanotte ha avuto la capacità di rimanere nel solco delle tradizioni dei Matia Bazar, con un imprinting personale”.

La volontà e umiltà di reinterpretare le canzoni dei Matia Bazar con la propria timbrica, sensibilità e modus interpretativo, sono stati fattori riconosciuti nel tempo dal pubblico. Che ha imparato ad amare e rispettare questa voce diversa dalle precedenti, che sapeva però raccogliere l’eredità storica di canzoni che ormai appartenevano all’immaginario musicale italiano, portandole nel proprio universo sonoro senza stravolgere o imitando le precedenti versioni. Proponendole semplicemente con la propria sensibilità e personalità.

E saranno proprio il dono di questa voce unica, della consapevolezza delle proprie capacità, della curiosità e determinazione di una timida ragazza bolognese, trasformatosi ormai in una Leonessa della musica italiana, a portare Silvia Mezzanotte, dopo quattro anni di riconoscimenti unanimi di pubblico e critica e una serie di tour nazionali e internazionali che avevano riempito i palchi di tutto il mondo, alla difficile decisione di lasciare la formazione.

Il repertorio dei Matia Bazar, straordinario, originale e popolare al tempo stesso, imprigionava in qualche modo la sua indole curiosa, propensa alle sfide, confinando la sua voce in cliché in qualche modo prevedibili e predefiniti. E’ quindi la ricerca di volersi confrontare con mondi musicali nuovi, capaci di sfidare le sue grandi capacità vocali, a portarla nel 2004 –nel momento di massimo successo!- a voltare pagina.

un collage di immagini

Una scelta di carattere, che aprirà il suo nuovo percorso di protagonista assoluta

Dopo due dischi come solista, “Il viaggio” pubblicato da Edel e ”Lunatica” prodotto dalla Nar International, nascerà uno dei progetti più prestigiosi della sua carriera: “Le mie regine”.

Le mie regine” è la meta che renderà concreta e giustificata la sua sofferta scelta di lasciare un’ isola felice della musica italiana ormai già conquistata come i Matia Bazar. Pensateci: in quanti sarebbero scesi dal carro dei vincenti?. E appagherà la sua ricerca di repertori speciali con cui portare ai massimi livelli di sfida le sue abilità canore.

Lo spettacolo musical-teatrale, dal sapore jazzistico, “ Le mie regine” è ancora oggi una punta di diamante, riconosciuta e collaudata, tra i format musicali che Silvia Mezzanotte propone sui palchi di tutta Italia.

Cantare da donna le donne, misurandosi emozionalmente e tecnicamente con alcuni dei brani più belli e difficili del panorama nazionale e internazionale”. Il pensiero di Silvia su questa sua creazione.

Un salto nell’universo musicale femminile, nelle canzoni e le incredibili artiste che le hanno interpretate: Mina, Liza Minnelli, Amalia Rodriguez. Nilla Pizzi, Edith Piaf, Anna Magnani, Mia Martini, Ella Fitzgerald, Gloria Gaynor, Adele.

Negli anni le canzoni di questo spettacolo sono cambiate, si sono evolute, hanno seguito i gusti e le attese del pubblico. Ma il format di base è rimasto sempre lo stesso, unico e ambizioso. Reinterpretare brani difficili e straordinari affrontandoli senza trucchi, sotto i riflettori di una rappresentazione acustica, essenziale ed elegante. Capace di mettere a nudo la voce, la melodia, le parole e il pathos autorale di ogni pezzo.

Uno spettacolo dove Silva Mezzanotte porta ai massimi livelli le sue capacità vocali. Regalandoci fuochi d’artificio sonori

Emozionandosi ed emozionando il pubblico con ognuno di quei brani speciali che hanno fatto da spartiacque di qualità nella storia della musica. Canzoni con cui, in verità, pochissime interpreti possono davvero permettersi di confrontarsi, con la sua stessa grazia e tecnica.

l cantante durante un concerto, vestita di scuro, con le braccia aperte

La sua ecletticità e curiosità danno vita nel tempo ad altri due spettacoli, dai mondi sonori differenti, con cui solca attualmente i palchi italiani. “Duettango”, un omaggio all’affascinante e complicato repertorio del Maestro Argentino Astor Piazzolla, accompagnata sul palco da una prestigiosa formazione di maestri e strumenti classici, E il “Silvia Mezzanotte Tour”, dove l’artista, con da una band moderna, in una versione più disinvolta di se stessa, in pantaloni di pelle e tacchi, ripercorre tutti i brani che l’hanno resa famosa.

La carriera di Silvia resta sempre vulcanica

Nel 2012 rientra nei Matia Bazar partecipando al Festival di Sanremo con “Sei tu”. Nel 2015 lavora al disco evento pubblicato dalla UniversalMatia Bazar 40th Anniversary Celebration”. Alla prematura scomparsa dell’indimenticato Giancarlo Golzi, Silvia si dedica nuovamente alla sua carriera di solista accettando la sfida televisiva di “Tale e Quale Show”. Sarà una stagione fortunata che vedrà tra i protagonisti bravissimi avversari come Tullio Solenghi e Debora Iurato.

Con le sue imitazioni ed esecuzioni vocali- tra cui la difficilissima “Brava” di Mina rimasta una delle più belle esecuzioni di sempre dopo l’originale – vince l’edizione.

Apre la sua Accademia di Canto ”The Vocal Academy” con diverse sedi fisiche in Italia e la possibilità di lezioni on line, dove, oltre la sua immensa bravura tecnica ed esperienza di oltre 30 anni di palco e 20 di insegnamento, cura l’aspetto emozionale dei ragazzi che vogliono intraprendere l’affascinante e difficile sogno e mestiere del cantante. Proprio lei, che ha vissuto sulla propria pelle insicurezze e paure per poi raggiungere risultati straordinari, accompagna i ragazzi verso un percorso didattico che insegna loro a gestire la propria vocalità in ogni situazione. Allenandoli, al pari di uno sport, ad affrontare il palcoscenico più importante e difficile di tutti: la vita.

un articolo di giornale con pubblicato un articolo relativo al brano vacanze romane dei matia bazar

Durante il periodo della pandemia, complice un incontro fortuito nella Hall di un albergo, nasce l’ultimo, bellissimo, progetto musicale di Silvia Mezzanotte. Una “reunion” prestigiosa, che questa estate ha riempito le piazze italiane con un numero incredibile di appuntamenti live e spettatori entusiasti.

Lo spettacolo si chiama “La nostra storia” e lo straordinario artista con cui divide il palco è la leggenda vivente Carlo Marrale

Chitarrista, fondatore storico dei Matia Bazar e autore di brani indimenticabili come “Vacanze Romane”, “Stasera che sera”, “Per un’ora d’amore”, “Cavallo bianco”. “C’è tutto un mondo intorno”, “Mr. Mandarino”, “Ti sento,Che male fa, di cui esiste anche una meravigliosa versione interpretata da Mina.

Nella Hall di un albergo, dicevamo, per gioco, Carlo e Silviache hanno militato nei Matia Bazar in due percorsi paralleli, mai insieme – si ritrovano a cantare le canzoni leggendarie del gruppo scoprendo immediatamente, anch’essi con un po’ di stupore, che le loro voci si fondono perfettamente.

Senza il bisogno di dirsi nulla, i brani, le pause, le armonizzazioni, si amalgamano in modo assolutamente così naturale che la singola bravura tecnica e conoscenza storica del repertorio trascendono direttamente in una sorta di malia sonora.

Da questa esperienza nasce la volontà di condividere con il pubblico questo incantesimo

Lo spettacolo de “La nostra storia” di Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale rende omaggio al repertorio dei Matia Bazar con esecuzioni acustiche a due voci e chitarra. Impreziosite dagli aneddoti di chi ha scritto i brani e vissuto ogni secondo iniziale della storia del gruppo genovese che tutto il mondo ci ha invidiato.

Brani ammirati da leggende della musica come Freddy Mercury, Mina e il Maestro Sakamoto. Ed eseguiti nel tempo da artisti italiani e internazionali come Irene CaraPet Shop,boysLabyrinth, Musica NudaMilvaMiguel BoséSergio Dalma.

silvia mezzanotte in primo piano, fotografata nel vagone di un treno

In questi giorni, con l’occasione dei 40 anni dalla pubblicazione di “Vacanze Romane”. Lo spettacolo ha rubato la scena estiva dei concerti italiani, e non solo per l’importanza della ricorrenza.

Lo spettacolo è divertente, gradevole, unico. Le esecuzioni sono sostenute dalle due voci eleganti e timbricamente differenti tra loro, e la tecnica chitarristica sofisticata, intelligente e smaliziata del maestro Marrale.

Difficile spiegare la scintilla emotiva che s’innesca rendendo unica l’esperienza di ascolto di ogni brano

Gli aneddoti sulla storia di ogni canzone, che solo l’autore originale può conoscere, sono di assoluta bellezza. Musicalmente, le esecuzioni, vista la grandezza dei due artisti, sono di grandissimo fascino e livello tecnico.

In “Vacanze romane” –per citare, uno su tutti, uno dei brani più emozionanti dello spettacolo– la miscellanea tra le due voci e le armonizzazioni sono particolarmente belle, originali, complesse e delicate.

Quando Silvia sostituisce, con un vocalizzo tecnicamente perfetto, il famosissimo refrain musicale che funge da intro e stacco centrale del brano – eseguito dal suono di una tromba nella versione originale– andando poi a concludere la canzone con un lungo acuto altissimo e pulitissimo, da brividi, ci si ritrova a sorridere come dei bambini, ad applaudire e guardare gli altri spettatori ammaliati, ricordandosi che essere ancora in fondo innamorati della musica è ancora possibile.

Pensando di aver assistito a qualcosa che si avvicina alla pura magia

Grazie a Silvia Mezzanotte per la sua, sempre carinissima, disponibilità e al maestro Marrale per aver realizzato, con Silvia, questo regalo alla musica italiana.

Potete seguire Silvia Mezzanotte su Facebook, Instagram, sul sito ufficiale e sul sito di The Vocal Academy.

Gae Capitano
Gae Capitanohttps://gaecapitano.it/
Paroliere, compositore, arrangiatore e musicista italiano. Disco d’Oro – Disco di Platino – Finalista Premio Tenco – Vincitore Premio Lunezia Autori- Vincitore Premio Panchina, Resto del Carlino – Vincitore Premio Huco- Finalista Premio De Andrè – Valutazione Ottimo Mogol e Docenti Centro Europeo di Toscolano