Videosorveglianza e IA : stop del Garante al comune di Trento

Videosorveglianza per la sicurezza urbana, intelligenza artificiale e privacy: Il Garante per la protezione dei dati personali stoppa i progetti Comune-Fbk a Trento

Il Garante per la protezione dei dati personali ha respinto il trattamento dei dati nel Comune di Trento relativi ai progetti di ricerca scientifica Marvel e Protector, mettendo in evidenza la mancanza dei necessari presupposti di liceità. Il Comune è stato condannato al pagamento di una sanzione di 50.000 euro e alla cancellazione dei dati trattati in violazione di legge.

Questi progetti di intelligenza artificiale per la sicurezza urbana sono finanziati dall’Unione Europea e coinvolgono diverse realtà pubbliche e private provenienti da vari paesi europei.

I progetti Marvel e Protector, finanziati con fondi europei, sono stati ideati per sviluppare soluzioni tecnologiche mirate a migliorare la sicurezza nelle aree urbane, in linea con il concetto di “città intelligenti” (smart cities).

Garante: Telecamere attaccate a un muro di mattoni rossi
Videosorveglianza e IA : stop del garante al comune di Trento

Cosa sono i progetti Marvel e Protector?

In pratica, i progetti Marvel e Protector mirano a sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza urbana, anche e soprattutto attraverso le telecamere e i microfoni presenti in vie e piazze della città. In particolare, Trento è una delle città pilota in cui si sperimentano tecnologie avanzate, tra cui una piattaforma tecnologica distribuita che raccoglie dati audio e video da telecamere di videosorveglianza e microfoni al fine di elaborare modelli matematici in grado di riconoscere situazioni potenzialmente pericolose, come urla, scoppi o colpi. Per addestrare gli algoritmi a distinguere situazioni di pericolo da normali rumori di fondo, si utilizzano registrazioni in cui i volti e le voci delle persone sono resi anonimi attraverso tecniche di alterazione.

Marvel

Il progetto Marvel (“Multimodal Extreme Scale Data Analytics for Smart Cities Environments”) prevedeva l’acquisizione di filmati da telecamere di videosorveglianza già presenti nel territorio comunale, nonché dell’audio proveniente da microfoni installati nelle pubbliche vie. I dati raccolti, inizialmente dichiarati anonimizzati dal Comune, venivano analizzati attraverso tecniche di intelligenza artificiale per identificare automaticamente eventi di rischio per la sicurezza pubblica.

Il progetto MARVEL è finanziato tramite la call “ICT-2018-20” del programma Horizon2020, ha durata triennale (da gennaio 2021 a dicembre 2023) e mira ad individuare particolari situazioni (fra cui adunanze non pacifiche, eventi o atti criminosi) tramite analisi video ed audio in tempo reale a cui vengono applicate tecniche di intelligenza artificiale, senza violare l’etica e la privacy” (fonte Comune di Trento: aree tematiche).

Protector

Il progetto Protector (“PROTECTing places of wORship”) coinvolgeva l’acquisizione di filmati di videosorveglianza (senza audio) e l’analisi di messaggi e commenti d’odio sui social media. L’obiettivo era individuare emozioni negative e elaborare informazioni utili per le Forze dell’ordine, al fine di identificare rischi e minacce per la sicurezza dei luoghi di culto.

PROTECTOR ha l’obiettivo di:

intensificare la sicurezza dei luoghi di culto attraverso un set di misure innovative volte a stabilire e intensificare la cooperazione tra le autorità pubbliche, i leader religiosi e le congregazioni, prevedendo la creazione di canali di comunicazione chiari, che favoriscano la condivisione di informazioni e una migliore comprensione delle minacce alla sicurezza (incluse le minacce terroristiche e i crimini motivati dall’odio).

Progettare e lanciare campagne di sensibilizzazione sul tema della sicurezza dei luoghi di culto, preferibilmente su base europea, al fine di sensibilizzare i cittadini, incoraggiare le segnalazioni di comportamenti sospetti e promuovere una risposta adeguata alle minacce.

Favorire la condivisione tra stati membri di conoscenze, strumenti e buone pratiche sulle diverse misure di protezione adottate

Sviluppare e implementare strumenti tecnologici avanzati di supporto alle misure di sicurezza adottate, programmi e piani di comunicazione mirati;

Sviluppare e implementare percorsi di formazione specifici per le forze dell’ordine e gli altri attori coinvolti nella gestione della sicurezza dei luoghi di culto.

(fonte Comune di Trento: aree tematiche).

Violazioni Riscontrate

Dopo un’approfondita istruttoria, il Garante ha rilevato numerose violazioni della normativa sulla privacy.

Il Comune di Trento, non avendo la ricerca scientifica tra le proprie finalità istituzionali, non ha fornito prove della sussistenza di un quadro giuridico adeguato per giustificare il trattamento dei dati personali, inclusi quelli relativi a reati e categorie particolari. Inoltre, le informazioni fornite nelle informative di primo e secondo livello sono carenti. Non descriverebbero completamente i trattamenti, compresa la possibilità di registrazione delle conversazioni tramite i microfoni nelle pubbliche vie.

Il Comune di Trento, che non annovera la ricerca scientifica tra le proprie finalità istituzionali, non ha comprovato la sussistenza di alcun quadro giuridico idoneo a giustificare i trattamenti dei dati personali – relativi anche a reati e a categorie particolari – e la conseguente ingerenza nei diritti e nelle libertà fondamentali delle persone. Tenuto conto che i dati venivano condivisi anche con soggetti terzi, tra cui i partner di progetto, i trattamenti effettuati sono stati quindi ritenuti illeciti“. Dichaira il Garante.

Le tecniche di anonimizzazione utilizzate si sono rivelate insufficienti nel ridurre i rischi di reidentificazione per gli interessati. Inoltre, nonostante l’adozione di nuove tecnologie e la sorveglianza sistematica di zone pubbliche, il Comune non ha dimostrato di aver effettuato una valutazione d’impatto prima di avviare il trattamento.

Tecniche e trasparenza

Si sono rivelate inoltre insufficienti le tecniche di anonimizzazione impiegate per ridurre i possibili rischi di reidentificazione per gli interessati.

Criticità sono emerse anche sotto il profilo della trasparenza. Il Comune non aveva infatti compiutamente descritto i trattamenti nelle informative di primo e di secondo livello, come la possibilità che anche le conversazioni potessero essere registrate dai microfoni installati sulla pubblica via.

Inoltre, nonostante i due progetti comportassero l’impiego di nuove tecnologie e la sorveglianza sistematica di zone accessibili al pubblico, il Comune non ha comprovato di aver effettuato una valutazione d’impatto prima di iniziare il trattamento”, si legge ancora nel comunicato del Garante.

Decisione del Garante

Nonostante alcuni fattori attenuanti, il Garante ha condannato le modalità di trattamento massive e invasive adottate dal Comune, ritenendo che abbiano comportato rischi significativi per i diritti e le libertà degli interessati, inclusi quelli di rango costituzionale.

Pur riconoscendo alcuni fattori attenuanti, il Garante ha stigmatizzato le massive e invasive modalità di trattamento poste in essere, che hanno comportato significativi rischi per i diritti e le libertà degli interessati, anche di rango costituzionale.

Poiché forme di sorveglianza simili negli spazi pubblici possono influenzare il comportamento delle persone e condizionare l’esercizio delle libertà democratiche, il Garante si è dichiarato aperto al dialogo con il Comune di Trento e altre amministrazioni per supportare iniziative future di utilizzo dell’IA in conformità con le norme sulla privacy.

Poiché simili forme di sorveglianza negli spazi pubblici possono modificare il comportamento delle persone e condizionare anche l’esercizio delle libertà democratiche, l’Autorità si è comunque dichiarata come sempre aperta al dialogo, sia con il Comune di Trento sia con ogni altra amministrazione, per dare supporto ad ogni eventuale futura iniziativa di uso dell’AI da realizzare in conformità con le norme sulla privacy”.

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Immagine di copertina creata con IA Canva

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”