Frida Kahlo e Nick Muray, immagini d’amore.

Sono scatti d’amore quelli che il grande fotografo Nick Muray ha dedicato a Frida Kahlo. 60 immagini che ci prendono per mano. E, attraversando la splendida cornice della Palazzina di Caccia di Stupinigi, ci immergono nella vita privata di un artista diventata un’icona.

Nickolas Muray dovrebbe essere inserito di diritto tra i fotografi imperdibili.

Nickolas Muray

Bello, squattrinato e ungherese , sbarcò a Ellis Island nel 1913 con un sorriso accattivante, un diploma da incisore e 25 dollari. In pochissimo tempo, iniziò a fotografare il suo mondo, e il mondo che, fino a poco tempo prima, non avrebbe potuto neanche guardare da lontano

Il suo occhio, il suo glamour, la sua capacità di mettere a proprio agio chiunque (passato alla storia il servizio fotografico allo schivo Claude Monet) e la qualità pittorica e incisoria dei suoi scatti, lo fecero arrivare nei luoghi più luccicanti d’America. Nick Muray contribuì a rendere immortale il mito delle dive di Hollywood.

Frida Kahlo e Nick Muray dal. Balcone foto biancone nero
Frida Kahlo e Nick Muray foto Nick Muray Archives

Frida, la donna che non ebbe mai veramente

E Frida Kahlo? L’ aveva conosciuta nei primi anni ‘30 a Città del Messico. L’uomo che aveva libero accesso nei camerini di dive come Greta Garbo, Esther Williams Marlene Dietrich, e, in seguito Marilyn e Liz Taylor , si ritrovò innamorato pazzamente qdella pittrice messicana

Così innamorato che credette a ogni parola pronunciata da Frida. Frida che non fu mai davvero sua, (per Frida non esisteva che Diego Rivera). divenne la “sua” donna per antonomasia. Protagonista di una storia d’amore decennale.

Frida Kahlo e Diego Rivera si baciano in piedi. Foto biancone nero
Frida e Diego Rivera foto Nick Muray Archives

Un amore impossibile

Muray credette a tutto. Perdonòi bugie, crudeltà, capriccii. Perdonò essenzialmente il suo amore totale per un altro uomo. Le scrisse lettere appassionate e struggenti e di questa fitta corrispondenza troviamo testimonianza all’interno della mostra.

La portò in cima ai grattacieli di Manhattan e nelle stanze icon vista su Central Park, nei ristoranti più esclusivi. La amò persino quando lei chiese di ritrarla abbracciata al suo Diego,

Dalla forza drammatica di questo amore , nacquero quelle fotografie definitive che in parte costruirono il mito dell’ iconq Coyoacan, e che ritroviamo oggi nella mostra di Torino.

Frida fiorata, elegante, precolombiana, insomma una Frida icona pop tanti anni dopo sulla copertina di Vogue. Le immagini ci seguono e inseguono stanza dopo stanza mSe chiudiamo per un istante gli occhi e pensiamo al volto di Frida, quasi sicuramente, anche senza volerlo o saperlo, ci verrà in mente un’immagine di quelle. Custodite qui nella mostra. Fino al tre maggio.

I curatori

La mostra, presentata per la prima volta in Europa, promossa da Next Exhibition e ONO arte, organizzata dall’archivio Nickolas Muray attraverso Guest Curator Traveling Exhibitions, LLC, si compone di 60 fotografie e racconta, seguendo la cronologia delle foto di Nickolas Muray, il percorso professionale e personale di Frida Kahlo, a partire dagli scatti del 1937 a Tizapan in Messico, per chiudere con quelli del 1948 a Pedregal e Coyoacan

Info e prenotazioni sul sito ufficiale

Locandina della mostra di Stupinigi con Frida Kahlo seduta su fondo verde