Furto di identità on line: minacce in aumento nel 2023

Proteggere la Tua Identità Online: Come Riconoscere e Prevenire il Rischio di Furto di Identità

Viviamo in un’epoca in cui la nostra identità digitale è spesso più preziosa della nostra identità fisica. Le informazioni personali che condividiamo online, dai dettagli finanziari ai dettagli personali, sono diventate il bersaglio di individui malintenzionati. Il furto di identità online è un crimine in crescita che può avere conseguenze devastanti per le vittime.

Negli ultimi sei mesi abbiamo registrato un aumento del 36% a livello globale di questo tipo di attacchi Ciò significa che in media blocchiamo 19 attacchi al secondo in tutto il mondo a seconda delle informazioni rubate la gravità di una minaccia di furto di identità Può variare Ma è sempre meglio essere preparati al peggio“. Il report arriva da Avast, una delle società leader nel campo degli antivirus.

Il Rischio di Furto di Identità

Il furto di identità è un crimine in cui un individuo malintenzionato si appropria delle informazioni personali di un’altra persona, come nome, data di nascita, numero di previdenza sociale, e le utilizza per compiere truffe o commettere reati finanziari. Questo tipo di crimine può avere gravi conseguenze per le vittime, tra cui danni finanziari, problemi legali, che inevitabilemnte causano risvolti psicologici ed emotivi della persona.

Negli ultimi anni, il rischio di furto di identità è aumentato significativamente, in parte anche a causa dell’ampia diffusione delle attività online durante la pandemia di COVID-19. Gli attaccanti si sono adattati e sono diventati sempre più sofisticati nel loro approccio alle truffe online. La digitalizzazione di servizi pubblici, app istituzionali e bancarie hanno avvicinato all’uso dello smartphone e di internet anche le fasce di popolazione più anziane e quelle meno avvezze alla tecnologia.

Come Riconoscere il Furto di Identità Online

Riconoscere il furto di identità online è spesso il primo passo per prevenirlo. Ecco alcuni segnali di allarme da tenere d’occhio:

  1. Transazioni sospette: Se noti transazioni finanziarie o attività sul tuo conto bancario che non hai autorizzato o che non riconosci, potrebbe essere un segno di furto di identità.
  2. Messaggi o chiamate insolite: Ricevere messaggi o chiamate da istituti finanziari o aziende che richiedono informazioni personali o finanziarie può essere un segno di phishing, un metodo comune per il furto di identità.
  3. Modifiche non autorizzate: Se noti che le tue informazioni personali sono state modificate senza il tuo consenso, ad esempio l’indirizzo di residenza o l’indirizzo email associato al tuo account, potrebbe essere un segno di furto di identità.
  4. Crediti respinti o rifiutati: Se richiedi un prestito o una carta di credito e ti viene detto che la tua richiesta è stata respinta a causa di un cattivo punteggio di credito o di un eccessivo indebitamento, potrebbe essere dovuto a un furto di identità.
  5. Messaggi o email sospetti: Ricevere email o messaggi che sembrano provenire da istituti finanziari o aziende legittime, ma che contengono errori grammaticali o richieste insolite, è un segno di truffa online.

Come Prevenire il Furto di Identità

La prevenzione è fondamentale quando si tratta di proteggere la propria identità online. Ecco alcune azioni che puoi intraprendere per ridurre il rischio di furto di identità:

  1. Mantieni le tue informazioni private: Evita di condividere informazioni personali su social media e altri siti web, specialmente dettagli come la tua data di nascita o il numero di previdenza sociale.
  2. Utilizza password complesse: Crea password sicure che contengano una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli. Cambia le tue password regolarmente.
  3. Stai attento al phishing: Non rispondere a email o messaggi sospetti che richiedono informazioni personali o finanziarie. Verifica sempre l’autenticità del mittente.
  4. Monitora regolarmente i tuoi conti: Controlla regolarmente i tuoi conti bancari, carte di credito e rapporti di credito per individuare tempestivamente attività sospette.
  5. Utilizza servizi di monitoraggio del credito: Considera l’uso di servizi di monitoraggio del credito che ti avvisano in caso di attività sospette o modifiche ai tuoi report di credito.
  6. Proteggi il tuo computer e dispositivi: Assicurati di avere un software antivirus aggiornato e un firewall attivo per proteggere il tuo computer da malware e attacchi informatici.

Azioni Legalmente Prendibili

Sebbene la prevenzione sia fondamentale, è importante conoscere anche le azioni legali che si possono intraprendere in caso di furto di identità. In molti paesi, il furto di identità è considerato un crimine e può portare a gravi conseguenze per gli autori. Ecco alcune azioni legali che puoi intraprendere:

  1. Rapporto alle forze dell’ordine: Se credi di essere vittima di furto di identità, dovresti denunciare il crimine alle autorità locali. Fornisci loro quante più prove possibili, come documenti falsificati o transazioni fraudolente.
  2. Contatta le agenzie di credito: Informa le agenzie di credito della situazione e richiedi un congelamento del credito per evitare ulteriori danni al tuo punteggio di credito.
  3. Segnala il furto alle istituzioni finanziarie: Comunica alle banche e alle società di carte di credito coinvolte nel furto di identità e segnala loro l’accaduto. Potrebbero aiutarti a risolvere il problema e annullare le transazioni fraudolente.
  4. Cerca assistenza legale: In casi gravi di furto di identità, potresti aver bisogno dell’assistenza di un avvocato specializzato in diritto informatico per difendere i tuoi diritti e cercare giustizia.

Ulteriori Minacce Online da Conoscere

Oltre al furto di identità, esistono altre minacce online importanti da conoscere, come il phishing, lo spyware e altre forme di truffa. Prenderne consapevolezza è essenziale per proteggere la tua identità online.

Phishing

Il phishing è una truffa online in cui gli aggressori cercano di ottenere informazioni personali o finanziarie fingendo di essere entità legittime, come banche, istituti finanziari o aziende. Solitamente, i truffatori inviano email o messaggi che sembrano autentici, ma contengono link dannosi o richieste di inserire dati sensibili, come username e password. Ecco alcuni suggerimenti per proteggerti dal phishing:

  • Verifica l’origine: Prima di cliccare su un link o condividere informazioni sensibili, verifica l’origine dell’email o del messaggio. Cerca errori grammaticali o incongruenze.
  • Non rispondere a richieste insolite: Le entità legittime non chiederanno mai informazioni sensibili via email. Se ricevi una richiesta simile, contatta direttamente l’azienda per confermare la sua autenticità.
  • Utilizza filtri anti-phishing: Molte email e servizi di messaggistica istantanea offrono filtri anti-phishing. Abilitali per ridurre la probabilità di ricevere messaggi fraudolenti.

Spyware

Lo spyware è un tipo di software dannoso che si installa sul tuo dispositivo senza il tuo consenso e monitora le tue attività online. Questi programmi possono rubare informazioni personali o finanziarie, registrare le tue password o raccogliere dati sensibili. Per proteggerti dallo spyware, segui queste linee guida:

  • Mantieni il software aggiornato: Assicurati che il tuo sistema operativo, il tuo software antivirus e le tue applicazioni siano sempre aggiornati per correggere vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate da spyware.
  • Evita download da fonti non attendibili: Scarica software solo da siti web e negozi di app affidabili. Evita le versioni “craccate” o piratate di software, poiché spesso contengono spyware.
  • Scansiona regolarmente il tuo dispositivo: Utilizza un buon software antivirus per eseguire scansioni regolari del tuo dispositivo e rimuovere eventuali minacce.

Altre Minacce

Oltre al phishing e allo spyware, ci sono altre minacce online da considerare, come il ransomware, il malware e le frodi online. Ecco alcune informazioni su queste minacce:

  • Ransomware: Il ransomware è un tipo di malware che crittografa i tuoi file e ti richiede un riscatto per ristabilirli. Per prevenire il ransomware, esegui backup regolari dei tuoi dati e non aprire allegati o link da mittenti sconosciuti.
  • Malware: Il malware è un termine generico per qualsiasi tipo di software dannoso. Proteggiti dalle minacce di malware utilizzando software antivirus affidabili e mantenendo il tuo sistema operativo e il tuo software aggiornati.
  • Frodi online: Le frodi online possono assumere molte forme, come false offerte di lavoro, vendite truffaldine o richieste di inviare denaro. Sii sempre cauto quando incontri offerte che sembrano troppo belle per essere vere e verifica l’affidabilità delle fonti.

Consapevolezza e attenzione

Proteggere la tua identità online è una priorità essenziale nell’era digitale. Essere consapevoli delle minacce, come il furto di identità, il phishing, lo spyware e altre forme di truffa, è il primo passo per evitare di diventare una vittima. Prendere misure preventive, come l’uso di password sicure e l’educazione sulla sicurezza online, può contribuire a ridurre il rischio. In caso di furto di identità o di altre minacce, è importante denunciare il crimine alle autorità competenti e cercare assistenza legale, se necessario. Ricorda che la tua identità online è preziosa, e proteggerla dovrebbe essere una priorità.

Alcuni esempi recenti di tentativi di furto di identità: sms dalla Polizia Postale

Se avete ricevuto un SMS che ha come mittente la Polizia Postale, avvisate immediatamente le forze dell’ordine e non cliccate su nulla: è l’ennesima raffinata truffa di hackers molto abili che riescono a contattarvi “clonando” il numero della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale della vostra zone.

La notizia arriva direttamente dalla Polizia Postale, tramite il seguente comunicato stampa.

Il comunicato stampa della Polizia Postale

Le tecniche utilizzate dai truffatori per carpire la fiducia delle persone sono in continua evoluzione e uno dei più recenti schemi criminali sfrutta la naturale fiducia che il cittadino ripone nelle Forze di Polizia: sono infatti stati registrati casi in cui l’utente, a seguito di un primo contatto via SMS, ha ricevuto chiamate da sedicenti “operatori” della Polizia di Stato e, segnatamente, della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

In questa tipologia di truffe la vittima inizialmente viene contattata tramite un messaggio SMS apparentemente proveniente dall’istituto di credito presso cui ha acceso il proprio conto e che proprio per questo si accoda alle notifiche già effettivamente ricevute dalla banca, rendendo la comunicazione credibile. Questo messaggio avvisa l’utente di un probabile accesso abusivo al conto, da cui sarebbero in corso dei prelievi non autorizzati.

Il raggiro prosegue poi con una chiamata telefonica, che l’utente riceve da un numero identico a quello della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale della provincia di residenza.

Spoofing via SMS e telefonate

Ciò è possibile grazie alla tecnica c.d. dello “Spoofing”, che consente ai malfattori di effettuare delle telefonate via Voip (voice over IP) attraverso computer e dispositivi informatici, permettendo di scegliere il numero che apparirà sul display della vittima chiamata. Nell’ultimo caso è stato visualizzato il numero della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Verona.

Il truffatore, spacciandosi per un operatore della Polizia Postale, invita la vittima a recarsi presso uno sportello automatico e a spostare essa stessa i propri risparmi presso dei conti correnti che gli vengono indicati e definiti come “sicuri”, al fine di evitare qualsiasi danno economico da operazioni non autorizzate.

La vittima, presa dal panico, esegue pedissequamente le indicazioni date dal truffatore, il quale – per guadagnare ancor più la fiducia del malcapitato – lo invita a verificare su Internet la corrispondenza del numero chiamante con quello dell’ufficio della Polizia Postale presente in rete. La vittima, verificata la corrispondenza del numero e confidando nell’autenticità della chiamata e del riferito pericolo in corso esegue le movimentazioni di denaro indicate, ignaro di essere caduto in una truffa.

La Polizia Postale consiglia, in questi casi, di:

  • diffidare di chi, spacciandosi per un operatore delle Forze dell’ordine, richiede l’esecuzione di bonifici o pagamenti in qualsiasi forma. La Polizia Postale non richiede mai di eseguire movimentazioni di somme di denaro, nè la comunicazione di credenziali di accesso a servizi di home banking; in caso di dubbio, contattare il proprio istituto di credito.
  • nel caso si riceva la chiamata di un soggetto che si presenta come appartenente ad una Forza di Polizia, si consiglia di richiedere il nome il grado e la forza di polizia di appartenenza della persona e riattaccare; ricercare il numero di telefono reperibile in Rete della forza di polizia chiamante. Comporre il numero dell’Ufficio di appartenenza dichiarato e chiedere di parlare con il nome dato dal precedente interlocutore.

Convocazione Polizia Giudiziaria: la truffa è ancora in giro

Oltre alla truffa via SMS e telefonate, è ancora in giro, una pericolosa truffa via mail: molte persone nei giorni scorsi hanno trovato nella loro casella di posta elettronica una mail il cui mittente è “Info Polizia”, o addirittura la Polizia Giudiziaria. Una “convocazione urgente” con all’interno solo un allegato da aprire. Certo è allarmante e, a dir poco, sorprendente.

Quello che ricevete è più o meno questo:

A volte sono accompagnate da qualche riga e il testo spiega che siete accusati di reati riguardanti la pedopornografia.

La mail

Dal sito Polizia di Stato:

La mail si presenta con falsi loghi di Forze di polizia e dei ministeri dell’Interno e della Difesa italiani.

Spesso contiene una falsa citazione in tribunale per gravi violazioni commesse attraverso la rete Internet, legate ai reati di molestie sessuali su minori. In questo caso, vi chiede di inoltrare le prove ad un non ben specificato procuratore e ai media, invitandolo a fornire giustificazioni entro 72 ore. Il passo successivo è una richiesta di denaro per far decadere le accuse e l’indicazione delle coordinate bancarie verso le quali corrispondere le somme estorte.

Nei giorni scorsi la Polizia ha eseguito diversi arresti e perquisizioni, nell’ambito dell’operazione “Kafka”. Nella nota ufficiale si legge:

l’invio massivo di mail estorsive, apparentemente provenienti da Autorità istituzionali, contenenti una falsa citazione in Tribunale per fatti afferenti alla pedopornografia e riproduce un falso documento governativo e presenta nell’intestazione falsi loghi di Forze di polizia e di Ministeri italiani, tra i quali il Ministero dell’Interno e il Ministero della Difesa.

E’ una truffa

La Polizia non vi manda un invito via mail se vuole convocarvi, soprattutto se la convocazione è “urgente”, e vengono a prendervi fino a casa. Purtroppo c’è ancora chi casca in questo tranello, molti hanno aperto la mail e hanno cliccato sull’allegato. Anche se può sembrare ingenuo, in realtà non è poi così scontato capire che si tratta di una truffa. Molte citazioni arrivano appunto via mail ma, di norma, sono notificate da avvocati di controparte. Nessuna istituzione ministeriale, polizia compresa, inviterebbe i cittadini via mail.

Ogni comunicazione avviene attraverso posta raccomandata, anche gli atti giudiziari e le convocazioni. Da una semplice multa ad un’ingiunzione di pagamento l’iter è lo stesso. Inoltre, nessuna istituzione richiede denaro o comunicazione di dati personali, anagrafici o bancari, minacciando sanzioni penali o procedimenti giudiziari.

Eppure è successo anche questo. A farne le spese molti anziani. Una categoria che per la maggior parte non ha dimestichezza con il web ed ha imparato da poco ad usare lo smartphone per utilizzi diversi dal fare una semplice telefonata.

Con la moneta elettronica molti hanno dovuto imparare ad usare la banca on line per i pagamenti e le transizioni, cominciando ad avere familiarità con sms e mail e, in buona fede, hanno abboccato alla “truffa della mail della Polizia Giudiziaria”.

Sono tante ormai le truffe on line individuate. Quella del bonus da 600 euro, mittente INPS, quelle delle app finanziarie, quelle di anziani che vi vogliono lasciare un’eredità, passando per quelle delle donazioni per l’Ukraina.

Come riconoscere una fake mail

La frode è evidente. Prima di tutto il mittente. “Info Polizia”, “Polizia Giudiziaria” non sono mittenti veri.

Inoltre, se arrivano su una casella di posta non certificata, ad esempio una gmail, nel “pallino” dove normalmente c’è una foto profilo, ci sono le iniziali “PS” o “IP”, indice che il profilo è privato.

Il testo della mail presenta sempre degli errori di ortografia o grammaticali. Indicazione che ci porta a pensare che provengano da soggetti stranieri. E’ molto probabile che abbiano usato un traduttore automatico per realizzare il testo della mail.

Molto spesso citano articoli del codice penale che non esistono o addirittura reati che non esistono.

Infine, i saluti. Nessun pubblico ministero chiuderebbe una mail con “Cordiali Saluti” o “Con affetto”.

L’invito è di non cliccare sugli allegati e cancellare il messaggio.

La scritta rossa "lookout for computer fraud e in alto sulla sinistra il disegno di un uomo calvo con un grosso naso che pende tra le lettere delle parole
GianPiero Trovato
GianPiero Trovato
Mangio libri di cibernetica, insalate di matematica, amo la tecnologia e senza non posso vivere. Sono curioso e soddisfare le curiosità altrui è la mia mission. La rete è il mio mondo e la mia casa.